Marco vivrà ancora
I famigliari di Marco Meloni compiono il nobile gesto di donare gli organi
di Sandro Bandu
Marco per chi lo ha conosciuto, per la sua solarità e generosità, avrebbe voluto così e i genitori Roberto e Cipriana, in accordo con le sorelle Michela e Martina, non ci hanno pensato più di un secondo: i suoi organi saranno donati a persone che aspettano un cuore, un fegato, un rene.
L’ultimo gesto d’amore per aiutare chi soffre.
Marco, 21 anni, decimese, entrato in coma sei giorni fa dopo una crisi asmatica che lo ha mandato in anossia, è stato soccorso dal 118, ma per troppo tempo il suo cervello non è stato ossigenato e i danni cerebrali sono stati devastanti.
Per cinque giorni i medici della rianimazione del Brotzu hanno tentato il tutto per tutto per salvarlo, ma il suo cervello pian piano si è spento: due giorni fa i medici della rianimazione hanno decretato la morte cerebrale.
Tante sono state le testimonianze d’affetto di amici e conoscenti di questo ragazzo benvoluto e stimato da tutti, conosciuto per la sua simpatia e il suo sorriso e, siamo sicuri, vivrà per sempre nel ricordo di chi gli ha voluto bene e apprezzato.
Lunedì 7 aprile scorso, presso la di Chiesa Santa Greca, si sono tenuti i funerali e migliaia di persone gli hanno tributato l’ultimo saluto.
La messa officiata dal parroco don Andrea Lanero è stata intervallata dalle struggenti melodie delle launeddas e all’uscita il feretro è stato salutato da un lungo applauso e dal rombo degli amici motociclisti.
Una colomba bianca è stata liberata, ma ha tergiversato a lungo sopra la bara come volesse salutare il nostro Marco prima di prendere il volo e allontanarsi dal sagrato della chiesa.
Il lunghissimo corteo funebre ha poi accompagnato Marco verso il cimitero di via Nazionale per la sepoltura, con in testa i genitori Roberto e Cipriana e le sorelle Michela e Martina stretti in un abbraccio composto e dignitoso: non sarà facile dimenticare un figlio e un fratello e forse neanche il tempo riuscirà a mitigare un dolore così forte e inconsolabile.
Ciao Marco, che la terra ti sia lieve.
La redazione di Vulcano si stringe al dolore dei famigliari e porge le più sentite condoglianze.