Il Natale estivo: un giorno in più all’anno di festa e di pace

di Brice Grudina

 

Come sappiamo, il Natale è una festa religiosa amata da tutti i bambini e che ha luogo ogni anno il 25 di dicembre. È anche l’occasione per noi adulti per ambire a un mondo più sereno, di fratellanza e di pace. Ed è per questo che oggi, a Casa Namasté, in un fantastico B&B situato alle porte di Perd’e Sali, nella località su Spagnolu, sono andato a trovare un certo Tiziano Masi: un uomo bendisposto, dall’aria simpatica e gentile che in compagnia del suo amico a quattro zampe ha voluto raccontarmi del suo Natale estivo, celebrato il 25 di giugno, all’interno del suo confortevole e rinfrescante alloggio a destinazione turistica.

 

Buon pomeriggio Tiziano, raccontami un po’di te. Come è nato il Natale estivo? In che cosa consiste? E quale è l’obiettivo di questa insolita e curiosa ricorrenza?

Che dire, mi chiamo Tiziano, vengo da Venezia, e sono nato nel 1970, che è un’annata incredibile! È l’anno del cane! Inoltre, sono nato nel mese di marzo e dunque mi considero, ironicamente, un cane di fuoco! Detto ciò, mi trasferisco in Sardegna nel 2011 ma questa iniziativa del Natale estivo ha avuto origine nel 2008.

 

Perché ti sei trasferito proprio qui in Sardegna?

Era da anni che cercavo un mio spazio dove poter crescere “protetto” da quattro mura. Sono un grande amante della natura e del mare, ho girato in tutto il mondo. Per un periodo sono stato pure in Kenya e ho conosciuto il “mal d’Africa”, ma per me la Sardegna rimane la numero uno. Dal 1989 venivo qui in Sardegna, almeno una volta all’anno, per praticare windsurf e kitesurf. Poi con tanti sacrifici, piano piano, sono riuscito a creare, oltre alla mia casa, il mio personale BeB, nonostante le difficoltà iniziali dovute alla burocrazia e agli ostili rapporti con alcune imprese edili.

Tornando indietro alla domanda iniziale, ti racconto …  il primo Natale estivo è stato celebrato nel 2008 al Lido di Venezia: in quel periodo stavo gestendo un locale sulla spiaggia e avevo una splendida cucina, molto attrezzata. Il chiosco si trovava all’estremità dell’isola, dinnanzi a una proprietà del WWF, e per questo tutto era molto selvaggio, e infatti, ogni notte, dormivo in tenda. Tuttavia, il motivo inziale che mi ha spinto a creare il Natale estivo è stato il divorzio dei miei genitori. I miei genitori si sono separati quando avevo solamente 11 anni, quindi per me il Natale è sempre stato un momento di separazione piuttosto che di unità, ed è per questo che allora ho deciso di organizzare una bella festa estiva, invitando tutta la mia famiglia, assieme ai miei amici. Era il giusto modo, credo, per dimenticare e annientare la tristezza e la solitudine …

 

Quando è stato il tuo primo Natale estivo in Sardegna, e come mai hai deciso di proseguire con la diffusione di questa ricorrenza? 

Può sembrare strano, ma il primo Natale estivo in Sardegna fu online, presso il canale Facebook. Qualche anno fa non era semplice gestire il tutto perché non esisteva ancora la diretta: facevo io i video e poi li caricavo. Ma a parte questo, avevo un seguito di circa 5000 utenti. Tantissime persone hanno apprezzato questa iniziativa e dunque, l’anno dopo, mi son detto: “Perché non organizzare una festa fisicamente anche qui in Sardegna? Questa festa è bella, il messaggio è bello, inclusivo, è un messaggio di fratellanza e di pace. Il Natale c’è in tutte le religioni perché Dio è la Madre terra”. “Rispolverando” questi valori, il Natale estivo mi sembrava l’unico modo per rendere vivo e autentico questo spirito religioso.

 

Come si organizza un Natale estivo? Cosa avviene durante questa festa?

A me piace molto improvvisare e organizzare come posso le risorse umane. A me piace valorizzare le persone ma senza mai stressarle. Non mi piacciono le cose imposte. Amo l’improvvisazione e creare l’evento senza troppe aspettative. Abbiamo una bella piscina, chi desidera può farsi un bagno o rilassarsi e prendere il sole nel prato, oppure fare un pic-nic e mangiare e bere ciò che si desidera. Non si paga l’ingresso e chiunque è libero di portare chi vuole e cosa vuole. Tuttavia, all’occorrenza, il mio frigo è sempre “aperto”. La cosa più importante è di entrare in contatto con le persone e di donarsi, il resto viene poi da sé. Quest’anno abbiamo dato spazio anche alle letture di alcuni testi poetici e letterari e abbiamo persino realizzato un breve spettacolo teatrale. Inoltre, c’è lo spazio anche per gli animali. Ognuno è libero di portare il proprio cane o il proprio gatto. Non c’è nessun vincolo.

 

Tu ami gli animali?

Io adoro gli animali! Mi regalano tante emozioni e gliene sono grato. Imparo sempre qualcosa da loro e mi ricordano di vivere maggiormente il mio presente e le mie giornate.

 

Nel Natale estivo hai citato il valore di pace … ma per te è possibile raggiungere questo ideale nel mondo, o è pura utopia?

Io credo che la pace debba nascere da noi stessi, per poi essere condivisa. Io sto lavorando su quello, sto lavorando su me stesso. Sento che mi sto avvicinando. Per me è importante non condividere l’acqua, ma far raggiungere il mio simile alla fonte. Il problema grosso del raggiungimento di quella sorgente vitale è che noi siamo abituati sin da piccoli a giudicare, ad andare a definire cosa è meglio o cosa è peggio, rendendoci un po’ tutti più egoisti.

 

Hai mai ricevuto qualche piccola critica?

Ovviamente sì, non tutte le persone presenti nel mondo la pensano allo stesso modo, e alcuni sono spaventati. Personalmente, sono felice, e questo è ciò che conta. Ora, sono consapevole che la differenza la posso fare semplicemente osservando e godendo della bellezza, senza guardare i risultati. Già solo alzarsi la mattina e sentirsi vivi è un traguardo. Quando vivi nel futuro, non c’è un futuro. Aggiungo che molti “bigotti” sono attaccati al discorso prettamente religioso. Per me, dato che il Natale è universalmente riconosciuto come giorno di pace, andrebbe vissuto e sponsorizzato di più! Con tutta questa guerra, io voglio semplicemente stare in pace. Non voglio perdere e nemmeno vincere. Voglio solo unirmi e stare con gli altri. Il Natale estivo è la buona occasione per stare in armonia e per stare tutti assieme, in assenza di egoismi e pregiudizi.

Un pensiero riguardo “Il Natale estivo: un giorno in più all’anno di festa e di pace

  • 18 Novembre 2023, 9:49 in 9:49
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    chiaramente siete tutti i benvenuti al prossimo Natale Estivo, il 25 giugno presso casa Namaste o ovunque voi siate quel giorno.

    Risposta

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