Decimomannu, positivo riscontro dagli incontri sul bullismo

di Matteo Portoghese

Riscontro positivo dagli incontri pubblici organizzati a Decimomannu sul tema del bullismo. Rivolti a genitori, addetti ai lavori e alla cittadinanza tutta, gli eventi dal titolo “Conoscere il Bullismo e il Cyberbullismo per prevenire e intervenire in modo efficace” sono stati molto partecipati e hanno visto l’intervento di numerosi esperti del settore. 

Organizzati dal Comune di Decimomannu e dalla Biblioteca Comunale, sono stati ospitati nei locali di quest’ultima. 

Relatrici degli incontri, che si sono svolti nel giorni 4 e 11 aprile, la psicologa e psicoterapeuta Arianna Vinci, la psicologa clinica Irene Padrin ed Emanuela Sedda, abilitata alla professione forense.

«Si è deciso di organizzare – commenta Lidia Gioi, Assessora alle politiche sociali e pubblica istruzione – questi seminari sul bullismo e cyberbullismo al fine di informare i nostri concittadini riguardo questi problemi, che ormai oggi stanno prendendo il sopravvento in numerosi aspetti della nostra società, soprattutto all’interno dell’ ambiente scolastico». 

«Come amministratori e cittadini – continua l’assessora – dovremmo essere partecipi e intervenire attivamente in tutte quelle situazioni di allarme, coinvolgendo prontamente delle equipe specifiche, al fine di affrontare insieme alle famiglie le situazioni di disagio sin dai primi sintomi per prevenire le situazioni peggiori».

«Possiamo dare – racconta la dottoressa Padrinuna definizione del bullismo:come un comportamento intenzionale che mira deliberatamente a danneggiare una persona o oggetti della stessa che si protrae nelle settimane,mesi e addirittura anni».

Nello specifico, «dagli otto anni in su – aggiunge la dottoressa Vincisi iniziano a vedere i primi segnali di aggressività intenzionale. Prima i bambini possiedono un forte egocentrismo per cui i loro comportamenti non sono prevaricatori».

È dunque importante, chiude la dottoressa Sedda, «ascoltare e dialogare con i propri figli,chiedere aiuto a operatori esperti sia nel caso di vittima o bullo,collaborare con la scuola che coinvolga l intero sistema scolastico,stare attenti ai segnali che i ragazzi danno su eventuali malesseri».

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