Assemini, no all’infermiere scolastico
di Sara Saiu
No all’infermiere scolastico. La votazione contraria espressa dalla maggioranza durante il consiglio comunale di giovedì sul quarto punto all’ordine del giorno ha creato un forte malcontento nel gruppo pentastellato. Ed è subito polemica.
Il giorno dopo
Ieri il consigliere Diego Corrias scoppia sui social definendo il diniego come «uno schiaffo ai genitori che ogni giorno fanno i salti mortali per sopperire alle esigenze sanitarie dei figli o sono costretti a pagare di tasca propria».
Un tema che «non può essere da scontro politico, tanto più quando si parla di bambini». Un’amministrazione che in aula «ha minimizzato l’esigenza limitandosi a esporre un conteggio sommario che non analizza le reali necessità dei singoli casi», scegliendo «ancora una volta la strada dell’arroganza votando contro». In consiglio Corrias rimarcava l’esigenza di «garantire salute e sicurezza dei bambini affetti da patologie croniche bisognosi di terapie e farmaci che, vista l’età, non possono assumere autonomamente». Una mozione che si basa su iter già seguiti da altri comuni, come quello di Capoterra.
La premessa
«Dopo la presentazione della mozione lo scorso settembre – replicava la consigliera Antonella Mostallino – i servizi si sono attivati chiedendo alle scuole quale fosse il numero degli alunni soggetti a terapie durante le ore scolastiche».
A seguito dell’indagine sono risultati 14 alunni con patologie croniche in tutti gli istituti scolastici asseminesi, di cui 6 necessitano l’assunzione di trattamenti e 2 di assistenza alla persona. «Chi controlla l’infermiere? – chiede la Mostallino – Un medico, non un responsabile del servizio politiche sociali. Quando è stato presentato l’emendamento il parere di regolarità tecnica non è stato favorevole. L’assistenza sanitaria non è di nostra competenza, ma della Asl».
Interveniva anche la consigliera Silvia Aresu, la quale giustifica la mancata necessità della figura poiché «a oggi non ci sono i presupposti in termini di numerosità. Stiamo comunque pensando a interventi per formare il personale scolastico e a creare, ad Assemini, un importante punto medico e infermieristico di comunità».
Sui social
Oggi il sindaco Mario Puddu stronca la polemica a mezzo social: «In questi giorni stiamo assistendo a un inaudito sciacallaggio politico e morale per quanto concerne la questione dell’infermiere scolastico. La legge regionale 9/06 esclude che i comuni possano esercitare funzioni di natura sanitaria».