Cagliari, al via il Babel Film Festival

 

 

 

 


 

Il Babel Film Festival è il primo concorso cinematografico internazionale destinato esclusivamente alle produzioni cinematografiche che raccontano le minoranze, in particolare linguistiche.

Come riporta il sito ufficiale “il Festival è una novità rilevante in un contesto cinematografico mondiale in cui le grandi produzioni si ostinano a parlare lingue omologate e universali, che appiattiscono, in un certo senso, l’universo dell’espressione umana.

La lingua minoritaria è una lingua che vive della sua diversità e della ricchezza che restituisce nel suo vivere. Non solo nella vita che le garantisce il parlante, ma anche nella vita che le rinnovano le arti poetiche. Il cinema, che in passato non ha mai valorizzato le parlate locali se non in relazione alla capacità di restituire la caricatura di un modo di vivere stratificato (in termini sociologici e antropologici), da diversi anni è stato in qualche modo vivificato dall’incontro con le parlate locali, con le lingue e i dialetti che sopravvivono nelle aree linguistiche spesso periferiche di tutto il mondo.

Le comunità hanno consolidato il senso dell’identità anche in forza di una lingua che in passato caratterizzava l’esistenza di quel gruppo e che nel tempo del progresso, magnificato dalle innovazioni tecnologiche, ha rischiato di perdersi. La crisi delle visioni del mondo universali e totalizzanti ha indotto molte comunità a riscoprire il senso dell’appartenenza anche grazie a una lingua che pallidamente resisteva nella parlata familiare, amicale e/o comunitaria.

La Sardegna in questi ultimi anni ha fatto delle scelte importanti che vanno nella direzione della salvaguardia del patrimonio linguistico delle comunità isolane, che pur nella diversità e articolazione delle varianti linguistiche interne, ha comunque riconosciuto un orizzonte comunque unitario di salvaguardia, recupero e valorizzazione. Il Babel Film Festival nasce anche dal riconoscimento di una centralità che non è solo geografica, ma anche dinamica e culturale per il destino delle lingue non nazionali.

Il progetto del Babel Film Festival muove dall’intenzione che non è solo quella di rendere conto di un cinema che negli anni ha sempre di più raccontato storie periferiche, in cui l’uso della lingua della periferia ha connotazioni narrative imprescindibili e determinanti per la riuscita artistica dell’opera. Il progetto nasce anche dall’intenzione di restituire una comunanza di intenti tra le diverse aree linguistiche, di mostrarne la ricchezza e le potenzialità culturali e di contribuire alla testimonianza di una vivacità linguistica che arricchisce l’autore di cinema, influisce sulla sua creatività e ha conseguenze figurative centrali nella definizione della sua opera.

In questo senso il Festival offre a tutti gli autori, sia di documentari sia di fiction, la possibilità di dare visibilità e forza espressiva alle lingue, per favorire un reale confronto e scambio culturale tra le popolazioni di tutto il mondo.

Il programma del Babel Film Festival contribuisce anche ad un confronto con gli universi della musica e del teatro – che da più tempo rispetto al cinema hanno compreso la ricchezza delle lingue minoritarie –, ma anche della televisione, che si sta aprendo sempre di più alle possibilità di comunicare in un modo diverso, mirato, centrato sui bisogni e i desideri di una comunità ristretta a cui restituisce il diritto di voce.

L’obiettivo del Babel Film Festival è anche quello di diventare un appuntamento annuale per la città di Cagliari, che fa del capoluogo sardo un luogo di confronto e scambio che si coniuga con la sua vocazione di città in cui le diversità si incontrano, si parlano e si comprendono. È inoltre un’occasione importante per chi nel fare cinema, e più in generale nel fare arte, trova un fonte di creatività nella diversità delle lingue minoritarie (siano esse lingue, dialetti, parlate, slang e quant’altro), nella loro forza figurativa e comunicativa. Quelle lingue espressive che proprio perché non son ridotte alla necessità di una comunicazione sostanzialmente funzionale e funzionalistica, orientano una visione del mondo poetica e più vicina alla vita comunitaria, quella cornice che fa diventare la vita degna di essere vissuta nella quotidianità.”

