Assemini. Mario Puddu torna in campo e sfida il Movimento5 Stelle, il partito che lo ha lanciato. Guiderà una coalizione composta dai Riformatori, l’UDC, Sardegna 20Venti

 

di Sandro Bandu

 

Mario Puddu, 50 anni, ingegnere e ora imprenditore nel settore della ristorazione, torna in campo per le elezioni comunali di Assemini, per riprendersi la scena politica dopo la disavventura giudiziaria che nel 2018 gli è costata anche la candidatura a governatore della Regione Sardegna.

Lo invitiamo nella nostra redazione e la prima domanda è quasi obbligatoria.

Mario Puddu, lei nel 2018 era l’uomo più rappresentativo del Movimento 5 Stelle in Sardegna, era il candidato naturale a governatore della Regione Sardegna, poi una disavventura giudiziaria l’ha estromessa per ben 5 anni da tutti gli scenari politici: nel frattempo cosa è successo?

Una discutibile questione di abuso d’ufficio mi ha allontanato dalla politica attiva per ben 5 anni, ma io ho aspettato fiducioso e infatti sono stato assolto. Nel frattempo mi sono dedicato alle mie questioni personali e principalmente al settore della ristorazione che ancora assorbe gran parte del mio tempo.

Ma nel Movimento 5 Stelle nessuno l’ha difesa?

Assolutamente no, anzi nessuno si è spellato le mani per difendermi, soprattutto da parte di qualcuna a livello nazionale di quel periodo.

Faccia i nomi…

Preferisco di no, acqua passata.

Esattamente da cosa nasce la vicenda giudiziaria che l’ha vista prima accusata e poi assolta in doppio grado di giudizio?

è stata una storia assurda e nessuno mi toglie dalla testa che hanno montato questa storia per togliermi fuori dai giochi: in quel periodo i sondaggi per il governatore della Sardegna davano dei numeri per il Movimento 5 Stelle da far paura (secondo l’accusa, Puddu avrebbe permesso la promozione di una dipendente comunale perché moglie dell’avvocato Francesco Murtas, ritenuto molto vicino al sindaco; in primo grado Mario Puddu è stato condannato a un anno di reclusione, ma nel marzo 2012, la Corte d’Appello di Cagliari presieduta dal giudice Massimo Poddighe lo ha assolto perché il fatto non costituisce reato – Ndr)

Parliamo di oggi, lei politicamente riparte da dove tutto si era interrotto: da Assemini, la sua città. E lo fa da ex sindaco che rappresentava il M5S e che oggi si contrappone a uno dei candidati, Diego Corrias, rappresentante ufficiale del Movimento 5 Stelle che guida una coalizione M5S, Partito Democratico, PSI e altre formazioni di sinistra, e che 5 anni fa è stato anche un suo assessore. Perché l’elettore asseminese dovrebbe votare lei e non il candidato ufficiale del M5S?

 Sì, Diego Corrias, cinque anni fa, è stato assessore alle attività Produttive della mia Giunta e rappresenta oggi il M5S ad Assemini. Certo che il M5S non è più quello degli inizi: in questi anni sono successe tante cose, anche e soprattutto a Roma, e nonostante tutto questo io ho sempre cercato di fare squadra pur non condividendo tutte le scelte del nuovo corso. La sensazione che abbiano voluto tagliare i ponti con il primo M5S è forte: l’ultima dimostrazione è aver ignorato l’anniversario del co-fondatore Gianroberto Casaleggio. Per quanto riguarda me, invece, quando ho risolto la mia vicenda giudiziaria ho trovato delle ostilità (da parte di nuovi esponenti che evidentemente non gradivano il mio ritorno) e indifferenza da parte di altre persone da cui non mi sarei mai aspettato. Perché dovrebbero votare me? Perché la mia amministrazione ha ricevuto il plauso degli elettori, che non era mai capitato ad Assemini, e che non ho registrato in questi ultimi anni con l’amministrazione Licheri.

Perché ritiene che l’amministrazione 5 Stelle guidata dall’ex sindaca Sabrina Licheri non abbia ricevuto lo stesso suo consenso?

Perché l’ex sindaca Licheri non ha mantenuto le promesse e le aspettative del programma presentato. è mancata soprattutto la presenza, il contatto con i cittadini. Quest’ultima amministrazione si è caratterizzata più per un aspetto burocratico che politico: facevano tutto gli uffici e questo non è stato un bene per la città.

Ce lo svela un segreto? Negli ambienti politici locali si vocifera che dietro la caduta dell’ex sindaca Licheri ci sia la sua manina…

No, assolutamente, spesso queste persone che frequentano quegli ambienti si riuniscono in ambienti fumosi e si nutrono di fantasia. Certo è che i 5 consiglieri che hanno tolto la fiducia all’ex sindaca Licheri erano sull’Aventino già da qualche tempo e alla fine non ne hanno potuto più e hanno staccato la spina. A dire il vero io non ho mai interferito sul loro operato, poi quando sono stato tirato in ballo dalla stessa ex sindaca e soci, mi sono difeso e ho chiesto loro di assumersi le proprie responsabilità.

Torniamo all’attualità: la sua coalizione come nasce?

Nasce da un mio appello a tutte le forze politiche locali moderate, che sono costituite da buoni rapporti personali e che abbiamo deciso di far convogliare in un progetto comune. Fanno parte della mia coalizione i Riformatori, l’UDC, Sardegna 20Venti e naturalmente la mia lista.

Parliamo del suo programma: quali sono i tre punti principali?

  • Innanzitutto il decoro urbano: le strade sono in una condizione disastrosa; il Centro storico è da rivitalizzare; c’è da rimettere mano al PUC (Piano Urbanistico Comunale). L’ultimo è quello approvato dalla mia Giunta 8 anni fa, ma non ha sortito lo sviluppo che avevamo pensato, si deve migliorare dal punto di vista delle residenze (tanto è vero che Assemini ha avuto un decremento demografico di mille unità) e anche il settore delle attività produttive non è decollato. Bisogna rimediare quanto prima.
  • Strutture Sportive. Grazie ai progetti della mia Giunta nel campo sportivo di via Coghinas è stata posata la prima pietra della pista di atletica, poi è stata realizzata la tribuna e adesso si stanno ultimando gli spogliatoi. Nel glorioso e storico campo di S. Lucia bisogna realizzare il campo in manto sintetico. Eppoi Assemini ha bisogno di un vero palazzetto dello sport: quello di S. Lucia è piccolo e insufficiente: bisogna ristrutturalo, ma sicuramente non basta per le esigenze della nostra cittadina.
  • In questo settore dovremo agire presto e bene: c’è carenza di lavoro e la questione abitativa è un’emergenza non più prorogabile: dobbiamo cercare, in tutti i modi, di migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini.

Ultima domanda: in caso di vittoria della sua coalizione ha già in mente qualche nome della sua Giunta?

Un passo per volta: adesso siamo molto concentrati sulla competizione elettorale. I nomi salteranno fuori in un secondo momento e la Giunta sarà costituita da persone competenti e perbene.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *