Decimomannu, al via la mostra collettiva “Immagin(ar)i di donna”

di Carlo Manca

Davide Falchi ritorna all’opera. In occasione del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’artista decimese ha curato un’innovativa mostra dal titolo “Immagin(ar)i di donna”.

Nel 1999 l’assemblea dell’Onu scelse questa data in ricordo del sacrificio delle sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal.

La storia di questa data ce la racconta lo stesso curatore: “Il 25 novembre 1960 le tre sorelle furono uccise dagli agenti del dittatore Rafael Leonidas Trujillo, a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana. Dopo essere state fermate per strada mentre si recavano in carcere a far visita ai mariti, esse furono picchiate con dei bastoni e gettate in un burrone dai loro carnefici, che poi cercarono di far passare quella brutale violenza per un incidente. All’opinione pubblica fu subito chiaro che le tre donne erano state assassinate. Patria, Minerva e María Teresa Mirabal erano infatti conosciute come attiviste del gruppo clandestino Movimento 14 giugno, inviso al governo. A causa della loro militanza qualche mese prima, nel gennaio del 1960, furono anche arrestate e incarcerate per alcuni mesi.”

Questo terribile episodio rappresenta oggi un momento di riflessione per tutte le violenze e le brutalità che le donne subiscono quotidianamente in ogni parte del mondo. Nonostante le molte inizative i numeri sono sempre drammatici e anche quest’anno solo in Italia ci sono state decine di vittime, quasi sempre uccise da persone vicine o intime.

Serate come quella di venerdì non saranno mai abbastanza. Oltre che per il valore artistico e culturale, già di per se più che sufficiente, la partecipazione in questa occasione è ancora più importante per dare un segnale forte. Ci sono tanti temi sociali e ambientali per cui vale la pena battersi.

Questo è certamente uno.

Appuntamento per il vernissage venerdì 25 novembre ore 18:30 presso il centro culturale “Grazia Deledda” di Decimomannu in via Efisio Corrias.

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