Coronavirus, i Comuni fanno la loro parte per aiutare le piccole imprese locali

La pandemia del coronavirus ha lasciato, oltre che una grave crisi sanitaria ancora sotto osservazione, anche una forte crisi economica che, come riporta il Fondo Monetario Internazionale, farà perdere all’Italia il 9% del Pil: una somma che si aggira attorno ai 130 miliardi di euro. A farne le spese saranno soprattutto le piccole e medie imprese, con un capitale che non permetterebbe loro di superare questa crisi se non con un ingente aiuto economico da parte delle istituzioni statali e regionali.

Per questo motivo la Regione Sardegna ha trasferito ai Comuni parte delle risorse stanziate per le famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19: si tratta di un piano da 120 milioni di euro per dare una mano a chi ha fatto fatica a “tirare la cinghia” durante i due mesi di lockdown. Per la precisione, il contributo è pari a 800 euro per due mesi consecutivi e vi possono accedere i disoccupati, i lavoratori dipendenti, gli autonomi, i lavoratori co.co.co, i titolari di Partiva Iva la cui attività è stata compromessa a causa del virus. Inoltre, per i nuclei familiari con più di tre componenti, è previsto un ulteriore acconto da 100 euro ciascuno. Le domande dovranno essere consegnate al proprio Comune di residenza entro il mese di giugno 2020.

Inoltre, i Comuni sono venuti incontro ai propri cittadini stabilendo nuove disposizioni per ciò che riguarda l’occupazione del suolo pubblico: il Comune di Decimomannu fa sapere con un avviso sul proprio sito istituzionale che permetterà fino al 31 ottobre l’ampliamento di spazi pubblici già concessi a commercianti, ristoratori, artigiani e altre tipologie di attività commerciali che ne faranno richiesta.

Si dà il via, quindi, alla posa di dehors, tavolini, ombrelloni, pedane ed analoghe strutture di carattere temporaneo prontamente rimovibili, utili alla somministrazione di cibi e bevande in bar, ristoranti, nonché di altre attività commerciali. Resta d’obbligo, in ogni caso, il rispetto dei distanziamenti e contingentamenti normati dai decreti del Governo Conte, oltre alla garanzia del transito dei mezzi di sicurezza e di soccorso e un passaggio per i pedoni di almeno un metro e mezzo di ampiezza sul marciapiede.

Allo stesso modo, anche il Comune di Assemini annuncia sul proprio sito istituzionale la prosecuzione delle attività dei mercatini settimanali su aree pubbliche a tutte le tipologie di attività commerciali, sempre nel rispetto da parte degli esercenti ambulanti di tutte le misure di contenimento del contagio: i venditori, così come i clienti, dovranno infatti utilizzare obbligatoriamente mascherine, guanti e igienizzanti, oltre che osservare il distanziamento di almeno un metro tra l’uno e l’altro.

Un contributo necessario per dare una mano d’aiuto concreta alle realtà locali che più di tutte hanno subìto una battuta d’arresto.

Francesca Matta

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