Sandra Cabriolu, presidente della SOS Decimomannu: “Venite a trovarci nella nostra sede, abbiamo bisogno di voi, di nuovi volontari, per aiutare chi soffre”

 

Nella foto una fase di un soccorso; in alto a destra la Presidente Sandra Cabriolu a sinistra la sua vice Anna Zoccheddu

 

di Sandro Bandu

 

La presidente della SOS Decimomannu si chiama Sandra Cabriolu  e dal gennaio scorso ha sostituito lo storico presidente Battista Manca uno dei soci fondatori.

Salve presidente o la devo citare come presidentessa?

Ciao Sandro, abbiamo lo stesso nome, chiamami semplicemente Sandra.

Okay Sandra, tu risiedi a Villaspeciosa, perché hai scelto la presidenza di questa associazione decimese?

Sino a poco tempo fa abitavo a Decimo, poi sono andata ad abitare a Villaspeciosa, e opero in questa associazione da più di otto anni, dove ho fatto tutta la trafila. Mi sono affezionata a questo ambiente e questa attività la faccio sempre con molto piacere e dedizione.

Sei presidente da circa sette mesi e hai sostituito una persona importante come Battista Manca, un’istituzione in questa associazione.

Sì, me ne rendo conto. Ricordo con vero piacere il lavoro svolto da Battista; un vero presidente che ha dato l’anima, e non solo, per questa associazione. Mi piaceva il suo modo di fare, sempre presente e disponibile in qualsiasi momento. un vero esempio per tutti noi.

Cosa vuol dire per te fare volontariato?

Il volontario è una persona che cerca di aiutare chi soffre, cerca di alleviare le sofferenze di chi sta male; lo fa in modo gratuito anche a discapito del proprio tempo libero. Certo adesso, per avere più professionalità, l’orientamento è quello di avere negli organici delle associazioni dei veri e propri dipendenti, perché ci sono meno adesioni e, giustamente i giovani, cercano un lavoro per sbarcare il lunario.

In effetti, adesso c’è carenza di volontari, soprattutto giovani, perché?

Un po’ ho risposto prima, inoltre c’è carenza di informazione, bisognerebbe dedicare delle giornate sul tema per attirare la gente, informandole dell’importanza e della necessità di persone che si dedichino a questa importante attività. Io sono sicura che vi sono persone che hanno la giusta attitudine per dare il proprio apporto. Persone di buon senso, passione e che sanno entrare in empatia con chi soffre: aiutare gli altri gratifica e spesso ti fa sentire bene. In conclusione ne approfitto del vostro periodico per lanciare un appello e chiedere alle persone che hanno tempo e voglia di avvicinarsi al nostro mondo, che è quello di tutti noi. Tutti siamo fatti di carne e ossa e tutti noi abbiamo avuto, per noi o per i nostri cari e amici, di qualcuno che si occupasse delle nostre sofferenze. Ci accorgiamo di chi soffre solo quando andiamo a visitare qualcuno negli ospedali, molti non se ne rendono conto, ma quello è un mondo che prima o poi potrebbe vederci coinvolti. Venite a trovarci nella nostra sede in via Petrarca a Decimomannu, senza saperlo potrebbe attirarvi.

 

La S.O.S. Decimomannu ODV è un’Associazione di Pubblica Assistenza Volontaria che opera nel
Servizio Urgenza-Emergenza Sanitaria in convenzione con l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza Sardegna (AREUS), nell’Assistenza Sanitaria per privati e nella Protezione Civile.

LA NASCITA

E’ stata fondata il 10 Maggio 1992 dall’idea di un gruppo di persone che avevano il proposito di costituire un’associazione di pubblica assistenza nel paese di Decimomannu.

I PRIMI ANNI

Dal 1992 al 1999 l’Associazione operava nell’ambito dell’emergenza sanitaria, sotto il coordinamento della Protezione Civile. Dal 1999 a tutt’oggi è convenzionata e coordinata dalla Centrale Operativa 118 di Cagliari.

