Decimoputzu. Intervista al Sindaco Alessandro Scano

di Sandro Bandu

Signor sindaco, sono passati sei mesi, come va?
“Mi sono messo, fin dal primo giorno del mio mandato, a disposizione dei miei concittadini ascoltando direttamente tutti i loro problemi, che abbracciano diversi settori, che vanno dal sociale alla crisi del settore agricolo…Vivendo quotidianamente il rapporto diretto con i cittadini, mi rendo conto che è tanta la voglia di miglioramento e sento un forte senso di responsabilità verso quest’importante incarico ricevuto”.

Come ha trovato, dal punto di vista generale il suo Comune? Vi sono difficoltà?
“Il mio primo compito, come promesso in campagna elettorale, è stata la visione e analisi del bilancio comunale. Da subito ho appurato che le finanze comunali a disposizione sono sempre più risicate, anche a causa dei continui tagli agli enti locali e, che la macchina amministrativa è spesso rallentata per via della macchinosa burocrazia e delle scrupolose normative che regolano le procedure inerenti i vari capitoli di spesa. Il Comune presenta diverse difficoltà che riguardano vari settori come l’efficienza delle strutture esistenti, l’urbanistica, la viabilità, senza dimenticare le sempre crescenti problematiche sociali legate alla disoccupazione a continue situazioni di disagio”.

In questi sei mesi ha mai pensato la fatidica frase: “Chi me lo ha fatto fare?”
“Sono orgoglioso di essere Sindaco del Comune di Decimoputzu. Credo molto nel mio paese e i miei stessi concittadini credono molto in me. Nonostante le complicazioni che sto riscontrando quotidianamente, non sempre sono di facile risoluzione, mi sto impegnando e continuerò a farlo al massimo con grande tenacia e ottimismo, perché sono certo di poter migliorare la situazione attuale. Questo sarà possibile con la collaborazione di tutti i concittadini”.

In quale settore vi sono le maggiori difficoltà e quali sono?
“Il problema principale riscontrato riguarda il servizio di raccolta differenziata. Da subito ci siamo adeguati ad alcune normative nazionali e regionali vigenti in materia di gestione del RSU (in riguardo lo stoccaggio di alcuni rifiuti) e, appurando l’insostenibilità a continuare a svolgere tale servizio a livello comunale, sia per mancanza di personale, sia perché i mezzi ormai vecchi comportano continue e onerose riparazioni, abbiamo dovuto procedere d’urgenza con una gara d’appalto affinché un’impresa esterna supportasse la raccolta di alcuni frazioni di rifiuti”.

È noto il fatto che nei primi mesi si vive di rendita perché vi sono ancora progetti e\o iniziative retaggio della Giunta precedente. I cittadini putzesi, quando potranno apprezzare i primi progetti della Sua Giunta e in che periodo?
“Diciamo che più che vivere di rendita, stiamo portando avanti qualche progetto già in atto al momento in cui ci siamo insediati, ad esempio quello riguardante la realizzazione della rete del gas e non senza assorbire le lamentele legate a tali scelte. Tuttavia, ci siamo da subito mobilitati, razionalizzando al meglio le finanze lasciate, apportando migliorie nel paese, come nel caso della bitumatura di strade ripristino condotte Abbanoa e rete gas”.

Dal punto di vista urbanistico cosa prevede la Sua Giunta?
“Dal punto di vista urbanistico vorremo avviare il progetto di variante al P.U.C.; altro obiettivo è l’individuazione di una nuova rete stradale di circonvallazione del centro abitato e di collegamento con la zona artigianale; l’inserimento nelle Norme della quota verde (una percentuale minima per ogni lotto urbanistico in esame)”.

Qual è la percentuale di disoccupazione nel suo Comune?
“Il tasso di disoccupazione nel paese è molto elevata, si aggira intorno al 47%. Purtroppo le richieste da parte delle famiglie di aiuti economici e di lavoro sono crescenti, sia per la gravosa tassazione che pesa sui cittadini italiani, sia per la profonda crisi economica che investe il settore agricolo e in particolare il nostro comune, che trova principale fonte di sostentamento in questo settore”.

Che tipo di risposta date alle famiglie in difficoltà finanziaria?
“Stiamo attualmente proponendo interventi occupazionali per Decimoputzu: abbiamo aderito al Programma regionale per il sostegno economico a famiglie e persone in situazioni di povertà e di disagio:linea di intervento 2 [Contributi economici per l’abbattimento dei costi di servizi essenziali (N.10 nuclei familiari)]; linea di intervento 3 [Impegno in servizi di pubblica utilità (N.30 lavoratori)]; è già presente lo Sportello Informa Orienta; Sportello perle Aziende: Sostegno alle imprese esistenti ed per l’imprenditoria giovanile; CARTA SIA: il sostegno per l’inclusione attiva (SIA) è una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. Per godere del beneficio, il nucleo familiare del richiedente dovrà aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa sostenuto da una rete integrata di interventi, individuati dai servizi sociali dei Comuni”.

