Lapilli Politici: intervista al consigliere comunale asseminese Nicolò Farci
Siamo in compagnia dell’asseminese Nicolò Farci, 19 anni, consigliere comunale di Assemini e studente di Informatica all’Università degli Studi di Cagliari. Come è nata l’idea di fare politica?
La passione per la politica è nata alcuni anni fa durante la pandemia. Con tanto tempo libero a disposizione, ho scelto di impiegarlo leggendo giornali, seguendo il telegiornale e vari programmi televisivi per formarmi un’idea del panorama politico generale. Con il passare del tempo, la mia volontà di essere attivo direttamente è cresciuta, spingendomi a mettere in gioco le mie idee. Dopo numerosi scambi di opinioni con il sindaco Mario Puddu, mi ha illustrato la sua idea di Assemini, e ho deciso di sposare il progetto per Roma.
Nel 2023 arriva la candidatura alle amministrative a fianco di Mario Puddu e la nomina a consigliere comunale di Assemini. Che esperienza è stata la campagna elettorale e l’approccio alla politica locale?
È stata un’esperienza altamente formativa. Durante questo periodo, abbiamo avuto l’opportunità di dialogare con i cittadini, ascoltando le loro esigenze e proposte. Questi incontri sono stati non solo un momento di confronto, ma anche una fonte di ispirazione per sviluppare progetti da condividere e implementare a beneficio dell’intera comunità.
Poi, nel 2024, arriva la delega alle politiche giovanili? Un incarico che ti saresti aspettato e che ti riempie più di responsabilità o più di entusiasmo in una cittadina con circa 26mila abitanti?
Sicuramente le responsabilità sono tante, ma l’incarico mi riempi più di entusiasmo poiché mi offre una piattaforma più ampia per poter agire e contribuire al nostro futuro.
Politiche giovanili: di che si tratta?
Le politiche giovanili sono un insieme di strategie, programmi e interventi mirati a soddisfare le esigenze di noi ragazzi. Queste politiche possono includere misure per favorire l’istruzione, l’occupazione giovanile, l’inclusione sociale, la partecipazione politica e lo sport.
Si sono interessati a te anche dalla stampa nazionale. Hai avuto un riscontro anche in quella regionale?
Sì ho avuto un riscontro anche in quella regionale, varie testate giornalistiche sarde si sono interessate alla mia storia.
Sei diplomato all’Istituto Tecnico Giua di Assemini, indirizzo Articolazione informatica. Consiglieresti la scuola nella quale hai studiato ai tredicenni ancora indecisi per la scelta del loro corso di studi superiore?
Penso che la scelta della scuola superiore sia estremamente soggettiva. Mi sento di consigliare a un ragazzo la scuola che offre le materie che più gli interessano. A me già dalle scuole medie interessava tanto tutto ciò che riguarda l’informatica e le materie scientifiche, soprattutto la matematica. Se un ragazzo o una ragazza nutre i miei stessi interessi, assolutamente sì, consiglierei l’istituto Giua, in quanto ci sono tanti professori preparati, c’è un bell’ambiente stimolante e laboratori all’avanguardia. Personalmente, ho proseguito il percorso di studi scegliendo Informatica all’università e posso dire di avere avuto una base solidissima grazie al Giua.
Obiettivi per il futuro.
Gli obiettivi per il futuro sono tanti, ora stiamo lavorando per la ricostituzione della consulta dei giovani, che sarebbe un organo che affiancherà l’amministrazione e fungerà da ponte tra le istituzioni locali e la gioventù. Sicuramente lavoreremo per creare, rafforzare e promuovere manifestazioni di forte attrattività per i giovani come la festa della musica o, per esempio, a dicembre si è svolta la prima edizione di “Aspettando Capodanno”, che ha visto ospite un cantante di fama nazionale. Un altro ambito su cui lavoreremo è quello della formazione professionale giovanile. Siamo in un momento in cui la disoccupazione tra i giovani è un problema serio e spesso si riscontra una carenza di persone che soddisfano i requisiti richiesti per determinati lavori.
Sandro Bandu
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