Oggi è sede del progetto INDIA dell’AREUS (ambulanza con infermiere specializzato nell’emergenza –urgenza) e opera nelle ore diurne dalle ore 08 alle 20.00.

L’ATTIVITA’

Oltre alle attività di Soccorso Sanitario, l’Associazione svolge attività di Pubblica Assistenza per privati con trasporti programmati in ambulanza; Assistenza sanitaria a manifestazioni di interesse pubblico e presta gratuitamente materiale sanitario a tutta la popolazione che ne fa richiesta.

OGGI

Oggi l’Associazione continua la sua attività con lo stesso spirito di sempre, cercando di crescere ulteriormente, per offrire un servizio sempre migliore e coinvolgendo la popolazione a dedicarsi all’attività del volontariato nel Soccorso sanitario e di Protezione civile.

 

L’equipe di soccorso. i ruoli e le loro competenze

I ruoli dell’equipe di soccorso vengono definiti per anzianità associativa e di servizio, nell’ambito della propria associazione, oppure dopo il superamento di corsi di formazione specifici organizzati dalla Centrale Operativa del 118 di Cagliari o dalla propria associazione che si rivolge a un Centro di formazione abilitato con l’IRC.

Vediamo insieme quali sono i ruoli di chi svolge volontariato sulle ambulanze:

  • Capo Turno:  è il responsabile dello svolgimento del servizio di soccorso, coordina i colleghi ed è sovrintende alla sicurezza del paziente e dei colleghi. Il capo equipaggio dirige i colleghi e ordina gli interventi da svolgere. Ha il compito di valutare le condizioni del paziente secondo lo schema e i protocolli del BLSD (Funzioni Vitali di Base e utilizzo del defibrillatore semiautomatico) e dei vari protocolli del PTC sul paziente traumatizzato con l’utilizzo ottimale di presidi medicali, quali spinale, collare cervicale, stecco bende, materassino a depressione. Si occupa, inoltre, delle comunicazioni con la Centrale Operativa del 118 e con l’equipesanitaria medicalizzata e, se presente sul luogo, deve collaborare in interventi congiunti con altri enti, soprattutto, con le forze dell’ordine come Vigili del Fuoco, Carabinieri e\o Polizia.
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  • Soccorritore: è una figura tecnica non sanitaria che non può effettuare manovre invasive né somministrare farmaci di alcun tipo, eccetto l’ossigeno se autorizzato dalla centrale Operativa del 118 o da un medico presente sul posto. Ha la conoscenza del Basic Life Support (Rianimazione Cardio-polmonare) e può utilizzare (solo nel caso sia specificamente abilitato) il defibrillatore semiautomatico esterno. Il percorso formativo per aspiranti soccorritori varia da regione a regione e a seconda dell’associazione cui si è iscritti. In ogni caso, per diventare soccorritore è necessario frequentare un corso di formazione e superare un esame con prove sia teoriche che pratiche.
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  • Autista: È colui che si occupa della guida dell’ambulanza e del posizionamento in sicurezza del mezzo di soccorso. È responsabile del paziente e dell’equipaggio durante il trasporto. Per legge la figura dell’autista non ha bisogno di una qualifica specifica né di superare un esame. L’articolo 117 del Codice della Strada prevede come requisiti unicamente il possesso di patente di tipo B e l’età minima di 21 anni. Anche in questo caso, però, la normativa varia a seconda dell’associazione cui si fa parte e della regione. Per esempio, per diventare autista in CRI è necessaria una patente speciale della Croce Rossa detta ministeriale. In alcune regioni e in alcune associazioni, l’aspirante autista deve essere soccorritore da almeno un anno, e aver superato un corso di approfondimento obbligatorio e aver guidato in servizio, con la sorveglianza di un tutor, per un massimo 12 mesi. Entro questo periodo il referente degli autisti organizza l’esame finale.

 

 

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