Villaspeciosa. Il giallo che si ripete: furti all’ombra dei cipressi

 

di Giuliana Mallei

 

 Portare un fiore al caro estinto è un percorso di guerra,

tra fiori rubati, o volutamente spostati ad un altro sepolcro, e

statue con fioriere in ottone trafugate, più che un luogo di preghiera , il cimitero

sta assumendo l’aspetto di terra di nessuno dove tutto è permesso.

Elitech di Franco Dalmonte - Bacheca digitale

 

 

Da qualche tempo, a Villaspeciosa, si sta assistendo ad una nuova escalation di colpi. L’interesse dei malviventi è sempre lo stesso: statue e fioriere in bronzo o ottone.

Stavolta la banda è diversa, quella precedente non può essere incolpata perché ora riposa con gli altri defunti, ma li caratterizza una brutta disperazione.

Col favore delle tenebre, i rapinatori, entrano in cimitero e portano via gli oggetti più facilmente trasportabili; la fretta e il buio non consentono loro di verificare ciò che portano via e, di frequente, il bottino si rivela davvero magro.

La luce delle torce (o dei telefonini) trae in inganno, perciò sono state rubate anche statue e fioriere in gesso dipinto con vernice dorata. Nonostante ciò, i ladri non demordono e continuano ad agire imperterriti.

Nessuno denuncia questi piccoli furti, non ne vale la pena, ma il mercato nero del rame è sempre fiorente, quindi per i ladri è molto conveniente.

 

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