Villaspeciosa: Elio Mameli torna in campo per sfidare il suo delfino
di Sandro Bandu
Elio Mameli non si arrende e a 67 anni torna in campo per una nuova competizione elettorale e per sfidare il sindaco uscente Gianluca Melis.
Quel Gianluca Melis che cinque anni fa lui stesso ha indicato come suo successore, dopo tre legislature da sindaco, ma che poi lo ha scaricato a metà legislatura.
è quindi una sfida che ha anche il sapore di una rivincita personale e allora saranno i cittadini di Villaspeciosa, con il voto, a chiarire se la sua carriera politica è arrivata alla fine o se è ancora il politico più amato da queste parti.
Il banco di prova, però, si fa ancor più impegnativo perché nel frattempo Gianluca Melis si è accordato con Alice Aroni, altra competitor della precedente campagna elettorale che nel paese raccoglie un’alta percentuale di consensi e che non è mai stata tenera nei suoi confronti.
Comunque sia Elio Mameli, ex commissario del Corpo Forestale e raggiunta la meritata pensione, si ributta nell’agone politico locale e tenta di rientrare nel palazzo per un quarto mandato da sindaco.
Signor Mameli, la prima domanda è d’obbligo: perché il sindaco Melis le ha revocato le deleghe assessoriali e l’incarico da vice sindaco?
Perché io chiedevo un passo governativo più incisivo, si viaggiava a vista senza una programmazione vera e propria: troppi proclami e pochi fatti concreti.
Ma si aspettava che da un giorno all’altro il suo stesso “delfino” le revocasse le deleghe?
No, e un po’ mi ha deluso, ma non ha deluso solo me, ma gran parte del paese.
Lei cosa chiedeva al suo ex-sindaco nello specifico?
Chiedevo un miglioramento dei servizi essenziali per rendere il nostro paese più funzionale e attrattivo per nuove giovane coppie; un rafforzamento nei collegamenti con Cagliari e Decimomannu dove vi sono servizi importanti come la clinica e le scuole superiori. Un potenziamento dei servizi nel PIP per creare ulteriori opportunità lavorative. Invece vedevo un’azione troppo lenta, tanti proclami sui social, quando invece in un paese piccolo come il nostro la voce e l’azione amministrativa deve raggiungere i cittadini direttamente dal Comune.
In questa competizione elettorale Gianluca Melis si è alleato con Alice Aroni: una preoccupazione in più per lei?
è un’alleanza contro di me: sanno bene che andando divisi perderebbero sicuramente, ma io non mi arrendo e ho allestito una squadra di giovani con l’intento di riprendere il lavoro interrotto cinque anni fa. La loro unione è uno scambio di favori elettorali: la Aroni sostiene oggi Melis per le comunali e lui le renderà il favore nelle prossime elezioni regionali del 2024. Eppure nella passata competizione comunale, quando si presentarono separati, se ne sono detti di tutti i colori, in modo pesante anche a livello personale.
Oggi riparte con una nuova lista e nuovi volti.
La nostra lista l’abbiamo chiamata “Ripartiamo da Villaspeciosa” perché la nostra comunità deve riprendere a crescere sotto l’aspetto sociale, turistico ed economico. Io ho governato per ben 3 legislature, dal 2003 al 2018, dove ho rivoltato il paese. Sicuramente Villaspeciosa è cresciuta ed è molto migliorata: i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Nelle mie amministrazioni abbiamo realizzato la rete paesana della fibra ottica, tra i primi in Sardegna; l’illuminazione pubblica l’abbiamo resa più efficiente, e con costi ridotti per le casse comunali adottando la tecnologia a LED; abbiamo la rete a gas, tra i pochi Comuni in Sardegna, già dal 2005. Eppure la mia azione amministrativa non era partita sotto i migliori auspici: appena mi sono insediato nel 2003 trovai un contenzioso con gli eredi Podda, dove il Tribunale di Cagliari condannò il Comune al pagamento di 2 milioni e 700mila euro per l’esproprio di circa 3 ettari. Io impugnai la sentenza e dopo circa dieci anni arrivammo ad un accordo e la cifra si ridusse a circa 900mila euro; nel frattempo quella zona l’ho trasformata in un elegante rione residenziale, con 14 lotti per le giovani coppie, con spazi verdi e la costruzione di un asilo nido e una scuola per l’infanzia.
Okey, questo è il passato, cosa propone oggi per migliorarla ulteriormente?
Intanto c’è da rimettere mano alla raccolta differenziata, un nostro progetto del 2006, che in questi ultimi anni è senza dubbio peggiorato con una riduzione del servizio e costi più alti. Poi abbiamo pensato a un itinerario turistico culturale da mettere in rete insieme ai comuni limitrofi (Vallermosa, Siliqua e Decimoputzu): un itinerario lungo il quale ogni comune mette in campo i propri gioielli per trattenere i turisti per un’intera giornata: in questa maniera si potrebbero creare dei posti di lavoro e dare ristoro alle nostre attività commerciali.
Quali sono i tre punti principali del suo programma?
- Realizzare la cittadella sportiva in un’area che sia in grado di ospitare diverse discipline sportive. Oggi il nostro campo sportivo è ingabbiato tra le abitazioni e non avrà mai uno sviluppo futuro;
- Realizzazione di un centro Giovani, dove i ragazzi potranno incontrarsi ed effettuare varie attività ricreative, ludiche e culturali; insomma un polo culturale multifunzionale dove potranno effettuarsi anche convegni e mostre.
- Strutture pubbliche: Concludere finalmente la scuola dell’infanzia (qui la mia amministrazione aveva lasciato fondi per 1 milione e 875mila euro), ma i lavori sono fermi da 3 anni e attualmente i nostri bambini vengono ospitati in una scuola vetusta e inadeguata;
Realizzazione di alloggi a canoni agevolati (anche qui vi sono fondi per un milione e 515mila euro) di almeno 6 unità immobiliari tra la via Leopardi e la via Milano.
Conclusione dell’asilo nido per bambini da 0 a 3 anni (fondi per circa 800mila euro).
Interventi mirati per la valorizzazione dell’area archeologica di san Cromazio, per la biblioteca comunale e per la mitigazione del rischio idraulico che interessano varie zone del nostro paese.
Ultima domanda: in caso di vittoria ha già in mente sua nuova giunta?
Guardi, noi in lista abbiamo tante persone valide e competenti, tutti avranno un ruolo e le decisioni in merito saranno assunte in maniera del tutto collegiale.