Assemini. Sant’Andrea: l’Amministrazione progetta il restauro della chiesa

di Alberto Nioi

La chiesetta di Sant'Andrea (foto Pier Luigi Medda - flickr)
(foto Pier Luigi Medda – flickr)

I tempi burocratici sono stati lunghi, come spesso capita per i progetti di recupero del nostro patrimonio architettonico, ma oramai sembra imminente l’avvio della procedura di appalto dei lavori che restituiranno il dovuto decoro alla piccola chiesa di Sant’Andrea.

Era il settembre del 1998 ed era in corso la sagra omonima. Durante i festeggiamenti dedicati al santo, una giornata particolarmente ventosa, provocò il crollo del piccolo campanile, che precipitando a terra distrusse anche buona parte del manto in tegole della copertura. Alcuni testimoni raccontarono che in verità furono i lunghi festoni che, legati come sempre al piccolo campanile, causa il forte vento, esercitarono una forza tale da abbattere letteralmente il piccolo manufatto in tufo.

Comunque sia, poco importa. Da quel settembre di 18 anni fa, l’edificio appare tristemente menomato, testimonianza dell’incuria o peggio dell’indifferenza, che le istituzioni di una comunità distratta hanno saputo consumare in quasi vent’anni.

Sant’Andrea e’ stata per secoli una modesta chiesa campestre che col tempo, a cominciare dalla seconda metà del secolo scorso, ha visto crescere la città velocemente intorno a se. Oggi la costruzione è stata quasi inghiottita dal tessuto urbano, protetta da una fascia di verde pubblico e dalla statale 130. L’ultimo intervento di cui è stata oggetto quest’area fu la realizzazione, circa 16 anni fa, della casa campidanese, riuscito esperimento di bioedilizia e di costruzione in terra cruda secondo canoni tradizionali, a cui parteciparono numerosi cittadini e i volontari dell’associazione Sant’Andrea. A questo seguì la sistemazione a verde della piazza, con aiuole a camminamenti, soluzione che però oggi andrebbe rivista per migliorare la fruibilità dell’intera area, che si presenta sottoutilizzata. In attesa di un progetto organico che ripensi tutta la piazza, l’Amministrazione ha deciso di intervenire subito sulla chiesetta e la zona circostante, investendo i primi 200 mila euro.

 

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