Valentino canta nel cuore di tutti

Caro Valentino, alla domanda che facevi a tutti «piangerai quando morirò?» la risposta è stata un sonoro sì. 

 

«Ora voli libero, Valentino, oltre le nuvole, oltre il destino» recitano i versi del poeta asseminese Francesco Cau. Il ricordo di Valentino Garau resterà vivo ad Assemini, suo paese d’origine, e a Decimomannu, dove risiedeva al Centro Aias e dove il 18 aprile è venuto a mancare all’età di 47 anni.

Ne parlano con affetto tutti coloro che lo conoscevano, a iniziare dai responsabili del Movimento eucaristico giovanile della parrocchia di San Pietro ad Assemini: «Abbiamo avuto l’onore di vederlo un’ultima volta sabato 6 aprile per la festa paesana di Santa Lucia. Ha riso, scherzato e giocato con noi, ma soprattutto ci ha fatto il dono di sentirlo cantare un’ultima volta le sue canzoni, fatta eccezione per una. Alla nostra richiesta di cantare “Felicità” di Albano e Romina ci ha risposto “un’altra volta, in questo periodo non sono felice”». 

Una vita difficile quella che gli ha riservato il destino, eppure la simpatia è la sua qualità che tutti esaltano. Tra i suoi sogni c’era quello di essere ospite in un programma televisivo e di essere adottato dai suoi idoli Albano e Romina ai quali ha scritto tante lettere. Il suo più grande desiderio, però, era quello di avere una famiglia e buttare alle spalle un passato di sofferenze: «Provo rammarico – dichiara il concittadino Maurizio Ardau – perché tutti, compreso io, nonostante le sue richieste per essere adottato non siamo stati capaci di aiutarlo».  

La musica era la sua più grande passione: «Ѐ stato mio alunno – dichiara il docente di musica Piero Collu – alle scuole medie Pascoli-Nivola e per 16 anni alla scuola musicale Peter’s day. Era grande appassionato di canto e delle canzoni dei Ricchi e poveri, Orietta Berti, Raffaella Carrà e soprattutto Albano e Romina di cui amava “È la mia vita” e “Sharazan”». 

Presente all’ultimo saluto anche lo storico parroco asseminese Don Zara: «Il giorno del funerale ho pensato che ci volessero più “Valentino” nel mondo. Veniva spesso in chiesa. Genuinità e purezza di cuore le sue caratteristiche. Mi scriveva sempre le cartoline a cui rispondevo dalla mia sede attuale a Gesico». 

Ne parla pure la pedagogista Luisa Frau: «Figlio di tutti e di nessuno. Dalla morte del nonno ha vagato da una casa famiglia all’altra, ma desiderava ritornare ad Assemini. Era un artista, a modo suo, con una grande voglia di vivere, di amare e di essere amato. Per questo voleva esibirsi ovunque, magari in un palco da cui vedere tutti, dai quali voleva essere visto, ascoltato, riconosciuto e applaudito. Tutto il contrario di un vissuto tra “i diversi”, quelli che il mondo rifiuta, che non vuol vedere né sentire, gli “invisibili” che toccano l’animo e le coscienze. Valentino è anche la storia dei tanti bambini senza famiglia, abbandonati alla burocrazia, alle diagnosi psichiatriche, alle istituzioni sin troppo sorde al dolore di chi vive queste realtà».

Conclude dando la sua testimonianza un’assistente di Valentino, Francesca Zerbini: «È con il cuore in mano che parlo di Valentino, un uomo-bambino dal passato che ha segnato la sua vita. Era amato e viziato da tutti. Non è vero che è morto senza una famiglia o che era figlio di tutti e di nessuno. All’Aias ha trovato tanti genitori e fratelli, che hanno cercato di esaudire tutti i suoi sogni, tanto è vero che sono riusciti a fargli incontrare di persona Orietta Berti. Ne ha parlato per giorni interi, in quel periodo lui non camminava, volava! Veniva portato a tutte le feste dei paesi limitrofi perché amava queste cose. Meritava la felicità e ha lasciato un grande vuoto nel nostro cuore. Sentiamo tutti la sua mancanza». 

Zerbini lancia un appello: «C’è una cosa importante che vorrebbe fare l’Aias: far trasferire le sue spoglie al cimitero di Assemini per poter esaudire il suo ultimo desiderio, quello di tornare nel suo paese d’origine. Se dovesse servire si farà una raccolta fondi». 

 

Sara Saiu

RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *