Assemini, la ceramista Doriana Usai nel libro delle eccellenze italiane
La maestra torniante Doriana Usai è stata inserita nella sezione “menzioni speciali” del libro 100 Eccellenze Italiane. L’artista asseminese, 40 anni, è stata selezionata da un comitato d’onore nominato dal Consiglio dei Ministri.
Il volume è stato presentato lo scorso 5 dicembre a Roma, all’interno della rinomata Sala della Protomoteca del Campidoglio. Organizzato dall’Associazione LIBER e giunto alla quinta edizione, il Premio 100 Eccellenze Italiane intende raccontare il volto migliore dell’Italia. Premiati personaggi, aziende ed enti che con il loro lavoro contribuiscono a valorizzare il made in Italy in ambito artistico.
Nel 2017 Doriana Usai ha trionfato per la quinta volta nella categoria femminile dei “Mondiali tornianti in tour”. È figlia di Efisio Usai, 77 anni, maestro vasaio in pensione, vincitore di ben nove titoli ai “Mondiali dei tornianti” di Faenza e rappresenta la quinta generazione di vasai della famiglia.
Abbiamo incontrato l’artista asseminese che ci ha parlato di questo importante riconoscimento e dei progetti futuri.
Doriana, dopo i premi conquistati in passato è arrivata un’altra grande soddisfazione.
È una grande gioia perché non si tratta di un riconoscimento fine a se stesso. Le persone che hanno giudicato il mio percorso artistico-lavorativo hanno colto il mix di sacrificio, dedizione e passione che porta alla nascita delle mie creazioni. È una gratificazione per gli sforzi profusi, per i miei studi, per l’aver dedicato tutta la mia vita a questo mestiere.
Quando hai saputo che saresti stata inserita in questo prestigioso volume?
A novembre ho ricevuto la comunicazione e le congratulazioni da parte del comitato d’onore che ha deciso di premiarmi. In un primo momento ho pensato a uno scherzo. Era ancora viva l’emozione del 2018, quando mio papà è stato nominato “Maestro d’arte” e inserito nel Libro d’oro dell’eccellenza artigiana italiana alla Triennale di Milano. Non pensavo che dopo poco tempo avrei provato un’emozione simile.
Un’emozione che ha coinvolto anche tuo padre e la tua famiglia, immagino.
Mio padre è felicissimo. Da qualche giorno mi prende in giro chiamandomi “Sua Eccellenza”, io rispondo chiamandolo “Maestro” (ride). Questo è un premio per tutta la mia famiglia. Lavoriamo con amore, non di certo per conquistare premi. Proviamo sempre a dare il meglio e la nostra soddisfazione più grande è l’apprezzamento della gente.
A proposito, è arrivata una valanga di complimenti per questo riconoscimento.
Le persone mi hanno sempre dimostrato affetto, ma in questi giorni è accaduto qualcosa di speciale e mi sono sentita avvolta da tanto calore. Dedicherò la prossima linea compositiva a questo particolare momento e a tutti coloro che costantemente credono in me e valorizzano il mio lavoro.
Questo riconoscimento è una spinta a fare ancora meglio in futuro.
Io metto sempre tanta passione in tutto quello che faccio. Quando creo qualcosa penso al fatto che sto portando avanti la lunga storia della mia famiglia e non dimentico che Assemini è un paese di antica tradizione della ceramica. Abbiamo tanti bravi ceramisti, non è solo merito mio se le ceramiche asseminesi sono considerate un’eccellenza. Credo fortemente che quest’arte debba essere tramandata.
Magari attraverso una scuola di ceramica?
Non solo. Ho sempre espresso alle amministrazioni che si sono succedute negli anni il desiderio profondo di avere una piccola scuola di arti e mestieri ad Assemini. Una scuola che abbracci il mondo della ceramica e tutti gli altri settori artigianali. L’obiettivo è quello di tramandare le nostre tradizioni, formare nuovi artigiani, creare posti di lavoro. Vanno create nuove prospettive attraverso un lavoro di squadra che coinvolga tutti gli artigiani asseminesi. Nel mio settore c’è tanto da fare, specialmente coi bambini. Il primo passo sarebbe il coinvolgimento delle scuole di tutta la Sardegna, se ci fosse una scuola d’arte si potrebbero sensibilizzare i più giovani invitandoli ad Assemini per far conoscere loro la realtà artigianale locale.
Questa Amministrazione cosa pensa del tuo progetto?
Confido tanto in loro. Ho parlato con Diego Corrias (Assessore al Lavoro e Sviluppo Economico, ndr) e ho saputo che un acconto dei contributi per far nascere la scuola d’arte è già arrivato. Mi auguro che nel 2020 ci siano tutti i presupposti per avviare l’iter burocratico. Credo che Assemini non possa perdere altro tempo ma debba realizzare un progetto importante ora che noi giovani ceramisti siamo in piena attività. Bisogna porre le basi affinché Assemini diventi uno dei fiori all’occhiello della produzione artistica. Io ho già dato la mia piena disponibilità e garantisco il massimo impegno.
Luca Pes