Lapilli Politici: intervista al consigliere regionale asseminese Gianluca Mandas

Buongiorno Gianluca, come ci si sente a essere il primo consigliere regionale della storia politica asseminese?

È un risultato che mi inorgoglisce e allo stesso tempo investe di una storica responsabilità. I miei concittadini mi hanno dato un chiaro attestato di stima e fiducia anche frutto dei 9 anni in Giunta comunale. Lavorerò con il massimo impegno e determinazione per non tradire le loro aspettative.

 

Il Movimento 5 Stelle asseminese, negli ultimi 2 anni, ha piazzato un parlamentare in Senato, l’ex sindaca Sabrina Licheri, e lei in Consiglio regionale: adesso gli elettori si aspettano molto da voi…

L’elezione di Sabrina Licheri e la mia sono il risultato del lavoro di un gruppo politico che negli anni è cresciuto in qualità e competenza, ma soprattutto di un consenso crescente e consolidato nel territorio verso il M5S.

 

Sì è sentito con il suo ex compagno di partito, movimento 5 stelle, il sindaco Mario Puddu?

No, solo un breve messaggio di auguri.

 

Che proposte avanzerà per il suo territorio?

Un politica di sviluppo industriale che riporti l’area di Macchiareddu al centro del sistema produttivo sardo, attraverso una concreta strategia in tema di politiche energetiche e fiscalità di vantaggio. Tutto ciò è possibile applicando gli strumenti delle Zone Economiche Speciali (ZES) .

Inoltre è necessario un rilancio delle zona di insediamento produttivo (PIP) riqualificandole e adeguandole alle nuove esigenze delle imprese locali: spazi produttivi dotati di reti di connettività ultraveloce, spazi pubblici comuni e logistica semplificata, ogni zona artigianale può diventare una moderna comunità energetica autosufficiente.

Un’altro tema strategico che ho seguito anche come amministratore locale è la messa in sicurezza della SS 130. Non si può più attendere, è un dovere morale verso le troppe vittime ed un intervento nevralgico per la sicurezza dei cittadini che percorrono la strada e che vivono oltre i centri abitati.

Infine entrando nel merito della mia città Assemini, indubbiamente tra le priorità ci sono, oltre la nascita della Zona Artigianale, la realizzazione di un Palazzetto dello Sport e di un Presidio Sanitario di comunità, infrastrutture che una città di quasi 30.000 abitanti deve avere.

 

La Sardegna negli ultimi 3 anni ha perso 90mila residenti: persone che cercano lavoro altrove: come cercherete di invertire questa tendenza?

Le persone vivono nei luoghi dove i servizi primari sono garantiti: potersi curare, avere un lavorare, istruire i propri ragazzi e spostarsi agevolmente sono prerogative imprescindibili. 

Per questo ritengo che il fenomeno dello spopolamento in Sardegna si combatte lavorando sulla continuità territoriale delle persone e delle merci, su una sanità capillare nel territorio regionale e adottando politiche di defiscalizzazione e sburocratizzazione per imprese e nuovi investitori. 

 

Sanità: situazione drammatica in Sardegna: ospedali al collasso, medici e infermieri che non si trovano, liste d’attesa infinite. Le vostre ricette.

Il tema della Sanità è complesso e come tale non può che avere soluzioni complesse, alcune di queste da adottare nel breve termine altre che richiederanno un lavoro di anni. Occorre partire da una riorganizzazione delle Aziende Sanitarie, con una chiara attribuzione e razionalizzazione dei processi di gestione e conseguenti responsabilità. E’ necessario un piano straordinario per assunzione di personale medico e paramedico, anche con una temporanea sospensione del numero chiuso nelle facoltà di medica e infermieristica, inoltre si deve investire nello sviluppo della telemedicina e telediagnosi, anche attraverso il sostegno della rete della farmacia, prima interfaccia e filtro per i cittadini, e avviare una volta per tutte le nascita presidi sanitari di comunità.

 

Politica nazionale: la Sardegna come laboratorio: il campo largo, vincente in Sardegna, può essere riproposto anche in campo nazionale?

In Sardegna l’alleanza di centrosinistra funziona perché è il risultato di un lavoro e confronto che da tempo le forze politiche hanno svolto su una base di solidi principi e linee programmatiche. Questo è il metodo da perseguire e che garantisce una proposta concreta e credibile agli elettori.

 

Sandro Bandu 

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