Decimomannu, Intervista all’assessore Matteo Urru: “Bisogna dare più importanza e spazio ai giovani in politica”

di Matteo Portoghese

Matteo Urru, assessore ai lavori pubblici, urbanistica, viabilità e servizi tecnologici del Comune di Decimomannu33 anni, geometra, una vita nell’associazionismo e 5 anni da consigliere comunale e presidente della prima commissione. Questo il profilo di Matteo Urru, nuovo Assessore ai lavori pubblici, urbanistica, viabilità e servizi tecnologici nella seconda giunta guidata da Anna Paola Marongiu, riconfermata dopo le elezioni del 10 giugno.

«La politica tanto odiata e bistrattata – esordisce nel nostro incontro-intervista – è un’arte nobile, è un’altissima e preziosa vocazione, è lealtà, onestà e responsabilità. La politica è sacrificio e impegno verso il prossimo. Deve riconquistarsi la credibilità e l’importanza che merita, essere al centro della società, Recuperare il rapporto e stare vicina ai cittadini, creare interesse positivo verso sé stessa attraverso i valori che caratterizzano la buona politica. Alla politica portata avanti sui social, preferisco quella del fare».

Incontriamo il nuovo assessore per una lunga chiacchierata sui giovani, la politica ma anche cantieri e lavori a Decimomannu.

Ciao Matteo e complimenti per la rielezione a consigliere comunale (194 voti, dopo i 95 del 2013) e l’incarico di assessore. Raccontaci un po’ la tua storia.
Grazie, mi fa molto piacere per la fiducia che mi è stata data dai miei concittadini. La mia storia personale? Ho 33 anni, di lavoro faccio il geometra, professione alla quale mi sono dedicato dopo le scuole superiori, anche per via del fatto che la mia famiglia ha un’impresa edile storica decimese e ho portato avanti questa tradizione. È un lavoro che mi impegna e mi piace molto, ma fin da piccolo mi è piaciuto darmi da fare anche nell’associazionismo e nel sociale. Circa la politica, già da tempo partecipavo agli incontri, anche per l’amicizia personale con Leopoldo Trudu. Avrei voluto candidarmi già nel 2008, poi per varie ragioni tutto si è spostato al 2013 e mi son trovato benissimo da consigliere, oltre che da presidente della Prima Commissione. Mi piace l’idea di poter dare il mio contributo per migliorare le cose e siamo una bella squadra“.

Di quali esperienze nel sociale e nell’associazionismo parli? In che modo sono state importanti nella tua formazione?
Il calcio, ad esempio. Ho iniziato a praticare questo sport poco prima dei sei anni; la mia prima società è stata la scuola calcio del Dopolavoro Ferroviario, poi Decimomannu Calcio, Decimo 07 e per concludere la Decimo UISP. Quest’ultima è una squadra fondata, autofinanziata e gestita da un gruppo di amici, una gran bella realtà per il nostro paese perché portava avanti i veri valori dello sport in generale e del calcio. Negli anni sono arrivate tante vittorie e soddisfazioni. Ahimè, quest’anno la squadra non parteciperà a nessuna competizione ma restano ricordi bellissimi ed esperienze molto formative sul piano umano e sociale. Poi cito lo scoutismo. Sensazioni, educazione, rispetto, valori e un vissuto profondo, che fanno parte di me e del mio carattere. Questo percorso mi ha insegnato la lealtà, l’onestà, a dare senso all’impegno e al sacrificio, a riconoscere le responsabilità, essere attivo nel fare il bene, guardare il lato positivo in ogni cosa, riconoscere e risolvere i problemi cercando la soluzione migliore. Sono molto legato a una frase scritta dal fondatore dello scoutismo, Robert Baden Powell, una frase che collego al mio impegno politico “Cercate di lasciare questo mondo migliore di quanto non l’avete trovato”.