Sulla vicenda dei terreni contesi alla famiglia Cualbu, come si pone la sua amministrazione?
“Sia l’amministrazione che io stesso, come Sindaco e cittadino, ci siamo esposti in prima linea per esprimere la contrarietà e difendere il nostro territorio, a peculiare vocazione agricola, dal progetto termodinamico solare proposto dalla FluminiMannu LTD. Oltre che a essere un impianto di tipo industriale incompatibile con le caratteristiche ambientali, morfologiche e le risorse naturali del nostro territorio, caratterizzato da terreni ad uso agricolo e zootecnico di elevata capacità d’uso, è completamente al di fuori delle esigenze energetiche richieste dalla nostra Regione. Sono andato personalmente a Roma, poiché convocato (a seguito anche della mia stessa richiesta a un incontro) dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al tavolo tecnico, a seguito del parere positivo espresso dalla Commissione tecnica al VIA, per ribadire la mia assoluta contrarietà all’esproprio dei terreni dei nostri concittadini, sia perché rappresentano delle aziende d’eccellenza del settore agro-pastorale, sia perché i danni ambientali al nostro territorio sarebbero irreversibili”.

Sull’impianto Biogas?
“Premesso che l’impianto di biogas è qualcosa che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione e che secondo le leggi regionali in essere, tale impianto è compatibile con le zone ad uso agricolo, penso che si sarebbe potuto informare e sensibilizzare meglio la cittadinanza in riguardo alla realizzazione di tale progetto. Allo stato attuale l’amministrazione comunale può verificare che sia svolto il monitoraggio periodico dei parametri ambientali secondo le procedure previste a norma di legge”.

Ha trovato collaborazione da parte dell’opposizione in Consiglio Comunale?
“Fin da subito abbiamo dato piena disponibilità a collaborare con l’opposizione, ma ad oggi, nonostante la stessa si sia impegnata a parole per una collaborazione costruttiva, per contro gli atteggiamenti e i comportamenti vanno in tutt’altra direzione”.

Come riuscirà a favorire il turismo puntando, per esempio, sul sito archeologico?
“L’amministrazione intende valorizzare il territorio considerando tutti i siti d’interesse storico, archeologico e paesaggistico. Di recente il Comune sta partecipando al Bando “Fondazione Banco di Sardegna”, come co-finanziatore assieme alla Società S’Archimissa, che chiede il finanziamento per un progetto da realizzarsi nel territorio di Decimoputzu, finalizzato alla valorizzazione delle evidenze storiche, paesaggistiche, geologiche, geomorfologiche e culturali dell’area collinare di M. Idda. Per quanto riguarda il sito di Casteddu de Fanaris, tramite colloquio intercorso con la soprintendenza archeologica di Cagliari, si è chiarito che nel futuro non saranno rilasciate concessioni in riguardo a campagne di scavo, ma che le opere di valorizzazione saranno incentrate soltanto sulla messa in sicurezza e accessibilità del sito”.

Cosa fa la Regione per aiutare i piccoli Comuni e cosa vorrebbe che facesse.
“Mi piacerebbe che la Regione Sardegna fosse più presente nei problemi che stanno interessando il settore agricolo, in profonda crisi ormai da anni, non parlo soltanto di sostegno economico per le nuove iniziative imprenditoriale, ma anche di maggior supporto per quanto riguarda la battaglia contro i danni alle colture che gli agricoltori subiscono a causa di nuovi insetti e/o virus. Inoltre, vorrei che la Regione proponesse nuovi sbocchi occupazionali in qualsiasi settore, visto la crescente disoccupazione che investe anche il Comune di Decimoputzu”.

E il Governo Centrale?
“Lo Stato continua a tagliare le risorse ai Comuni, ai quali per contro continua a trasferire sempre maggiori compiti e servizi. per tale motivo in accordo con l’Anci e tutti gli altri comuni chiediamo che lo stato sia più presente e assicuri ad ogni ente locale di disporre di maggiori fondi per sostenere le cause socio-economiche che interessano tutti i territori, soprattutto quelli piccoli, che hanno minore disponibilità di risorse autonome”.
Ringrazio il sindaco Alessandro Scano per la grande disponibilità, augurandogli un percorso amministrativo proficuo ed efficace per la sua amministrazione e per l’intera comunità di Decimoputzu”.

Vulcano n° 90

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *