Edilizia. Approvato il Glossario Unico: Barbecue, gazebo e ripostiglio attrezzi senza permessi

di Carmen Corda

Barbecue, gazebo, canne fumarie, fioriere e altri piccoli manufatti in cemento d’ora in poi si potranno realizzare senza nessuna comunicazione al Comune.

Il 22 febbraio scorso, a seguito della conferenza unificata Stato-Regioni è stato approvato il glossario unificato delle opere edilizie libere, ossia quelle che possono essere eseguite senza alcun titolo abilitativo, ovviamente nel rispetto delle prescrizioni degli strumenti urbanistici e delle normative di settore, come le norme antisismiche, igienico-sanitarie, antincendio ed eventuali altri vincoli storici o paesaggistici. Il glossario – previsto nel decreto SCIA 2 del novembre 2016, n.222 – avrebbe dovuto essere emanato entro il 9 febbraio 2017, cioè entro 60 giorni dal decreto e giunge, quindi, con oltre un anno di ritardo.

Alcuni lavori e interventi edili si potranno eseguire senza l’ausilio di un tecnico e senza incorrere in sanzioni per abusi edilizi. Per il momento è stata definita solo la prima parte del glossario: 58 tipologie di interventi di ATTIVITÁ EDILIZIA LIBERA (A.E.L.). Nei prossimi mesi, infatti, si procederà al completamento del glossario unico valido in tutto il territorio nazionale, con una uniformazione della materia che supera la precedente disomogeneità tra regione e regione. Saranno ricomprese tutte le opere edilizie e i relativi titoli autorizzativi: CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata), SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività), permesso di costruire e SCIA in alternativa al permesso di costruire.

Le A.E.L sono state suddivise in 12 categorie di intervento:

  • Manutenzione ordinaria;
  • pompe di calore di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW;
  • depositi di gas di petrolio liquefatti di capacità complessiva non superiore a 13 m3;
  • eliminazione delle barriere architettoniche;
  • attività di ricerca nel sottosuolo;
  • movimenti di terra;
  • serre mobili stagionali;
  • pavimentazione di aree pertinenziali;
  • pannelli fotovoltaici a servizio degli edifici;
  • aree ludiche ed elementi di arredo delle aree di pertinenza;
  • manufatti leggeri in strutture ricettive;
  • opere contingenti temporanee.

L’auspicio è che la semplificazione edilizia possa dare nuovo impulso ad un settore da tempo in sofferenza. Fra il 2016 e il 2017 il settore (edilizia, impiantistica, installazione, progettazione e servizi connessi) ha perso infatti lo 0,9% del totale delle aziende registrate, un calo che tra le realtà artigiane è arrivato al 2,5% (341 realtà in meno). Tradotto significa che negli ultimi 5 anni sono andate perdute più di 7000 buste paga del settore.

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