San Sperate. Standard e dintorni, il Jazz protagonista

Matteo Scano al pianoforte. (Foto C. Manca)

San Sperate. Terza serata in compagni della musica, dopo l’Opera e un grade classico come Chopin questa volta protagonisti sono il Jazz e la contemporaneità. Anche in questa occasione gli ospiti sono di assoluto livello. Giuseppe Murgia, formazione classica presso i Conservatori di Cagliari e Cesena, insegnante di sassofono, è attivo da molti anni nel panorama del jazz internazionale vantando partecipazioni in molti dei festival più conosciuti. Matteo Scano si è formato tra Cagliari e Bruxelles per poi inizare una lunga serie di collaborazioni che l’hanno portato a suonare dalla Cina al Senegal.

Come noto la Scuola Civica di Musica per quest’anno ha scelto il format del dialogo con il pubblico. Gli ospiti di tanto in tanto si fermano e chiacchierano con i presenti aiutando anche i non addetti a cogliere i dettagli e la bellezza di alcune composizioni.
Il jazz ad esempio è un genere che si è affermato in particolare nella città di New Orleans, dove la cultura musicale africana, ritmica ma poco armonica, ha incontrato la tradizione europea, più ricca e raffinata.
Da questo connubio è si è sviluppato un movimento che ha avuto sin da subito un grande successo, influenzando direttamente tutte le produzioni ed i generi successivi. La gran parte delle colonne sonore più famose ad esempio nascono dagli sviluppi e dalle evoluzioni di alcuni classici del Jazz.
Il concerto si è concluso con alcuni brani originali degli artisti tra cui da notare “Sea Butterfly”, tratta dal recente disco “Places”, che ha suscitato un intenso applauso.
 
 
Giuseppe “Joe” Murgia al sassofono. (Foto C. Manca)

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