La Fenice, la squadra di ginnastica ritmica di Decimomannu

 

 

di Manuela Pingiori

 

Osservando dai vetri della palestra rimango affascinata dai colori che attirano la mia attenzione. 

Mi fermo e guardo i movimenti delle ginnaste, sembrano libellule. Eleganti e precise tra nastri, palle, cerchi e clavette. Sono le ragazze della Fenice, la squadra di ginnastica ritmica di Decimomannu capitanata da Greca Meloni. 

Qualche mese fa si sono svolte le gare regionali UISP per le qualificazioni alle nazionali. Un palazzetto affollato che non riusciva a contenere tutte le persone venute a vedere e fare il tifo per le proprie ginnaste. Una bella giornata piena di esibizioni e spettacolo. 

Si classificano con fascia oro e argento Angelica Congiu, Asia Garau, Alessia Cossu, Claudia Mameli, Alessia Scotto, Chiara Caligaris, Alice Nieddu, Alice Cogoni, Noemi Deidda, Eleonora Mainas, Violante Sarritzu, Gaia Vargiu e Sveva Diana. 

Incontro Greca un sabato mattina presso la palestra dell’istituto comprensivo “Leonardo da Vinci”, ha appena finito un allenamento con le ragazze.

Greca Meloni è originaria di Decimomannu, dove è nata e cresciuta.

La società nasce circa trent’anni fa inizialmente con un altro nome ma dal 2015 diventa la “Fenice”. 

Gli allenamenti si tengono presso la palestra dell’istituto “E. Mattei” a giorni alterni. 

 

Buongiorno Greca quante ginnaste hai preparato in questi anni?

Tante! Pensa che adesso sono alla seconda generazione. Tra le bimbe dai 3 ai 5 anni ci sono Sofia Elena e Greta, figlie di due mie ex ginnaste, quindi non saprei darti un numero ma tante tante.

 

In quante categorie si divide la ginnastica ritmica?

Le categorie sono 5: piccoli oscar, esordienti, allieve, junior e senior.

 

Cosa ti aspetti da una ginnasta?

La mia filosofia è quella di preparare le ginnaste affinché ottengano un buon equilibrio psicomotorio.  L’obiettivo è preparare le gara in modo decoroso mettendo però al primo posto le ginnaste e non il risultato finale, cercando di farle star bene senza competizioni tra di loro, mettendo l’agonismo al secondo posto e il benessere della persona al primo.

 

Che consigli dai alle ragazze?

Se loro lavorano bene i risultati arrivano ma come in tutte le discipline ci vuole impegno e costanza. Anche se i loro esercizi durano un minuto, che all’occhio dello spettatore può sembrare niente, bisogna ricordarsi che dietro quel minuto c’è un lungo lavoro fisico e mentale, racchiuso in 60 secondi di esibizione.

Che cos’è per te lo sport?

Per me è vita, ho fatto della mia passione un lavoro. Lo faccio ormai da 35 anni, per amore di questo sport e per le grandi emozioni che mi danno le ginnaste.

Lo scorso giugno una rappresentanza della Fenice ha partecipato alle selezioni nazionali e nonostante il forfait di alcune giovani promesse non sono mancare le soddisfazioni. Le ragazze si classificano tutte ai primi posti, un orgoglio per la Sardegna ma soprattutto per il nostro paese.

Come ogni bella esperienza riportano non solo medaglie ma sensazioni, vittorie e sconfitte che porteranno per sempre nel cuore perché lo sport, come dice Greca, è vita.

 

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