Decimoputzu. Storia di Decimoputzu nel Medioevo: dalla metà del Trecento alla fine del Quattrocento

 

Giovedì 9 marzo 2023 ore – ore 17,00 presso il Centro Socio Culturale in Decimoputzu si terrà l’iniziativa didattica-culturale: Storia di Decimoputzu nel Medioevo: dalla metà del Trecento alla fine del Quattrocento. Relatore: Stefano Basciu.

L’iniziativa rientra nella programmazione del Progetto Università del Territorio del corrente anno accademico A.A. 2022/23, nella sezione tematica “Storia di Decimoputzu”.

La presentazione prevede un riepilogo della storia della Sardegna dal 1323 alla fine del Quattrocento: si tratta di un periodo tra i più importanti della nostra storia, caratterizzata dalla tormentata conquista militare dell’isola da parte della Corona d’Aragona, da un avvio dell’assetto governativo su modello catalano, con i parlamenti del 1355 e del 1421 e dal primo e secondo sistema feudale per il controllo politico, sociale ed  economico del Regno di Sardegna.

Per quanto concerne il nostro territorio, a partire dal 1323, con l’inizio della guerra tra Pisa la Corona d’Aragona, si registrano due tentativi di infeudazioni della villa di Decimo Popussi da parte dei conquistatori catalano- aragonesi che tuttavia non avranno nessun esito.

Con il secondo trattato di pace del 1326 a Pisa, in cambio della resa, verranno concesse in feudo le ville delle curatorie di Gippi e Trexenta che  manterrà sino al 1365 (circa).

Al termine del conflitto tra il Regno di Arborea e la Corona d’Aragona, (1410), il nostro territorio risulta  oramai devastata dalla guerra e dalla peste; con atto del 27 ottobre 1414 il territorio di Parte Ippis (ex curatoria di Gippi) viene concesso in feudo a Giovanni Sivilleri e comprendeva le ville popolate di  Decimoputzu, Villasor e Serramanna e quelle ormai disabitate o che andavano spopolandosi, quali Villacidro, “Ippis Suso, Ippis Josso, Leni, Sorres, Pau Vingias, ossia Pau Susu e Pau Josso, Giuispis, Ancheza, Fanaris Suso e Fanari Josso, Ussana e Sabelles ….”.

Nota biografica

Stefano Basciu (Decimoputzu, 1960), dopo la laurea in lettere all’Università degli Studi di Cagliari, indirizzo storico-artistico, ha conseguito, nella medesima Università, il diploma di specializzazione in “Studi Sardi” con indirizzo archeologico, storico e storico- artistico.

Nell’ambito degli argomenti sull’architettura e sulla storia dell’arte della Sardegna medioevale e moderna ha pubblicato:

– La chiesa di San Giorgio a Decimoputzu tra fascino e mistero, Cagliari, 1997.

– Introduzione ed evoluzione dell’architettura romanica nel Meridione della Sardegna, in AA.VV., Milites, a cura di A. MONTEVERDE e G. FOIS, Cagliari, 1997.

– La chiesa di S. Giorgio a Siliqua (CA), in Studi Sardi, Vol. XXXII, (1999), Cagliari, 2000.

– La chiesa di San Basilio, in G. FERRERO, E. MARONGIU, U. ZUCCA, S. BASCIU, E. CORONA, L. ORRÙ, San Basilio in Decimoputzu. Culto, storia, tradizioni, Dolianova, 2003.

– Artisti napoletani in Sardegna nella prima metà del Seicento di F. Virdis, (Recensione a), in Studi Ogliastrini VIII/2004, Sestu, 2004.

– Contributo alla conoscenza dell’architettura tardoromanica in Sardegna. La chiesa di Santa Maria a Guspini, in AA.VV., Militia Christi e Templari in Sardegna a cura di M. RASSU, Selargius (CA), 2010.

– Cosas de Plata. Argenti sacri della parrocchiale di Decimoputzu, Iglesias, 2016. Respuestas a los interrogatorios (1778).

Notizie storiche, economiche e religiose su Decimoputzu, Ortacesus, 2021.
I Diana, tre generazioni di artisti di Siliqua tra XVIII e XIX secolo in Sardegna (Introduzione a) F. VIRDIS, Quartu S. Elena, 2022.

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