Cagliari in ritiro a Ponte di Legno (Brescia): inizia l’era di mister Fabio Pisacane

di Sandro Bandu

 

Qualcuno storce il naso perché giudica la scelta troppo rischiosa, ad altri invece la promozione di Fabio Pisacane dalla Primavera alla prima squadra è affascinante ed entusiasmante.

Fabio Pisacane, napoletano oggi trentanovenne, nella sua vita ha superato tante gravi situazioni: a 14 anni approda nelle giovanili del Genoa, ma il destino è in agguato e una mattina, al risveglio, si ritrova completamente paralizzato; in ospedale gli viene diagnosticata la sindrome di Guallain-Barrè, una rara malattia che lo porta da un giorno all’altro a paralisi temporanee, all’abbattimento del tono muscolare e addirittura al coma. Dopo tre mesi e mezzo trascorsi in ospedale, venti giorni di coma e una paralisi alle braccia, il giovane Fabio inizia progressivamente a recuperare e si ristabilisce pienamente sul piano fisico. Dopo quattro mesi può, quindi, tornare a giocare con la maglia rossoblù genoana.

Dopo tutta la trafila nelle giovanili del Genoa, inizia il suo peregrinare in squadre della C1 e della serie B.

La fortuna comincia a girare nel 2013, quando viene ingaggiato, sempre in serie B, dall’Avellino allenato da Massimo Rastelli. Nel 2015 il mister Rastelli passa al Cagliari e chiede espressamente di acquistare quel terzino napoletano di nome Fabio Pisacane.

 

 

Nasce un rapporto speciale tra Pisadog, come lo apostrofano gli amici, e l’isola che dura ormai da 10 anni.

Il 18 settembre 2016 debutta nella massima serie all’età di 30 anni, in occasione della gara Cagliari-Atalante (3-0); alla fine della partita suscita grande attenzione dai media e dai giornalisti per la sua “favola calcistica”. Il 29 dicembre seguente, per via della sua vicenda umana, il quotidiano britannico The Guardian lo premia come «calciatore dell’anno».

Pisacane per ben 5 anni sarà un pilastro della difesa cagliaritana e quando arriva il momento di appendere le scarpe al chiodo, dopo una breve parentesi di un anno a Lecce, la società rossoblù non si dimentica di lui e lo inserisce come collaboratore tecnico, per ciò che riguarda l’aspetto difensivo, della Primavera.

Il 13 luglio 2023, viene annunciato come nuovo allenatore della Primavera del Cagliari, firmando un contratto biennale.

La Primavera rossoblù in quest’ultimo biennio si distingue per il bel gioco e per gli eccellenti risultati suggellati con la prestigiosa vittoria della Coppa Italia di categoria, suo primo trofeo da allenatore e del Cagliari settore giovanile, che si impone in finale sul Milan per 3-0.

Forse questo percorso entusiasmante ha convinto il presidente Giulini ad affidargli le chiavi della prima squadra: che sia una scelta azzardata o, invece, azzeccata, sarà il campo a dirlo. Nel frattempo i tifosi cagliaritani gli danno fiducia e in massa hanno rinnovato l’abbonamento anche per la prossima stagione. Ad oggi sono state rinnovate quasi 14mila tessere, e, siamo sicuri, l’Unipol Domus sarà ancora l’arma vincente: qui come da anni ormai questo piccolo stadio si trasforma in un catino infuocato dove si gioisce e ci si dispera, ma costruiscono le salvezze del Cagliari.

Elitech di Franco Dalmonte - Bacheca digitale

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