Decimomannu, inaugurato il nuovo circolo Gramsci

 

Ottavio Schirru e Sara Saiu presentano la serata. Foto T. Fenu

 


Il circolo politico e culturale Antonio Gramsci ha inaugurato ieri una nuova fase della sua storia.

Dopo la presentazione generale da parte del presidente Ottavio Schirru sono stati descritti alcuni dei progetti in partenza curati dal circolo Arci Bauhaus e dal periodico Vulcano, illustrati dal direttore Sandro Bandu. Sara Saiu ha parlato dei progetti al femminile e mentre Gianni Rallo ha presentato la compagnia teatrale (In)Stabile. 

Tra le iniziative da citare una tre giorni dedicata alla Seconda Guerra Mondiale e ai suoi partigiani prevista per metà maggio, il lancio del progetto “web radio” da parte della redazione di Vulcano, un corso di illustrazione per ragazzi e quelli sulle rappresentazioni teatrali.

 


Ottavio Schirru durante il suo intervento. Foto T. Fenu

 

Format diversi ma obiettivi comuni: ritrovare la socialità e riflettere insieme su episodi e aspetti che hanno un impatto importante e diretto sulla vita di tutti i giorni, quali ad esempio la povertà di linguaggio e di pensiero. Occasioni preziose per riprendere in modo semplice gli spunti di alcuni dei principali intellettuali contemporanei, riproposti alla luce di arti quali la recitazione, la letteratura o il disegno.

La serata ha visto la partecipazione della sindaca Monica Cadeddu, dell’amministratore della fondazione Berlinguer Gianni Piras, del rappresentante dell’Unione autonoma partigiani sardi Luigi Palmas e del presidente dell’istituto Gramsci, il prof. Gianfranco Bottazzi.

«Ringrazio di cuore tutti i presenti – commenta Ottavio Schirru – sono davvero contento anche perché per la prima volta un sindaco decimese presiede una nostra iniziativa in fascia tricolore, mettendo in risalto la storia della nostra sede come patrimonio culturale della comunità. Le cose cambiano a Decimomannu».

 


Gianni Rallo introduce il piece teatrale. Foto T. Fenu

 

Molto apprezzata la rappresentazione scenica “Lo sportello”, tratta dal lavoro di Jean Tardieu. La pratica della recitazione è considerata a tutt’oggi uno degli strumenti più validi per migliorare la propria cultura, lavorare sulla personalità e aumentare la capacità critica.

 


Una scena de “Lo sportello”. Foto T. Fenu

 

Tra coloro che si sono complimentati pubblicamente da citare l’intervento di Gianni Piras, che ha sottolineato come il circolo decimese sia tra i pochi esempi virtuosi di buona gestione dell’infrastruttura unita all’attività culturale e politica.

Gianfranco Bottazzi, storico docente di sociologia all’Università di Cagliari, aggiunge: «È stata una bellissima esperienza, amo il teatro e non mi aspettavo una piece teatrale qui stasera. Sono contento perché ho visto che anche il pubblico ha reagito bene. Purtroppo se ne fa sempre meno ed è un gran peccato. Siamo bombardati di informazioni ma non sappiamo nulla, siamo una società imbarbarita e il teatro è una soluzione eccezionale perché insegna a pensare».

 


Il Prof. Bottazzi durante il suo intervento. Foto T. Fenu

 

Su Gramsci: «C’è tanto da fare, all’estero gli dedicano interi corsi universitari e qui si conosce a malapena. È un periodo storico in cui stiamo assistendo ad un pericoloso ritorno all’estrema destra e non basta dire che siamo contro le ingiustizie, contro la violenza o contro le discriminazioni. La lotta all’egemonia si combatte con attività come quelle che si propongono in questo circolo, mi prenoto sin da ora per le prossime piece teatrali ma non solo, metteremo a disposizione con piacere le nostre competenze anche per le altre iniziative».

 

Carlo Manca

 

 

 

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