Gruppo bandistico V. Bellini, l’orizzonte culturale di Decimo si rinnova

di Roberto Piras

 

Abbiamo tutti ricordo di aver sentito suonare nel corso delle principali feste religiose e non, nel nostro paese, il Gruppo Bandistico Vincenzo Bellini di Assemini. Poco tempo fa ha reso omaggio assieme a tanti decimesi alla rievocazione del treno che condusse la salma del Milite Ignoto all’Altare della Patria in Roma, al suo passaggio alla stazione ferroviaria. Ho avuto poi l’occasione di parlare con il sig. Ruggeri, veterano del Gruppo Bandistico, con il quale ho condiviso le informazioni che riporto.

La novità è data dal fatto che il Gruppo Bandistico ha ripreso casa proprio a Decimo. È interessante richiamare a grandi linee il rapporto esistente il Gruppo Bandistico V. Bellini con Decimomannu ed Assemini. Fondato nel 1921 e riorganizzato nel 1947 da Luigi Grussu, è stato composto spesso da musicisti provenienti dalle due comunità. Il direttore del Gruppo Bandistico è stato dal 1955 al 1999 il prof. Paolo Mocci, decimese. Dal 2000 al 2001 il maestro è stato Sandro Piras, dal 2001 al 2005 Moreno Loi, dal 2005 al 2013 Matteo Cogoni, attualmente prima tromba dell’orchestra del Teatro Lirico di Cagliari. Dal 2013 dirige il Gruppo Bandistico Roberta Deiana, diplomata in oboe, laureata in percussioni, ha frequentato vari corsi per direttori d’orchestra.

A metà anni ‘50 si registrò una diminuzione dei componenti del Gruppo Bandistico provenienti da Assemini, per cui si trasferì la sede da Assemini a Decimo. Questo fino alla fine degli anni ‘60 quando si registrò il processo opposto e il Gruppo Bandistico prese sede nei locali di via Piave in Assemini dove rimase fino ad un anno fa circa, quando si trasferì nei locali della ex pretura a Decimo.

Attualmente il Gruppo Bandistico è composto da circa 20 componenti: la più giovane ha 12 anni, il più anziano è Luigi Piredda, ultraottantenne decimese, chiamato affettuosamente dai componenti “Maistu Piredda”. La cosa interessante e da stigmatizzare è il ritorno a Decimo di questo gruppo con cento anni di storia, evocativa di tanti ricordi comuni alle due comunità. Da circa un anno infatti il Gruppo Bandistico Musicale V. Bellini è stato inserito nell’albo delle associazioni del Comune, ampliando così l’orizzonte culturale decimese.

Dai ricordi legati alla mia infanzia e adolescenza, ho vissuto fino a 26 anni a Siliqua, si materializzano, come in un caleidoscopio, i luoghi di ritrovo sempre aperti a tutti. Le sedi politiche, la sede degli ex combattenti, l’oratorio e la sede della banda musicale, dove nelle ore pomeridiane feriali si susseguivano le prove di solfeggio dei giovanissimi aspiranti musicisti. Nell’attesa del turno di lezione si creava uno spazio di incontro di ragazzi e ragazze, diventava luogo di socialità. La musica sottende a determinati valori, suscita anche un tipo di personalità specifico, si attua, grazie ad essa, un processo di antropopoiesi.
Richiamo questo aspetto personale in quanto è comune all’atmosfera che si crea attorno ai gruppi bandistici, in Campidano come in centro Sardegna, così come al nord Sardegna, a Berchidda, dove ogni anno si anima uno straordinario evento musicale creato da Paolo Fresu, che mosse i primi passi proprio nel locale Gruppo Bandistico.

La musica è una forma di arte, secondo la mitologia greca la musa Euterpe, colei che rallegra, era l’ispiratrice dei musicisti.

La presenza di un Gruppo Bandistico è straordinariamente positiva in quanto è scuola di vita, di tolleranza, di impegno e abitua al rispetto delle regole.

È un modo efficace di elevare il proprio spirito, la propria mente e di educare al bello. La musica è comunicazione efficace, genera relazioni, legami e questo è il dono che noi riceviamo da essa.

Il Gruppo Bandistico V. Bellini si riunisce ogni venerdì alle 20 per svolgere le prove, presso i locali di via Carducci, a disposizione per chi si voglia avvicinare a questa forma di arte.

Concludo con un pensiero del maestro Ezio Bosso:
“La musica è una vera magia, non a caso i direttori hanno la bacchetta come i maghi.”

 

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