Intervista al candidato sindaco Francesco Consalvo dei Democratici Progressisti per Assemini

a cura della redazione

Francesco Consalvo, candidato dei "Democratici Progressisti per Assemini"Chi è Francesco Consalvo?
Francesco Consalvo, 43 anni, è ingegnere libero professionista. Consigliere comunale uscente del Partito Democratico, è stato componente di minoranza delle commissioni cultura e sviluppo economico nell’ultima consiliatura”.

Perché ha scelto di candidarsi?
Ho scelto di candidarmi per incidere in maniera più decisa sulle sorti e sul futuro di Assemini. Il cambiamento, già promesso a gran voce in passato, non è arrivato, occorre una spinta propulsiva verso il futuro che parta da un rinnovamento completo della politica, che coinvolga tutta la città e che sia in grado di dare segnali di vero cambiamento nei contenuti, nello stile, nel rispetto delle istituzioni, oltre gli slogan e la propaganda”.

Ha già deciso chi saranno gli Assessori e con quali deleghe?
Dovrà essere una giunta con forte connotazione politica. Attuare un programma di governo cittadino per una realtà come Assemini necessita del giusto mix tra la spinta verso il cambiamento delle giovani leve e le competenze maturate con l’esperienza politica. Abbiamo nella nostra squadra i profili giusti per affrontare la responsabilità che una sfida del genere comporta”.

Come vede in questo momento la situazione generale della sua cittadina?
Assemini ha potenzialità inespresse ed enormi margini di miglioramento e di crescita. Potenzialità inespresse in ambito economico, turistico-ricettivo e nella valorizzazione ambientale. Margini di miglioramento e di crescita in tutti i settori della vita cittadina, dalla qualità urbana ai servizi alla persona, alla tutela delle fasce più deboli della popolazione, all’offerta ricreativa e sportiva. Occorre però che la politica in primis dia un segnale di vero cambiamento, a partire da un diverso modo di interpretare e rispettare le istituzioni”.

Quali sono le priorità per Assemini?
Le priorità sono numerose ma nell’immediato è importante assicurare una gestione ordinaria dei servizi e dei beni pubblici esistenti che sia ottimale ed economica, dall’igiene urbana alla manutenzione del verde all’impiantistica sportiva agli edifici di proprietà pubblica”.

Quali interventi per le Politiche Sociali.
“Le politiche sociali sono gestite dalla struttura comunale con professionalità e impegno, e necessitano per la mole di lavoro e per la delicatezza dell’utenza una maggior disponibilità di risorse umane. Qualche buon intervento è stato messo in campo anche dall’amministrazione uscente, sarà doveroso implementare ad esempio il servizio di mensa sociale, che attualmente è garantito anche grazie al contributo del volontariato locale della consulta delle donne. Attenzione particolare andrà rivolta ai nuovi strumenti in grado di generare posti di lavoro, come il bando LavoRAS della regione Sardegna, da attuare in stretta collaborazione con i comuni. Favorire il più possibile l’uscita dalle condizioni di povertà delle fasce più deboli della popolazione è uno dei principali obiettivi da perseguire”.

Quali interventi per i Lavori Pubblici e Urbanistica.
I lavori pubblici necessitano di nuove priorità e di una diversa programmazione. Non è più tempo di interventi faraonici per grandi opere pubbliche ma nemmeno è pensabile proseguire con interventi-spot, scollegati tra loro e che lasciano per strada il senso di utilità per i cittadini. Le piste ciclabili andranno messe in sicurezza in alcuni tratti e rese finalmente fruibili con il completamento dei percorsi lasciati a metà. La viabilità cittadina è diventata a tratti caotica, occorre riprendere in mano il piano del traffico e riordinarne i contenuti per le esigenze attuali della città. Nel caso dei cancelli di Santa Lucia – gentile lascito di un intervento privato malamente gestito dall’amministrazione uscente – occorre un vero e proprio passo indietro e il ripristino della viabilità diretta verso Decimomannu. Realizzare altri polmoni verdi per la città consentirebbe di riqualificare quartieri troppo spesso dimenticati – via Coghe, Sa Costera e altri – e aprire la strada alle nuove urbanizzazioni – Cuccuru Macciorri – in maniera compatibile con le nuove esigenze di vita in città”.

Quali interventi per lo Sport, Spettacolo e Pubblica Istruzione.
“Occorre la massima attenzione verso le esigenze delle società sportive, che offrono un servizio sociale di inestimabile valore per la crescita sana ed equilibrata dei ragazzi. Gli impianti sportivi vanno adeguati e dotati finalmente di agibilità, condizione essenziale per un loro utilizzo sicuro. Gli eventi legati alla cultura e allo spettacolo hanno trovato negli ultimi anni nuova vitalità, occorre però una programmazione più articolata e un’offerta che mantenga il focus nella crescita culturale di tutte le fasce della popolazione. La struttura del nuovo teatro cittadino sarà centrale nella definizione dell’offerta culturale per la città, al termine dei lavori occorrerà procedere al più presto al bando per la gestione e per la definizione di un calendario culturale e di eventi all’altezza delle aspettative”.

Quali interventi per le Attività Produttive.
“Le attività produttive sono uno dei motori economici della comunità. Attenzione al livello di tassazione di competenza comunale, alla qualità dei servizi che il comune deve garantire, alla facilità con la quale i clienti possono usufruire dei poli commerciali naturali della città – le vie Sardegna, Cagliari, Carmine ma non solo – alla tutela e valorizzazione delle attività di vicinato – troppo spesso umiliate e sconfitte dalla media e grande distribuzione – devono costituire le linee guida per le politiche di settore nei prossimi anni. Dobbiamo recuperare un consistente gap temporale durante il quale i comuni vicini sono enormemente cresciuti negli insediamenti produttivi mentre Assemini è rimasta al palo, con una zona artigianale che ancora non ha visto la luce e che dovrà essere messa in piedi nel più breve tempo possibile”.

Quali interventi per le Politiche Giovanili.
Abbiamo a disposizione una bella struttura comunale che può essere valorizzata per le politiche giovanili, ben oltre il servizio “centro giovani” già sperimentato, ampliando l’offerta a tutti i giovani della città e creando le condizioni anche per una vera integrazione degli ospiti richiedenti asilo e che già sono stati coinvolti, ad esempio, da alcune società sportive nella loro attività stagionale. Mettere a sistema queste esperienze, implementarle con nuove misure e attività metterà le basi per una vita cittadina a misura di giovani, molti dei quali oggi sono costretti a spostarsi nei centri vicini, Cagliari su tutti”.

Quale ruolo deve avere Assemini all’interno della Città Metropolitana?
Assemini deve iniziare a svolgere un ruolo centrale nella Città Metropolitana. L’amministrazione uscente si è sottratta da qualsiasi confronto nei tavoli decisionali, spesso in maniera arrogante e contraria agli interessi dei cittadini asseminesi. L’esiguità dei finanziamenti ricevuti in questo primo periodo è una logica conseguenza di questo approccio negativo. Occorre dialogo, confronto, contributo progettuale e programmatico in tutti i settori nei quali Assemini è chiamata a mettere in campo azioni per la gestione dell’area metropolitana, ad iniziare dalla tutela ambientale. Abbiamo la possibilità di incidere nell’immediato nell’ambito della gestione integrata dei compendi di Molentargius e Santa Gilla, un ambito naturalistico e ambientale unico in Sardegna e troppo spesso dimenticato anche da Assemini, e che passerà a breve sotto la regia della Città Metropolitana”.

Dove e come intercettare nuovi finanziamenti.
L’istituzione dello “Sportello Europa” doveva consentire di drenare verso Assemini contributi comunitari di notevole rilevanza, obiettivo prioritario del nuovo servizio. Così non è stato. Dopo due anni e mezzo di onerose consulenze esterne, i risultati ancora non sono arrivati. Occorre cambiare immediatamente registro. Occorre concentrare competenze e valide risorse umane nella ricerca di finanziamenti europei utili alla crescita sociale ed economica della nostra comunità, principale mission dell’attività di questo servizio, finora del tutto disattesa”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *