Ancora sull’inclusione: a chi non conviene?
di Gianni Rallo
Parte 1
Proseguiamo nella ricerca delle interconnessioni tra le grandi questioni
che condizionano la nostra quotidianità
A proposito di inclusione e delle difficoltà che sembrano renderne difficile la realizzazione, ci siamo lasciati domandandoci a chi giovino i risvolti di caos sociale, economico e politico che derivano da un’immigrazione incontrollata e selvaggia.
Alle luce di ulteriori fatti riportati dai giornali di tutto il mondo in questi giorni (vedi ComeDonChisciotte.org 12/1/2025 e https://www.ereticamente.net/inghilterra-stupri-etnici-e-sottomissione-roberto-pecchioli/) la domanda si fa più insistente e inquietante, giacché il fenomeno nasconde una complessità difficile da esporre senza andare incontro a incomprensioni o ad accuse di “complottismo” fuori luogo.
La complessità del fenomeno consiste soprattutto nel suo essere intrinsecamente legato ad altri eventi, altrettanto distruttivi e inspiegabili (o spiegati in modo volutamente distorto).
Dovremo necessariamente operare selezioni, fornire spunti rimandando ad ulteriore approfondimento, riferirci a questioni non trattate dal mainstream, e quindi, per quanto essenziali, poco note. Insomma, partendo dalla questione immigrazione, scoprirne retrospettivamente il collegamento ad altri temi caldi fortemente operanti sul difficile clima politico, e soprattutto geopolitico, di questi nostri tempi.
Non si tratta solo di individuare nomi e cognomi ma piuttosto processi, meccanismi, azioni, concordanze in alto loco in atto da tempo e sempre più evidenti nei loro effetti nefasti sul nostro presente e, specialmente, sul nostro futuro.
Limitiamoci, per ora, ad evidenziare tre di questi meccanismi, riservandoci di parlare degli altri in altro momento:
- Elite globale finanziaria e sorveglianza
- Riscaldamento climatico
- Fine del predominio occidentale e avvento di un nuovo ordine multiculturale.
Nello scorso articolo, riportando la testimonianza del ministro della Sanità olandese sul fatto che la politica sanitaria di quel Paese sia di fatto eterodiretta da forze non democratiche e piuttosto legate ai poteri forti, come la NATO e NCTV, ci siamo legittimamente chiesti se questo non potesse essere successo altrove nella zona NATO.
A proposito di questa possibilità, sentiamo allora la testimonianza di un altro personaggio, inviso sì al sistema, ma da non sottovalutare dato il suo spessore culturale e la sua profonda intelligenza storica: Mons. Carlo Maria Viganò, intervistato da Andrea Caldart (quotidianoweb.it).
Fermiamoci, al di là delle delicate questioni dottrinali trattate nell’intervista, su una domanda e sulla relativa risposta:
D: Molte persone nel mondo hanno detto di essersi salvate dalle vaccinazioni forzate grazie ai Suoi numerosi interventi e denunce su quanto di malefico e malvagio i governi hanno fatto e continuano a fare per l’attuazione del Great Reset e del Nuovo Ordine Mondiale, e rivolgendosi a Lei.
Cosa possono fare, oggi?
R: La farsa pandemica, di cui stanno lentamente emergendo anche nei media mainstream i crimini e gli orrori, ha aperto gli occhi a molte persone intellettualmente oneste, e tra queste vi sono anche atei e non Cattolici.
Questo risveglio delle coscienze costituisce certamente un’occasione per avvicinarsi al Signore, nel momento in cui essi comprendono l’unitarietà del piano satanico e antiumano del Great Reset e vi riconoscono l’azione di una mente diabolica che nella distruzione dell’uomo cerca di vanificare la Creazione di Dio e la Redenzione operata da Nostro Signore […] (sottolineature mie).
Ora, pensare ad un arcivescovo cattolico – nunzio apostolico presso gli Stati Uniti e scomunicato per disubbidienza il 5 luglio 2024 – come a un qualsiasi “complottista no-vax” è riduttivo e offensivo per l’intelligenza di chiunque.
Domandiamoci piuttosto cosa significhi la frase “l’unitarietà del piano satanico e antiumano del Great Reset e vi riconoscono l’azione di una mente diabolica che nella distruzione dell’uomo cerca di vanificare la Creazione di Dio […]”.
Cos’è questo Great Reset, o Grande ripristino, formulato nel 2020 a Davos dal Principe di Galles (noto fautore della riduzione forzata della popolazione mondiale) e dal direttore del WEF (Forum Economico Mondiale) Klaus Schwab?
Siamo, per essere chiari, al punto 1.
Elite globale finanziaria e sorveglianza (e relativo controllo).
Ma aiutiamoci con altre informazioni di certo non sulla bocca di tutti.
Alla fine della II Guerra Mondiale molta letteratura politica mondiale venne fatta sparire in quanto scomoda alla luce degli interessi occulti dei vincitori.
Una di queste opere fu Idealismo pratico di Richard Coudenhove Kalergi, uno dei primi politici ad aver parlato di una Paneuropa, già nel 1923, nel suo libro omonimo Pan-Europa.
I poteri forti occidentali sono ancora totalmente allineati alle sue idee ma la loro divulgazione non sembra essere gradita, forse perché la cosa potrebbe permetterci di difenderci in tempo facendosi sapere che le idee razziste e genocide affibbiate al solo mondo germanico erano, fino a quel momento, di area anglosassone (vedi la Fabian Society e soci).
Quando, ai primi degli anni Novanta, una rivista tedesca annunciò la pubblicazione di un sunto dell’opera (irreperibile sotto qualunque forma fino a poco tempo fa), il sequestro scattò immediato e l’unica copia pubblicata fu sequestrata.
Certo, è complesso e fuori luogo pensare di poter approfondire qui questa più che controversa questione ma, almeno, quali idee erano contenute in quest’opera?
Lo aveva rivelato lo storico “negazionista” Gerd Honsik (arrestato e imprigionato per questo): “Affinché l’Europa sia dominabile dall’élite [Kalergi] pretende di trasformare i popoli omogenei in una razza mescolata di bianchi, neri e asiatici […].
Eliminando per prima la democrazia, ossia il governo del popolo, e poi il popolo medesimo attraverso la mescolanza razziale, la razza bianca deve essere sostituita da una razza meticcia, facilmente dominabile”.
Eccola l’accoglienza a tutti i costi, buonista, stolida e incosciente di cui la cosiddetta sinistra moderna si fa portabandiera!
Ma finiamo con le parole, anch’esse rivelatrici, di G. Brock Chisholm, primo direttore generale dell’OMS: “Ciò che in tutti i luoghi la gente deve fare è praticare la limitazione delle nascite e i matrimoni misti (tra razze differenti), e ciò in vista di creare una sola razza in un mondo unico dipendente da un’autorità centrale”.
Ecco il senso di “unitarietà del piano”, “antiumano” e “distruzione dell’uomo”.
Dovremmo stupirci se si scoprisse una rete internazionale sotto il controllo anglosassone per il traffico dei clandestini e il mantenimento del caos nei luoghi di provenienza?
Ebbene, pare che le cose stiano proprio così. Penso che basti per farci sorgere la volontà di approfondire e, speriamo, di reagire.

Nel prossimo articolo amplieremo il discorso agli altri due punti.