Decimomannu, Aias e infermieri: quando l’ignoranza mette tutti sullo stesso piano

di Sandro Bandu

Purtroppo la struttura Aias di Decimomannu è salita alla ribalta per gli inqualificabili episodi che da giorni tengono banco sui media nazionali. La slavina di articoli e servizi televisivi che ci hanno travolto in questi giorni, secondo il mio modesto parere, oltre ad aver messo in risalto i poveri pazienti vere vittime di questi deprecabili episodi, hanno prodotto almeno altre due vittime: in primis la stragrande maggioranza dei dipendenti onesti dell’Aias e in secondo luogo la figura professionale degli Infermieri.

Ma l’Aias in Sardegna non è un’associazione a delinquere e sbaglia chi tende, con estrema superficialità, a farne di tutta l’erba un fascio: qui vi lavorano centinaia di persone, che con amore, abnegazione e competenza cercano di alleviare le sofferenze di pazienti che soffrono di patologie psico-fisiche, spesso non curabili a domicilio. Certo il caso è grave e chi ha sbagliato deve pagare, ma sarei curioso di sapere con quali criteri queste persone sono state assunte; così come spero che gli organi competenti abbiano elementi sufficienti per verificare se i dirigenti dell’Aias fossero a conoscenza di tali comportamenti e\o facessero finta di niente e magari, chiudendo un occhio o peggio ancora entrambi, ammettessero simili condotte anomale.

Così come sbagliano certi pseudo-giornalisti che, per mera ignoranza, tendono spesso, con titoli a carattere cubitali, a qualificare tutti i protagonisti delle vicende di malasanità con la qualifica di infermiere. Poi vai a leggere l’articolo e scopri che si tratta di OSS (operatori socio-assistenziali), di portantini, addirittura necrofori o altre qualifiche, che niente hanno a che fare con gli infermieri. É come se un’insegnante venisse confuso con un bidello, o se lo stesso medico venisse confuso con un infermiere. Tutto questo con il massimo rispetto per ogni singola figura e professione. L’infermiere è una figura importantissima e insostituibile della sanità. Non si diventa infermieri per caso.

Oggi per con l’emanazione del DM 509/1999, ci si può fregiare di questa qualifica dopo aver conseguito la laurea triennale, che costituisce titolo abilitante per poter esercitare e essere iscritto all’Ordine professionale tenuto presso i Collegi IPASVI presenti in ogni provincia. Nel caso dell’Aias di Decimomannu vi sono ben 14 persone indagate. Due di queste sono dirigenti, una è un’educatrice, ben 10 sono OSS e solo uno è un infermiere. Ebbene, nella stragrande maggioranza degli articoli, pare che questi atti vili, ignobili e inenarrabili contro pazienti indifesi siano stati effettuati da soli infermieri. Non sarebbe ora di cambiare rotta facendo lo sforzo di raccontare i fatti identificando i veri protagonisti con le loro professioni?

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