Decimoputzu, l’appello del sindaco al Presidente Pais: «Stop ai pignoramenti»

Aumenta il numero di agricoltori raggiunti da ingiunzioni nell’ultimo anno. Il sindaco di Decimoputzu Alessandro Scano minaccia dimissioni in segno di protesta

Continua a peggiorare la situazione degli imprenditori agricoli a Decimoputzu, paese da sempre caratterizzato da un tessuto economico a forte vocazione agropastorale. Nell’ultimo anno, anche a causa della crisi portata dalla pandemia da Covid-19, sono aumentate sempre di più le ingiunzioni e i procedimenti espropriativi nei confronti degli agricoltori putzesi. Qualche settimana fa l’incontro con il prefetto, accompagnato dagli assessori Marco Ena e Vincenzo Ena, ora il primo cittadino Alessandro Scano, lancia un appello al Presidente del Consiglio regionale Michele Pais, raccogliendo la richiesta di aiuto dei suoi concittadini: «In moltissimi casi, ad essere posto a rischio è il bene più importante: la casa, spesso l’unica, quella familiare destinata ad essere abitata». Le aziende in questione, spiega, «comprendono anche fabbricati che, sebbene non siano catastalmente classificati come abitazione principale, in realtà risultano esserlo. Per questo, quando sopraggiunge uno sfratto esecutivo, il debitore e la sua famiglia non hanno più un posto in cui vivere».

Una situazione veramente difficile, specialmente in un periodo come quello attuale, segnato da una forte crisi economica e sociale, sottolinea Scano: «Questo è lo scenario che ogni giorno mi trovo ad affrontare, sentendomi impotente al suo cospetto. Sono consapevole che la situazione non sia facilmente risolvibile, ma credo che, vista la devastante crisi economica che ha colpito tutti i settori, si possa e si debba trovare una soluzione per rilanciare l’economia e salvaguardare le persone finite sul lastrico a causa della crisi causata dalla pandemia». 

L’APPELLO –  I decreti Covid prevedono la sospensione delle aste ma, sottolinea il primo cittadino, «gli atti di pignoramento continuano ad imperversare indomiti su molte imprese agricole del mio amato paese». Questo il motivo della richiesta a Pais: «Interceda presso qualunque sede per soccorrere queste aziende, allo scopo di estendere anche ai fabbricati dove i proprietari hanno registrato la propria residenza, l’applicazione della circolare che sospende le procedure esecutive sull’abitazione principale del debitore sino al 30 giugno 2021. Oppure, venga consentito al debitore e alla sua famiglia di continuare a svolgere il compito di custodia all’interno dell’azienda, fino alla chiusura del procedimento. La sospensione sia estesa sino alla fine dell’emergenza»

DIMISSIONI – Infine, il sindaco si dice pronto a un forte gesto di solidarietà verso le famiglie coinvolte: «In assenza di prospettive da parte delle istituzioni che mi sovrastano, sono pronto a rassegnare le dimissioni da Sindaco di Decimoputzu, se quest’atto può servire a smuovere le coscienze di chi può e non vuole trovare soluzioni»

 

Andrea Piras

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