Atalanta-Cagliari, Maran: “Contento per come stiamo lavorando, ho fiducia nel gruppo”

dal nostro inviato ad Asseminello, Alessio Caria

Dopo i tre punti sfumati negli ultimi secondi della sfida col Sassuolo, il Cagliari cerca riscatto in un campo difficile come quello di Bergamo e contro un’Atalanta amareggiata per l’eliminazione dall’Europa League. 

Tanti i temi affrontati da Mister Maran nella conferenza prepartita di oggi: ecco le domande alle quali ha risposto il tecnico dei rossoblù.

L'allenatore del Cagliari Rolando Maran (foto Alessio Caria)
(foto Alessio Caria)

Dopo il dispiacere e la rabbia relativi al pareggio col Sassuolo, com’è stata la settimana di allenamento del Cagliari?
I ragazzi hanno lavorato bene e con grande intensità. C’è stata una continuità rispetto a quanto fatto di buono nell’ultima partita.

Dopo l’eliminazione patita contro il Copenaghen, l’Atalanta è la peggior avversaria da affrontare o la migliore?
Io non terrei in considerazione quanto accaduto giovedì ma mi soffermerei sul fatto che l’Atalanta ha già 6-7 partite ufficiali sulle gambe, un fattore importantissimo ad inizio stagione. Sono una squadra rodata e forte: penso che sia uno degli avversari più difficili che ci potesse capitare in questo momento ma ciò deve fornirci da stimolo per fare bene.

Per quanto riguarda i convocati, resteranno a casa solo Ceppitelli e Joao Pedro?
Si, i convocati sono gli stessi della partita col Sassuolo: c’è anche Castro, recuperato dopo il piccolo infortunio rimediato la settimana scorsa.

Contro il Sassuolo ha giocato Padoin sulla fascia sinistra: è stata una bocciatura per gli altri terzini?
Assolutamente no. Padoin ha giocato bene, può fare tutti i ruoli perché è un giocatore molto intelligente e bravo nel metabolizzare subito quanto fatto nel corso degli allenamenti. Alcuni giocatori non riescono a darmi, al momento, ciò che vorrei ma è solo un fatto legato ai diversi tempi di metabolizzazione del lavoro svolto, nulla di più. Stanno tutti lavorando così bene che spesso avrei voglia di schierare in campo non 11 ma 15 giocatori almeno.

Che partita si attende dal punto di vista tattico?
Noi dovremo essere bravi nel cercare di imporci tatticamente. Dobbiamo aggredire l’Atalanta in tutte le zone del campo stando molto alti e rimanendo corti. Uno dei fattori chiave della sfida sarà sicuramente il riuscire a non trovarci in inferiorità numerica sugli esterni.

Il neo acquisto Klavan si sta integrando?
Si, si sta integrando così come tutti gli altri nuovi giocatori. Bradaric, ad esempio, è migliorato molto dal punto di vista della condizione fisica rispetto alle prime settimane. Siamo una sorta di cantiere in evoluzione al momento: alcuni stanno ritrovando il campo solo ora. Per questo motivo sarà fondamentale in questo periodo avere a disposizione più giocatori possibile. A questo proposito sarà importante anche il rientro di Joao Pedro, un giocatore forte sul quale spero di poter contare al più presto.

L’11 settembre l’Under 21 sarà di scena a Cagliari per la sfida amichevole contro l’Albania. Tre rossoblù dovrebbero essere tra i convocati con Barella che pare sempre in bilico tra la convocazione nell’under e quella con la nazionale maggiore. Come stanno vivendo l’attesa questi giocatori?
Stanno lavorando bene e con grande dedizione ed intensità. Per quanto riguarda Barella, il ragazzo è forte e ha ancora ampi margini di crescita. Se dovesse continuare così potrà certamente ambire a tutto e ottenere dei grandi risultati.

Come hanno reagito in allenamento i giocatori che non sono entrati nella partita giocata contro il Sassuolo?
Hanno risposto alla grande, sono stati bravissimi e si stanno allenando nel modo migliore. Io chiaramente cerco di fare le mie scelte in virtù delle mie sensazioni personali e sulla base del tipo di partita che andiamo ad affrontare.

Farias rimarrà un “ballottaggio” che accompagnerà tutta la stagione del Cagliari? Ha preso in considerazione la possibilità di far giocare Cerri e Pavoletti in coppia?
Non mi piace il termine ballottaggio: sembra che si debba scegliere tra un giocatore pronto e uno no. In campo scendono due o tre attaccanti ma tutti sono importanti. Come detto io faccio le mie scelte sulla base dell’avversario e di quanto visto negli allenamenti. 

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