Aias Decimomannu, è caos: il Comune sospende tutte le attività al primo piano

di Francesca Matta

Decimomannu. Il Comune ordina la sospensione delle attività al primo piano della sede Aias, casa protetta in via Carducci. Le motivazioni? Mancanza di personale, rischio per la sicurezza di pazienti e dipendenti dovuti a falle della struttura. Ma non è tutto. L’ordinanza dell’amministrazione comunale – come riportato nel sito istituzionale – è dovuta anche a un altro grave problema: i lavoratori non ricevono il proprio stipendio da un anno intero. 

L’intervento, tuttavia, non riguarda l’intera struttura ma soltanto il primo piano che ospita trentadue portatori di handicap, i quali – a detta del Comune – dovranno essere trasferiti entro trenta giorni in altre strutture idonee. Ma la questione era già risaputa da tempo. Durante i sopralluoghi realizzati nel corso dell’ultimo anno, infatti, si era resa evidente la necessità di una ristrutturazione dell’edificio.

In particolare, il problema risiede nell’assenza di una separazione, sia fisica che di gestione, tra le due case protette che rispetti la planimetria del progetto, e di cartelli di identificazione. Così risulta un unico ambiente in cui si trovano trentadue portatori di handicap in esubero rispetto alla capacità stabilità di 20 pazienti. Le osservazioni avanzate dall’Aias, tramite i suoi legali, sono state respinte dal Comune che conferma la sua decisione.

“Il compito del Comune è tutelare operatori e pazienti – sostiene Lidia Gioi, assessora ai Servizi sociali -. Se l’Aias rimedierà alle carenze riscontrate, riattiveremo le attività con la revoca dell’ordinanza di chiusura”. Dello stesso avviso la sindaca Anna Paola Marongiu: “È il nostro dovere, prima di intervenire abbiamo eseguito diverse ispezioni e dato tempo per capire se i problemi potevano essere risolti. Ci auguriamo di trovare una soluzione rapida.”

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