Decimomannu. Silvia Galimberti, volto nuovo in Consiglio Comunale

di Matteo Portoghese

Madre di tre splendide bambine, Silvia Galimberti ama definirsi una decimese doc, «nata e cresciuta in via Stazione».
Molto attiva e impegnata nel sociale – consiglio d’istituto a scuola, associazionismo sportivo, ecc. – ha accettato la proposta di candidatura della lista della sindaca Anna Paola Marongiu, risultando eletta in Consiglio Comunale con 178 voti. È uno dei volti nuovi della politica decimese e l’abbiamo incontrata proprio per questo.

Silvia Galimberti, consigliera comunale di DecimomannuCiao Silvia, sei uno dei volti nuovi in Consiglio Comunale. Ti puoi presentare ai nostri lettori?
“Volentieri. Sono Silvia Galimberti, ho 42 anni e sono mamma di tre bambine, alle quali ho deciso di concedermi totalmente, anche rifiutando negli anni diverse proposte di lavoro, per essere mamma a tempo pieno. Quando la sindaca Anna Paola Marongiu mi ha chiesto di candidarmi, sono rimasta un po’ stupita, ovviamente in positivo; le ho detto subito … di no, preoccupata per il tempo che avrei dovuto dedicare. Poi ci ho pensato un po’, lei mi ha dato delle indicazioni, delle dritte per organizzarmi al meglio, consigli personali come “da mamma a mamma” e ho accettato. Sono contenta di averlo fatto, la conosco da quando ero piccola: essendo la famiglia da parte di mia madre “decimese doc”, ci conoscevamo da tempo, in un rapporto cementatosi poi quando era presidente della Proloco e anche negli ultimi anni. Faccio parte del Consiglio d’Istituto all’Istituto Comprensivo, abbiamo interagito spesso per le tematiche inerenti alla scuola e ho avuto modo di apprezzarne serietà e competenza”.

Veniamo ora alla “corsa” al Consiglio Comunale.
“Come sai, non ho problemi di dialettica, nel senso che amo parlare ed essere concreta con le persone, essendo decimese doc nata a Decimomannu in via Stazione, e ne conosco tante anche “da mamma”, tra gruppi di genitori e legami che crescono nei vari contesti (asilo nido, sport e così via). Nel propormi alle persone, ho scelto di avere un approccio molto soft: una telefonata, una chiacchierata, a creare una sorta di rete tra amiche e conoscenti, che via via confermavano di apprezzarmi. Mi piace procedere, in tutto quello che faccio, in maniera diplomatica, educata. “Cercare voti” non è una cosa facile ma è stato diverso da quanto mi potessi aspettare. È stata anche la gente a … fermarmi per strada, sapendo che mi ero candidata. Questo mi ha dato una grande carica”.

Sei stata inserita in una squadra già rodata, dopo 5 anni di amministratori. Non ti spaventava?
“Anna Paola ha cercato persone disponibili, come tempo a disposizione e motivazioni a far bene, ma anche competenti, con abilità già pronte e spendibili nel quotidiano. Tutto sta poi a voler continuare a formarsi, sul campo. Conoscevo personalmente gran parte delle persone già in squadra, sia da cittadina che a livello di amicizie personali, vissuto comune. Il gruppo dei “vecchi” – di chi aveva già amministrato gli anni scorsi – ci ha accolto alla grande, mettendo a disposizione mia e degli altri nuovi le loro conoscenze e competenze. Io poi, anche caratterialmente, sono disposta a imparare e mettermi in gioco. Ci hanno accolto, protetto, dandoci consigli su come procedere. Mi piace che ci abbiano messo davanti una cosa vera, concreta: essere consiglieri è un impegno serio, impegnativo, serve darsi una formazione di base e poi continuare nel tempo, senza smettere mai di imparare”.

In chiusura, al di là delle linee programmatiche, c’è qualcosa di cui Decimo ha particolarmente bisogno?
“C’è tanto da fare, sicuramente. Ma ti darò una risposta che forse ti stupirà: molti si lamentano che “manca questo, manca quest’altro” ma a me, ora come ora, Decimomannu piace molto. E non lo dico perché non abbia idee o voglia di darmi da fare, tutt’altro, è che proprio siamo un paese quasi modello. Con situazioni e dinamiche positive che altri centri non conoscono. È sempre meglio allora operare sul quotidiano, fare ciò che si è in grado di fare, invece che proporre cose impossibili da realizzare, senza proclami e demagogia. Il paese ha ottimi servizi, il verde è ben curato, è pulito, funziona, e conviene continuare a lavorare così, su obiettivi e linee programmatiche realistiche e fattibili”.

Vulcano n° 96

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