Cagliari, Sottil e Zappa in coro: “In questo grande club per crescere”

I due giocatori classe ’99, acquisti recenti del club di Tommaso Giulini, si sono presentati nella consueta conferenza stampa della Sardegna Arena.

Sottil: “La storia del mister Di Francesco parla per lui. Mi ha voluto fortemente qui a Cagliari e ora sono a sua completa disposizione, atleticamente pronto dopo gli allenamenti svolti con l’Under 21 azzurro. Il ruolo? Ho giocato sia a sinistra che a destra. Mi piacerebbe tornare un attimo su quanto accaduto negli ultimi giorni. Al contrario di quanto riportato in un’intervista, non ho mai detto a nessuno di volere crescere qui a Cagliari per poi tornare prontamente alla Fiorentina. Mi dispiace se ai tifosi è arrivato qualcosa di diverso. Devo ammettere che quando ho letto quelle parole mi sono davvero arrabbiato. Non ho assolutamente la presunzione di pronunciare delle frasi come queste. Io penso soltanto al Cagliari e ho sempre manifestato grande entusiasmo all’idea di poter giocare per questa terra. Ho parlato del club con Luca Pellegrini in Nazionale. Tantissimi grandi giocatori hanno vestito questa maglia e la tifoseria è una delle prime in Italia per numero di affezionati”.

Zappa: “Sono pronto e a disposizione del mister. In questa stagione voglio cercare di migliorare i miei difetti e dare il mio contributo alla squadra. Sogno di poter diventare il terzino titolare del Cagliari per le prossime stagioni. L’esperienza a Pescara? Fondamentale per la mia carriera. Ringrazio davvero tanto gli abruzzesi per quello che mi hanno dato nell’ultima stagione. Ora sono prontissimo per iniziare subito questa nuova avventura. Il ruolo? Sono un terzino naturale, ho già parlato col mister a proposito della mia collocazione. Ora sono in una piazza importante come il Cagliari, un club che non aveva bisogno di presentazioni. Ho comunque parlato con Balzano che mi ha consigliato di venire in Sardegna. Qui mi piacerebbe ripetermi dal punto di vista realizzativo dopo la scorsa stagione, ma in generale devo prima pensare a difendere”.

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