Intervista alla candidata sindaca Irene Piras della lista Progetto LiberAssemini

a cura della redazione

Irene Piras, candidato sindaco della lista Progetto LiberAsseminiSalve Irene ci illustri il vostro progetto e la sua lista.
La lista Progetto LiberAssemini nasce dall’incontro di diverse esperienze politiche e civiche: il gruppo consigliare di Sel Assemini, che oggi continua il suo lavoro nell’ambito della sinistra asseminese con Liberi e uguali; il gruppo di AL che fuoriuscito dal Movimento 5 stelle di Assemini ha deciso di rimettersi in gioco in questa nuova avventura; infine il contributo civico di tanti altri liberi cittadini che vogliono mettere a disposizione le loro competenze per migliorare la nostra città, al di fuori dei tradizionali schemi di partito. Non abbiamo realizzato questo progetto contro qualcuno, ma con lo sguardo rivolto al futuro. Vogliamo recuperare il senso di una Comunità asseminese che si impegna per il Bene Comune! Partendo da queste premesse l’assemblea di PLA mi ha scelto come candidata sindaco“.

Chi è Irene Piras?
Mi presento sono Irene Piras, Assemini mi ha accolta giovanissima e vista crescere. Oggi sono una donna di 51 anni, sono sposata, ho due bei figli (19 e 13 anni) e Vittorio un gatto sornione. Mi sono sempre dedicata al volontariato sociale, sono una dietista e ho lavorato nel commercio sino al 2014. Ho un lungo trascorso nel mondo della scuola, ho fatto parte del consiglio di circolo e della commissione mensa scolastica. Eletta, alle amministrative 2013, nelle liste del M5S, oggi sono consigliere uscente del gruppo consiliare Assemini Libera”.

Perché ha scelto di candidarsi?
“Nella vita ho deciso di “partecipare” e non di stare a “guardare”. Così, con estrema responsabilità, ho scelto di dedicare il mio impegno alla crescita di Assemini. Ci sono tanti modi per farlo: l’impegno nella scuola, prima nostra e poi dei nostri figli; l’impegno nel volontariato, perché tante mani insieme raggiungono traguardi eccezionali; e l’impegno nella politica quale strumento di sviluppo sociale e economico e culturale. In questi anni quest’ultimo percorso è forse il meno amato, il più discusso, ma di certo essenziale per tutti noi. Non voglio promettere grandi imprese e opere irrealizzabili, solo il massimo impegno quotidiano. La mia è una squadra di uomini e donne che si sono guardati intorno e hanno deciso di credere ancora in una Assemini migliore”.

Ha già deciso chi saranno gli Assessori e con quali deleghe?
Ho già un’idea precisa di come strutturare la giunta. Il gruppo che mi supporta è ricco di competenze in vari ambiti dal sociale alla cultura, dai lavori pubblici all’urbanistica, senza dimenticare il tema fondamentale del bilancio, la gestione oculata delle risorse è un aspetto basilare per portare avanti un programma concreto di interventi da realizzare. Il criterio della competenza è uno di quelli che ci ha guidato nella formazione della lista e sicuramente sarà essenziale anche nella formazione della mia squadra di governo”.

Come vede in questo momento la situazione generale della sua cittadina?
Negli ultimi 10 anni la città si è venuta a trovare in una condizione di difficoltà dovuta a molteplici cause: la crisi economica e sociale con l’aumento della disoccupazione, il declino dell’area industriale di Macchiareddu, l’incuria ambientale, il venir meno in noi cittadini di un senso di comunità e dell’interesse per la cosa pubblica. I futuri amministratori devono essere ben consapevoli del fatto che la situazione che li aspetta non è semplice, però dall’altra parte Assemini ha anche tantissime risorse, economiche e culturali, per potersi risollevare, anche considerando la posizione strategica che occupa nell’hinterland di Cagliari”.

Quali sono le priorità per Assemini?
Nei primi mesi di amministrazione riteniamo ci siano alcune urgenze da affrontare nell’immediato: c’è sicuramente una questione ambientale importante, vogliamo una città più pulita, per questo ci occuperemo da subito della revisione del nuovo bando di igiene urbana, ma ancor più importante sarà avviare in accordo con la Regione le bonifiche di alcuni siti inquinati come la ex laveria di Assemini e attivare un serio monitoraggio ambientale del territorio. In secondo luogo procederemo alla riorganizzazione della viabilità per eliminare alcune criticità venutasi a creare dopo la realizzazione delle piste ciclabili. Pensiamo sia necessario rivedere alcuni interventi realizzati sulla viabilità cittadina che ne hanno peggiorato le condizioni di sicurezza ed inciso pesantemente sui livelli di traffico. I Corsi Africa ed Europa, in particolare, che nascono storicamente per decongestionare il traffico che gravava sulla via Cagliari e sul centro storico. È nostra intenzione porre rimedio in tempi brevi a tale situazione con una ridefinizione della viabilità delle zone intorno a queste strade e la modifica di alcuni sensi di percorrenza al fine di decongestionare il traffico. Prevediamo la riapertura del tratto di via Cagliari chiuso con cancelli e istituzione del senso unico in uscita verso Decimomannu, dando continuità al contempo, alla ciclabile di Corso Africa e quella per Decimomannu. Come terzo provvedimento, avvieremo la progettazione per la sistemazione dei marciapiedi e degli attraversamenti pedonali in prossimità dei plessi scolastici. Con il progetto Iscol@ finanziato dalla Regione Sardegna si è data, in questi anni, una nuova veste ai plessi scolastici colorandoli a nuovo, oltre ad aver eliminato alcune criticità all’interno degli stessi. Si è trascurata però la sicurezza all’esterno degli edifici, dove i marciapiedi dissestati e gli attraversamenti pedonali quasi inesistenti creano non pochi disagi ai nostri ragazzi. Verrà quindi avviata, da subito, la progettazione dei lavori di manutenzione e abbattimento delle barriere architettoniche dei marciapiedi circostanti gli istituti scolastici, oltre al rifacimento degli attraversamenti pedonali”.

Quali interventi per le Politiche Sociali.
Nell’ambito delle politiche sociali il nostro è un programma molto articolato, la priorità è sicuramente quella di dare ascolto alle fasce sociali più deboli: famiglie in difficoltà (includendo anche i nuovi modelli di famiglia contemporanea e allargata), anziani, giovani e disabili sono al centro dei nostri ragionamenti. Tanti sono gli interventi che proponiamo nel nostro programma due sono gli aspetti che vorrei evidenziare: il problema CASA. Assemini presenta una cronica mancanza di alloggi riservati alle fasce più deboli della popola-zione, per questo motivo è nostro intendimento riattivare una moderna progettazione di edilizia economica popolare nell’ambito delle procedure di aggiornamento del PUC, si vuole puntare inoltre sull’housing sociale. Promuoveremo poi accordi territoriali che prevedano il Canone Concordato ai sensi della Legge 431/1989, a beneficio sia degli inquilini, che potranno pagare affitti congrui, sia dei proprietari di immobili per quanto riguarda il pagamento dell’Irpef, con l’obiettivo finale di portare la cedolare secca al 10% (Comuni ad alta densità abitativa). Altro aspetto su cui ci adopereremo è la lotta alla povertà ed emarginazione: è nostra intenzione incentivare le forme solidaristiche, avvalendoci della collaborazione del volontariato e della cooperazione sociale, volte a ridurre il danno provocato dalla precarietà del lavoro e dall’esclusione sociale delle fasce della popolazione in situazione di precarietà economica, andando ad affiancare le forme assistenziali esistenti con il reperimento di ulteriori fondi da destinare al bisogno della cittadinanza attraverso nuovi strumenti di progettazione e reperimento dei fondi”.

Quali interventi per i Lavori Pubblici e Urbanistica.
Oltre agli interventi di correzione delle criticità già evidenziati come prioritari, nell’ambito dei lavori pubblici vogliamo portare avanti in continuità amministrativa alcune opere già avviate e non completate e dare una maggiore attenzione a quella che dovrebbe essere ordinaria amministrazione ovvero la manutenzione di strade e marciapiedi, non solo per quanto riguarda le strade principali ma anche per quei quartieri oggi più trascurati come via Coghe (con l’annoso problema del sottopasso ferroviario), Truncu is Follas, Sa Costera e tante altre zone che in quanto periferie o zone meno centrali sono state spesso dimenticate. Tra le altre opere da mettere in cantiere ci sono gli interventi di messa in sicurezza di alcune intersezioni stradali pericolose attraverso la realizzazione di rotatorie o altri sistemi di smistamento del traffico. Penso in particolare al Corso Africa negli incroci con le vie Piave e Cipro. Per quanto riguarda l’ambito urbanistico intendiamo dare degli strumenti concreti di attuazione ai vari livelli di pianificazione esistenti, senza questi strumenti infatti la progettazione urbanistica rischia di rimanere solo sulle carte”.

Quali interventi per le Politiche Giovanili.
“Riteniamo che i giovani sono una fetta consistente ed importante della popolazione, solitamente poco ascoltata, pertanto l’amministrazione deve trovare spazi e risorse per sviluppare idee e progetti, impegnandosi ad offrire loro opportunità di formazione, crescita, espressione della propria creatività e partecipazione per questo nel nostro programma puntiamo su una serie di interventi specifici, inseriti nel programma grazie anche ai consigli di alcuni giovanissimi candidati della nostra lista, come ad esempio: il ripristino della Consulta dei giovani, la valorizzazione del servizio InformaGiovani, il potenziamento degli spazi dedicati allo studio, la creazione di luoghi e manifestazioni di ritrovo, la promozione e Incentivazione del Servizio Civile Nazionale e degli scambi culturali all’estero”.

Quale ruolo deve avere Assemini all’interno della Città Metropolitana?
Assemini deve recuperare e rilanciare il suo ruolo, favorito dalla posizione geografica, di crocevia e baricentro degli snodi di viabilità, commerciali, industriali del territorio della Città Metropolitana di Cagliari, del Campidano e dell’intera Sardegna. La città non può e non deve sentirsi autosufficiente ma conquistarsi un ruolo da protagonista all’interno del nuovo ambito metropolitano, partecipando attivamente ai tavoli di programmazione e interloquendo in maniera collaborativa con gli altri organismi decisionali della Regione. Qualsivoglia idea di sviluppo non può che partire dalla ricerca del dialogo fra comunità, in particolare con i Comuni limitrofi con cui spesso si condividono problematiche e necessità simili. L’appartenenza poi al nuovo ente “Area metropolitana”, presuppone e impone la ricerca di collaborazione e di sinergia, per le decisioni di interesse condiviso, tra più amministrazioni”.

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