Protezione Civile, nota del Direttore Sandro Bandu

In relazione all’articolo apparso su questo notiziario web sabato 18 aprile, a corredo del quale sono state pubblicate alcune foto e un video che ritraggono alcuni volontari della Protezione Civile, mi preme innanzitutto sottolineare che è stata prontamente concessa la parola al Capitano Giovanni Carboni, Responsabile del Centro Operativo Comunale di Assemini, che ha espresso il suo pensiero in merito alla vicenda. Per quanto ci riguarda, dunque, avendo concesso il doveroso diritto di replica, la questione era da ritenersi chiusa.

Visto il susseguirsi di polemiche scoppiate sui social network, alimentate con insinuazioni e illazioni che di fatto accuserebbero una delle cinque protezioni civili di Assemini e in particolar modo la Presidente dell’Associazione culturale e di promozione sociale “Sa Mata”, Veronica Matta, e il Consigliere comunale Luigi Garau, Presidente della Commissione consiliare “controllo e trasparenza”, coi quali è intercorsa una telefonata nei giorni scorsi, è necessario però intervenire nuovamente e mettere alcuni punti fermi.

La dottoressa Veronica Matta e il Consigliere Garau sono totalmente estranei ai fatti: non sono in alcun modo legati alla segnalazione avvenuta e all’articolo pubblicato su questa testata. È inoltre doveroso chiarire in modo definitivo che nessun membro dell’Associazione culturale e di promozione sociale “Sa Mata” e nessun membro della ProCiv ARCI di Assemini hanno segnalato alla nostra redazione l’inadempienza dei volontari ritratti nelle foto.

Come ribadito nella risposta al Capitano Carboni, ricercare la verità è nostro preciso obbligo deontologico ed è ciò che abbiamo fatto, come sempre sulla base di una fonte attendibile, nell’esercizio del nostro diritto di cronaca e di critica. Tale fonte, di cui tuteliamo la riservatezza, è un privato cittadino, assolutamente slegato dalle attività della Protezione Civile e totalmente estraneo alle dinamiche interne della stessa.

Respingiamo dunque tutte le illazioni che strumentalizzano il nostro giornale e lo mettono al centro di quella che si sta rivelando una spiacevole vicenda. Ci dissociamo, inoltre, da alcuni commenti apparsi sulle nostre pagine social che, stando alle parole dei diretti interessati, identificherebbero e accuserebbero proprio la dottoressa Matta e il Consigliere Garau.

Abbiamo celebrato soltanto poche ore fa il 25 aprile, festa di libertà e di democrazia, e va tenuto in considerazione il fatto che i social sono un “luogo pubblico” in cui chiunque, secondo le regole base della democrazia, ha diritto di esprimersi. Noi vigiliamo eliminando i commenti che contengono un linguaggio volgare e offensivo. Ma di eventuali insinuazioni, illazioni e accuse non legate alla nostra produzione giornalistica e pubblicate da terzi sulle pagine social della testata, possono rispondere soltanto i diretti interessati.

Il Direttore, Sandro Bandu

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