Conosciamo gli Scout ARES di Decimomannu

Decimomannu ha un’antica tradizione scoutistica, le cui radici risalgono al secolo scorso, che ha visto tanti ragazzi e ragazze impegnati in questo mondo affascinante e sempre prezioso. È recente la formazione degli Scout ARES (Associazione Regionale Esploratori Sardi) e abbiamo deciso di intervistarne la Presidente Sabrina Carlini, che ci ha presentato attività e finalità dell’associazione.

Gruppo Associazione Scout ARES Decimomannu
foto Associazione Scout ARES Decimomannu

Ciao Sabrina. Da quanto tempo fai parte del mondo scout?
Alcuni iniziano il loro percorso scout da bambini, nell’ARES, a differenza di altre realtà, i più piccoli, i “castori”, intraprendono lo scoutismo dai 5 anni di età… beh, io ho iniziato a 40! Ma è un ambiente che mi ha sempre affascinato, fin da piccola. Ho pensato che sarebbe stata una bellissima esperienza per i miei figli, li avrebbe aiutati a diventare più indipendenti, più sicuri nelle loro capacità, li avrebbe aiutati a superare la timidezza. E così hanno iniziato loro prima di me…

La denominazione ARES è nuova. Ci spieghi l’evoluzione della vostra associazione?
L’Associazione Regionale Esploratori Sardi ARES-APS nasce il 30 luglio 2019 con l’intento di proporre una forma di scoutismo libera dal formalismo, ma con radici solide nel territorio regionale. È appena entrata a far parte della Federscout (Federazione del Movimento Scout Italiano) e della WFIS (World Federation of Indipendent Scout). I soci fondatori, provenienti da altre esperienze scout, hanno dato il via alla nascita delle branche Castori , Lupetti, Esploratori e Rover, al momento nei comuni di Decimomannu e Villa San Pietro, ma con l’intento nel prossimo futuro di estendere l’attività a tutto il territorio regionale.

Attività associazione Scout ARES Decimomannu
foto Associazione Scout ARES Decimomannu

Ci sono particolari differenze con gli scout AGESCI?
A prescindere dal colore dell’uniforme (ARES ha scelto di indossare i colori della terra, verde e marrone), dal fatto che nasce in Sardegna con l’obiettivo di diffondere sul territorio regionale il movimento scout e tutelare, sviluppare e valorizzare il patrimonio culturale, archeologico e ambientale sardo, dal fatto che i bambini possono iniziare a fare scoutismo dai 5 anni di età, dal fatto che ARES vuole essere un punto di partenza per l’innovazione della realtà scout, probabilmente la principale differenza con AGESCI è nella nostra scelta di abbracciare il principio della Pluriconfessionalità, che si concretizza nel rispetto di ogni convenzione religiosa in base al culto di appartenenza. Ciò significa che se un bambino/ragazzo o adulto vuole fare scoutismo, che sia cattolico o di altro credo, o se un Capo divorziato vuole continuare il suo percorso, possono entrare a far parte della nostra associazione in piena libertà. Nell’AGESCI, essendo un’associazione scout cattolica, con l’obbligo della catechesi e diversi vincoli legati alla scelta religiosa, questo non è consentito. Ci sono sicuramente altre differenze… ma in fondo siamo tutti scout!

Quanti bambini e ragazzi fanno parte del gruppo e in che modo sono divisi?
L’ARES al momento conta 100 iscritti circa, suddivisi tra i due gruppi di Decimomannu e Villa San Pietro. Sono presenti le branche Castori (bambini/bambine 5-7 anni), Lupetti (8-11), Esploratori (12-15) e Rover (16-19).

Bambini Associazione Scout ARES Decimomannu
foto Associazione Scout ARES Decimomannu

Come finanziate le vostre attività? C’è qualche iniziativa in particolare di cui ti piacerebbe parlare?
L’ARES è un’associazione di promozione sociale senza fini di lucro, le attività vengono finanziate principalmente dalle quote associative, da eventuali donazioni e dagli autofinanziamenti, che si concretizzano soprattutto nel periodo delle festività e vanno destinati all’acquisto di materiale per le attività scout o per ammortizzare il costo delle uniformi. Sono diverse le iniziative che ci vedono parte di un progetto più ampio a prescindere dalle attività scout; solo per citarne alcune: il 20 novembre e 3 dicembre dello scorso anno siamo stati tra i principali organizzatori delle Conferenze Educative tenute dal Dottor Lorenzo Braina (Il tavolo di famiglia e L’adolescenza tra ribellioni e silenzi), a Decimomannu; il 18 dicembre abbiamo dato il nostro contributo al Miracolo di Natale; il 22 dicembre eravamo in prima linea per la distribuzione della Luce della Pace da Betlemme. Ieri, assieme al Comune e all’Agenzia Forestas, abbiamo organizzato l’iniziativa Adotta un albero, mentre il 4 e 5 aprile prossimi indosseremo le pettorine dei volontari del Telefono Azzurro per Fiori d’Azzurro. Abbiamo tante idee e voglia di fare, ma a volte sono pochi i mezzi a disposizione. Siamo però certi che col supporto di tutti potremo fare grandi cose.

Al giorno d’oggi le famiglie, quando scelgono le attività extrascolastiche dei bambini, tra sport e altro hanno l’imbarazzo della scelta. Cosa ha da offrire di diverso lo scoutismo?
La maggior parte dei nostri scout svolgono attività sportiva, per cui ti assicuro che si possono fare entrambe le cose. Lo scoutismo è soprattutto lo stare insieme e condividere, la fratellanza, la vita all’aperto, lo spirito d’avventura, il gioco, il servizio, il capire che alla base esistono dei principi morali che ci sostengono, dei valori imprescindibili che ci aiutano a crescere anche se siamo già adulti. Riscoprire la natura che ci circonda, rispettarla, insegnare ai bambini e ai ragazzi che il nostro compito è «cercare di lasciare questo mondo un po’ migliore di come l’avete trovato» (Sir Robert Baden-Powell, fondatore del Movimento Scout).

Cosa significa essere scout, per te?
Non è semplice rispondere a questa domanda. Userò una sola parola, che dice tutto: Scout!

Matteo Portoghese

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