6 marzo, Giornata Europea in memoria dei Giusti

di Maria Angela Casula

 Il 10 maggio del 2012 il Parlamento di Strasburgo, nell’accogliere l’appello dell’Associazione Gariwo, ha approvato l’istituzione commemorativa della “Giornata europea in memoria dei Giusti” a decorrere dal 6 marzo dell’anno successivo.

L’Associazione Gariwo che opera già dal lontano 1999, viene ufficialmente costituita solo nel 2001 come “Comitato foresta dei Giusti-Gariwo”,  e nel 2009 diventa una onlus “al servizio della memoria”. La sua attività è sostenuta da un Comitato scientifico internazionale composto da eminenti personalità.

Il concetto di Giusto nasce dall’elaborazione del memoriale di Yad Vashem per ricordare i non ebrei che sono andati in soccorso degli ebrei e diventa così patrimonio di tutta l’umanità. È “giusto” un uomo che, per aiutare un perseguitato, si assume un rischio, persino quello della propria vita. Il termine “Giusto” quindi non è più riferito alla sola Shoah, ma diventa un punto di riferimento per ricordare quanti, in tutti i genocidi e totalitarismi, si sono attivati per difendere e tutelare la dignità umana.

Ci sono molteplici storie di uomini che nella storia dell’umanità hanno sacrificato la loro vita. A partire da Socrate, che era disposto a morire per “la difesa del bene e della virtù morale” piuttosto che tradire la propria coscienza, a Salvo D’Acquisto,  il sottufficiale dei carabinieri che si consegnò ai tedeschi per permettere di salvare ventidue prigionieri civili dalla fucilazione. Il significato di queste gesta ci riporta ad uno degli elementi fondamentale della cultura europea, ovvero il “valore dell’individuo e della responsabilità personale”.

Ecco perché dal 2013, ogni 6 marzo, in tutti i “Giardini dei Giusti” presenti nel mondo  si commemorano e si ricordano gli uomini che hanno sacrificato la loro vita per opporsi, con responsabilità individuale, ai crimini contro l’umanità e a tutti i totalitarismi.

Il primo “Giardino dei giusti” nasce proprio a Gerusalemme nel 1963 all’interno del museo Yad Vashe,  prima ancora che la Giornata dei Giusti fosse istituita. A tale scopo sono stati creati dei giardini in cui vengono piantati alberi in omaggio e in ricordo non solo di coloro che hanno aiutato gli ebrei durante l’Olocausto, ma anche di chi ha salvato vite umane nel corso di tutti i genocidi e omicidi di massa come quelli armeni, bosniaci, cambogiani, ruandesi, oltre che, di altri crimini contro l’umanità  commessi nel ventesimo e ventunesimo secolo, ed anche di coloro che hanno salvaguardato la dignità umana durante i regimi totalitari del nazismo e del comunismo.

I giardini sono stati realizzati da Gariwo sia direttamente che in collaborazione ad altre associazioni.

“C’è un albero per ogni uomo che ha scelto il bene”, questo è il messaggio che ogni anno accompagna il ricordo di quelli uomini “Giusti che hanno offerto la loro vita per i valori in cui credevano”. Questo è il modo migliore per onorare la loro memoria e regalare ai nostri figli un mondo migliore, affinché il loro sacrificio non sia stato vano.

In Italia sono molti i “Giardini dei Giusti” creati interamente dall’associazione Gariwo e in collaborazione con altre associazioni, come quelli di Milano, Padova, Bisceglie e Brescia, per fare qualche esempio. Altre iniziative vengono poste in essere e promosse per la Giornata della Commemorazione, come seminari, varie iniziative culturali, convegni internazionali, presentazione di libri, saggi, ricerche, documentari e divulgazione nelle scuole del messaggio.

Questo è un omaggio ai Giusti, nella speranza che i giardini dei giusti crescano e si moltiplichino ovunque nel mondo, affinché il messaggio che ci hanno tramandato sia germoglio di amore, di tolleranza e di rispetto nei confronti non solo di chi ci sta vicino, ma soprattutto per tutti coloro che stanno male e stanno soffrendo a causa degli “ingiusti”.

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