Alessia Meloni: «Maggior senso civico per raggiungere l’80% di raccolta differenziata»
Intervista all’Assessora all’Igiene Urbana del Comune di Assemini
In attesa del nuovo sistema di tariffazione puntuale (Ta.Ri.P.) che entrerà in vigore nel 2021, Assemini sta vivendo un anno di transizione per quanto riguarda il servizio di raccolta dei rifiuti. Pochi giorni prima del lockdown abbiamo rivolto qualche domanda alla dottoressa Alessia Meloni, Assessora ai Servizi Manutentivi, Igiene Urbana, e Servizi Cimiteriali del Comune di Assemini
Assessora, facciamo un primo bilancio della sperimentazione del nuovo servizio di Igiene Urbana nella zona oltre la ferrovia.
Nonostante lo scetticismo iniziale, abbiamo constatato che tanti cittadini apprezzano il ritorno al sistema di raccolta di prossimità. Siamo soddisfatti, le persone si stanno abituando rapidamente all’utilizzo delle stazioni di raccolta multimateriale che consentono di conferire liberamente i rifiuti, in determinati orari, cinque giorni su sette.
Ci risulta che non tutto sia filato liscio. Quali sono i problemi da risolvere?
Non possiamo nascondere che ci siano state alcune criticità. C’è grande rammarico perché purtroppo alcuni cassonetti e le relative aperture sono stati manomessi. I problemi maggiori si sono registrati quando il sistema ha sofferto per l’accumularsi dei rifiuti all’esterno delle stazioni di raccolta multimateriale; questo è successo in particolare di sabato e di lunedì, giorni seguenti a quelli in cui il servizio non è attivo. Per la zona “oltreferrovia” stiamo dunque preparando un nuovo calendario, che distribuiremo casa per casa. Verranno modificati alcuni orari, allo scopo di potenziare le postazioni nelle aree più densamente popolate e servire le altre zone anche durante le fasce serali. Alcune stazioni di raccolta, inoltre, troveranno una nuova e più accessibile collocazione. Siamo in fase sperimentale ed è giusto apportare alcune modifiche in base alle esigenze dei cittadini.
È previsto il passaggio al nuovo sistema di raccolta in tutta la città?
All’interno di questo appalto, che dura cinque anni con un’opzione per ulteriori due, non è prevista l’estensione del sistema SMS (Stazioni Multiscomparto). Alcuni cittadini residenti nelle altre cinque zone hanno manifestato la volontà di abbandonare il “porta a porta”; nulla vieta alle prossime amministrazioni di estendere il sistema di raccolta di prossimità e noi stessi non escludiamo la possibilità che altre zone, in futuro, possano essere incluse nella sperimentazione. Il passaggio in ogni caso avverrebbe in modo graduale, dopo attente valutazioni effettuate in base agli spazi a disposizione e al traffico.
Passiamo al “porta a porta”. I cittadini sono stati puntuali nel ritiro dei nuovi kit?
Quando si è concluso il periodo di consegna dei mastelli mancavano all’appello ben 2.500 utenze, siamo stati pertanto costretti a concedere una proroga. Per invitare i cittadini a ritirare il proprio kit, abbiamo deciso di essere intransigenti: non verranno ritirati i rifiuti a coloro che utilizzano ancora i vecchi contenitori.
La percentuale di raccolta differenziata è aumentata di un punto in un anno. Ci saranno vantaggi per i cittadini?
Nell’anno 2018 siamo passati dal 75% al 76% di raccolta differenziata. Questo ci ha consentito di ricevere una premialità di circa 104.800 euro, cifra che andrà a sommarsi ai contributi CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) per la differenziazione della plastica e della carta, pari a circa 200.000 euro. Tali importi verranno sottratti al costo totale del servizio di Igiene Urbana (4.200.000 euro) garantendo ai cittadini un risparmio in bolletta.
Il nostro obiettivo è però il raggiungimento dell’80% di raccolta differenziata. A quel punto la premialità raddoppierà dal 25% al 50% e consentirà un ulteriore risparmio per le famiglie. Per questo invitiamo i cittadini a fare meglio possibile la differenziata, perché loro stessi sono artefici del proprio destino tributario.
Un annoso problema è quello dell’abbandono dei rifiuti nelle aree non destinate al conferimento. Come pensate di intervenire?
Le Stazioni Multiscomparto sono dotate di telecamere che ci consentono di monitorare il corretto conferimento dei rifiuti. In questa fase iniziale siamo stati abbastanza clementi, ma in futuro commineremo sanzioni a chi abbandonerà i sacchetti della spazzatura all’esterno dei punti di raccolta.
Per quanto riguarda i cestini gettacarte, talvolta utilizzati per il conferimento dei rifiuti domestici, stiamo lavorando in collaborazione con la Polizia Locale e con la ditta che gestisce il servizio per intensificare i controlli e cercare di smascherare gli incivili.
La situazione dell’agro di Assemini è un po’ complessa, parliamo di un territorio molto vasto impossibile da controllare nella sua totalità. In alcune zone extraurbane sono già attivi sistemi di videosorveglianza, inoltre la Compagnia Barracellare fa attività di ronda e di vigilanza. Ricordo inoltre il servizio di sorveglianza e bonifica, inserito in questo nuovo bando di igiene urbana, svolto dalla stessa ditta che si occupa della raccolta rifiuti.
Noi auspichiamo che cresca il senso civico, i cittadini devono capire che tutti i rifiuti abbandonati in punti non idonei vanno a incrementare la percentuale di indifferenziato e questo non consente di raggiungere il tanto agognato 80% di raccolta differenziata.
Per accrescere il senso civico è necessario sensibilizzare i cittadini. State lavorando in tale direzione?
Riteniamo sia fondamentale educare i più piccoli, per questo realizziamo progetti con le scuole. A febbraio è stato organizzato un incontro con alcune classi delle Scuole Primarie del 2° Circolo Didattico e della Scuola Secondaria di primo grado Pascoli + Nivola. Si è tenuta un’ora di lezione durante la quale si è parlato della raccolta differenziata e dell’importanza di ridurre i rifiuti e il consumo delle risorse non rinnovabili; si è poi passati al tema del riciclo e del riuso dei materiali. Gli incontri si sono svolti in chiave molto giocosa, abbiamo organizzato una sorta di “gioco impara”. La risposta è stata molto positiva e il progetto verrà riproposto nel corso dei prossimi quattro anni. È inoltre attivo il sito dedicato “Assemini differenzia”, all’interno del quale si trova un ecogame col quale i più piccoli possono imparare giocando.
Per quanto riguarda le scuole, appena sarà possibile coinvolgeremo l’Istituto Tecnico “Giua” in alcuni progetti didattici dedicati alla differenziata nel territorio comunale. Con gli studenti, inoltre, parleremo di come separare e conferire correttamente i rifiuti all’interno della scuola.
Vogliamo poi sensibilizzare i cittadini sul tema dell’abbandono dei rifiuti in strada e nell’agro, il cosiddetto littering; a tale scopo, quando terminerà l’emergenza coronavirus, allestiremo all’interno della città alcuni infopoint presso i quali distribuiremo delle brochure informative. Nei prossimi mesi, inoltre, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, organizzeremo una Keep Clean And Run (Pulisci e Corri), una sorta di eco-corsa nella quale si raccolgono i rifiuti abbandonati lungo il percorso, con una riflessione finale dei partecipanti su ciò che si è trovato per strada.
L’ultima curiosità è relativa alla pulizia delle strade. I cittadini agevolano questa operazione?
Non sempre. Spesso le macchine spazzatrici non possono pulire bene strade e cunette perché alcuni, troppi cittadini continuano a non spostare la propria automobile nei giorni e negli orari indicati. La Polizia Locale interviene spesso per comminare sanzioni, ma i nostri agenti hanno difficoltà a coprire tutto il territorio. Ne approfitto per comunicare che, a breve, verrà emesso un nuovo calendario relativo allo spazzamento meccanizzato; contestualmente, sarà modificata la segnaletica riguardante ogni singola via.
Luca Pes
* intervista realizzata prima dell’emergenza coronavirus