 

Il programma prevede:

 

DOMENICA 1 OTTOBRE 2023

  • Il pupazzo scomparso, degli alunni della sezione D, Scuola dell’Infanzia, Istituto Comprensivo di Decimomannu
  • 11 Storie originali, degli alunni della sezione G, Scuola dell’Infanzia, Istituto Comprensivo di Decimomannu 
  • Malloreddus Western, realizzato dagli alunni della Scuola Secondaria di I Grado di Villamassargia

Presentazione dei cortometraggi vincitori della V edizione del premio Kentzeboghes 2022

  • Giù cun Giuali, di Michela Anedda, Italia, 2023, sardu
  • Sonallus, di Tomaso Mannoni, Italia, 2023, sardu

LUNEDÌ 2 OTTOBRE 2023

Inaugurazione
Intervengono:

  • dott. Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari
  • dott. Andrea Biancareddu, assessore alla cultura della Regione Sardegna
  • dott.ssa Nevina Satta, direttrice Fondazione Sardegna Film Commission
  • Antonello Zanda, Paolo Carboni, Tore Cubeddu, direttori artistici del Babel Film Festival
  • Y Sŵn, di Lee Haven Jones, Galles, 2023, m.l.: welsh, 89′, doc

MARTEDÌ 3 OTTOBRE 2023

  • Life without spring, di Shokir Kuziboy ugli Kholikov, Uzbekistan, 2022, m.l.: khorezm, 22’00, doc
  • U figghiu, di Saverio Tavano, Italia, 2021, m.l.: calabrese, 14’13
  • Agony, di Borhan Ahmadi & Leila Baghpira, Iran, 2022, kurdí, 23’02
  • World of Humans, di Maria Medinilla & Roger Grau, Spain, m.l.: català, 15’00
  • Zereft Ouvlia, di Morteza Rabi’ee, Iran, 2023, m.l.: khorasani, 29’15
  • Uilíoch [Universal], di Seosamh Mac Seoin, Ireland, m.l.: irish, 6’57
  • Things unheard of, di Ramazan Kilic, Turkey, 2023, m.l.: kurdí, 15’36
  • Karim, di Gonzalo Ballester, Spain, 2022, m.l.: morrocan dialect, 23’50
  • Her şey yolunda [Everything is fine], di Muhammet Beyazdağ, Turkey, 2022, m.l.: kurdí, 20′, doc

MERCOLEDÌ 4 OTTOBRE 2023

Sa richesa de Sardigna. Sardu, català de l’Alguer, gadduresu, sassaresu, tabarchin
Conferenza regionale della lingua sarda
in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna

  • Pupus, di Miriam Cossu Sparagano Ferraye, Italia, 2021, m.l.: siciliano, 32’00, doc
  • Mamody, the last baobab digger, di Cyrille Cornu, France, 2022, m.l.: mahafaly, 50’00, doc
  • Nena, di Xosé A. Touriñán y Jairo Iglesias, Spain, 2023, m.l.: galego, 19’09
  • Buddha’s Shame, di Morteza Atashzamzam, Iran, 2019, m.l.: rohingya, 30′, doc
  • Ali and His Miracle Sheep, di Maythem Ridha, Iraq, m.l.: dialetto dell’Iraq meridionale, 2021, 25′
  • La Fornace, di Daniele Ciprì, Italia, 2022, m.l.: siciliano, 19’00
  • Il topo e la montagna, di CPIA1 Cagliari, Italia, 2023, m.l.: LIS – lingua dei segni italiana, 4’50
  • L’albero del riccio, di Chiara Sulis & Juan Carlos Concha, Italia, 2023, m.l.: sardu, 8′, animaz.

 

GIOVEDÌ 5 OTTOBRE 2023

  • Coexist, di Komeil Soheili, Iran, 2020, m.l.: dialetto dell’isola di Hormuz, 12’00, doc
  • La banyera [The Bathtub], di Sergi Marti Maltas, Spain, 2021, m.l.: català, 19’15
  • Last Word, di Diek Grobler, South Africa, 2023, m.l.: setswana, 10’00, animaz.
  • Playing On The Edge, di Cuán Roche, Angus Gannagé & Julian Roberts, United Kingdom, 2023, m.l.: kalaallisut (greenlandic), 17’50, doc
  • Aquí seguimos [Still Here], di Álvaro Hernández Blanco, Spain, 2022, m.l.: ku’ahl, 16’00, doc
  • Piaga [Plague], di Gaetano Crivaro, Italia, 2022, m.l.: calabrese, pashto, 20′, doc
  • Evseyev: Recognition at the cost of life, di Andrew Ogorodnikov, Russia, m.l.: mari language, 25’00, doc
  • Malafede, di Chiara Borsini, Marialuisa Greco & Paolo Corazza, Italia, 2022, m.l.: dialetto campano, 24’00, doc
  • Y si no, estamos perdidos [Otherwise we are lost], di Giulio Franz, Mexico, 2023, m.l.: LSM – lingua dei segni messicana, 16’19
  • Croesi Traeth [Crossing the beach], di Gethin Elwyn, Galles, 2023, m.l.: welsh, subt.: sardu, 8’45

Rai e lingue minoritarie

Conferenza nazionale sulle lingue minoritarie nel servizio pubblico della RAI
in collaborazione con RAI Sardegna

  • Su Batiledhu, di Nicol Vizioli, Laura Delle Piane, France, 2023, m.l.: sardu, 30′, doc
  • Faulas, di Michela Anedda, Italia, 2023, m.l.: sardu, 4’28, animazione
  • Fradi miu, di Simone Contu, Italia, 2022, m.l.: sardu, 19’58
  • Cara a su ‘entu, di Andrea Deidda, Italia, 2023, m.l.: sardu, 59′, doc

VENERDÌ 6 OTTOBRE 2023

  • Business as usual, di Chinedum Iregbu, Nigeria, 2022, m.l.: wolof, hassaniya, pulaar, ewe, 40′, doc
  • Traction, di Natthasak Jaithita, Thailand, 2022, m.l.: hmong, 26’06
  • Takanakuy, di Gustavo Vokos, Brazil, 2022, m.l.: quechua, 18’25
  • Ulderica, fruta di mont [Ulderica, the mountain child] di Stefano Giacomuzzi, Italia, m.l.: furlan, 28’35
  • Felina, di Andreu Corberà, Spain, m.l.: català, 7’30

ELEN European Language Equality Network – Welcome Party

  • Rompente [Seabreaker], di Eloy Domínguez Serén, Spain, 2022, m.l.: galego, 24′
  • Neighbours, di Mano Khalil, Svizzera, 2021, m.l.: kurdí, 84’14

SABATO 7 OTTOBRE 2023

ELEN – European Language Equality Network
Assemblea generale

PREMIATZIONES | PREMIAZIONI

Saluti delle Autorità

Intervengono:

Alberto Jannuzzelli, presidente della Società Umanitaria
Nevina Satta, Fondazione Sardegna Film Commission

Giuria Ufficiale:

Paolo Benvenuti, regista e presidente di giuria
Marina Marzotto, produttrice cinematografica
Serena Schiffini, giornalista e regista RAI Regione Sardegna
Emanuele Galloni, produttore e distributore cinematografico e televisivo
Paulo Filgueiras Fachal, Associazione galiziana “A Mesa” pola Normalización Lingüística

Fredo Valla, Ostana – Leo Rielli, Rassegna Evò ce Esù Visioni – Claudia Ferigo, SUNS Udine
Milena Fiore, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico
Marco Asunis, FICC – Pio Bruno, Cineclub Fedic – Angelo Tantaro, Diari di Cineclub

I rappresentanti delle giurie One Wor(l)d, Diritto di parola e Unica

Saluti conclusivi

Antonello Zanda, Tore Cubeddu, Paolo Carboni, direzione artistica del Festival

 

 

 

 

Babel

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