E veniamo alla politica. Sei l’assessore più giovane della giunta comunale. Rispetto a quando eri solo consigliere, cosa è cambiato?
“Beh, è senz’altro più impegnativo, c’è da seguire le attività e i lavori, praticamente tutti i giorni o quasi dedico ore e ore all’assessorato. Seguire appunto i lavori e tutto ciò che ci gira attorno, ma anche la richiesta di finanziamenti, c’è da andare a “battere cassa” alla Regione, ecc. Ma soprattutto il rapporto coi cittadini, che per me è la cosa più importante. Tengo molto a questo punto, su questo bisogna lavorare, tutti: se si è arrivati a questo livello, soprattutto fra i giovani, di sfiducia e disillusione nei confronti della politica, dipende dal distacco che s’è creato tra i politici e la gente, soprattutto a livello nazionale”.

Come riesci a conciliare la tua professione e gli impegni da assessore?
“Riesco a conciliare le due cose, anche se è chiaro che mi son dovuto organizzare. La mattina la riservo tutta al comune, mentre il pomeriggio mi dedico al mio lavoro di geometra, organizzandomi prima riesco a fare tutto quanto”.

Ti faccio una domanda un po’ scomoda. Non sarai troppo giovane per questo ruolo?
“Non credo, penso anzi che debbano essere dati più importanza e spazio ai giovani in politica. Per questo ringrazio Leopoldo per aver compiuto un gesto importante e alla sindaca per avermi nominato poi per parte della giunta, proprio per dare a un giovane come me questa opportunità, che mi onora e mi chiama a una grande responsabilità. Dovrebbero farlo anche altri, perché al giorno d’oggi la politica ha bisogno di giovani competenti per cambiare e migliorare”.

Insisto sui giovani. Non tantissimi di loro seguono la politica. Cosa possiamo fare?
“La seguono davvero in pochi e ancora meno hanno fiducia nel sistema. Dobbiamo cercare di “risvegliarli”, in senso buono e propositivo, di avvicinarli. Penso ai circoli che c’erano prima sul territorio e alla funzione che svolgevano; nei ragazzi c’è una disaffezione totale, non hanno una buona opinione sulla politica. Non si fidano e invece è un’arte nobile, una grande vocazione fatta di umiltà, è stare in mezzo alle persone, ascoltarle e star loro vicine e questi valori vanno recuperati”.

Venendo al concreto del tuo assessorato, immagino che si lavorerà in continuità con quanto fatto nel quinquennio, ma… cosa bolle in pentola?
“Sì, sicuramente il completamento della pista ciclabile, che è importantissimo. Siamo pronti al completamento dell’attraversamento tra via Nazionale e la stazione, quindi l’attraversamento di via Sanzio: il percorso collegherà dunque l’intero tratto da Santa Greca sino ad Assemini ed è davvero utile. Non manca tantissimo, probabilmente manca solo un paio di mesi di lavoro. È stato difficile “ripartire” con questi lavori, a causa dei problemi con la lottizzazione privata nel tratto Decimo-Assemini: l’iter da seguire era abbastanza impegnativo, con tempi tecnici molto lunghi. Ma ora ci siamo e grazie agli impegni della giunta uscente abbiamo portato a casa questo risultato.
A metà novembre, per stare larghi, partono i lavori della palestra di via Ballero: sono al vaglio le offerte delle imprese e poi il lavoro verrà affidato a quella vincitrice.  Tengo molto alla piazzetta zona Sa Serra, un’opera molto importante per il Piano di edilizia pubblica (PEEP), col completamento dei marciapiedi e degli asfalti abbiamo dato e stiamo dando un bel segnale a questo rione. La piazzetta serve soprattutto a favorire l’aggregazione sociale nel quartiere, in particolare a famiglie e bambini”.

Che altro?
“La manutenzione degli immobili comunali. Poi ripartiranno poi i lavori dello stabile della stazione, nel giro di un mese saremo in grado. Ma anche la riqualificazione del complesso scolastico della Scuola Elementare e Media, il parco dei due fiumi per la valorizzazione paesistico-ambientale del territorio (in corso di progettazione), così come le opere di mitigazione del rischio nel canale a monte della strada 130 (si sta lavorando per i fondi). Incrocio le dita per la grande opera relativa allo svincolo della 130, entro ottobre/novembre l’Anas dovrebbe concludere la prima fase della progettazione, in un intervento atteso da decenni, che garantirà la sicurezza di cittadini e automobilisti.
Ci sono dei fondi già stanziati per l’eliminazione del rischio idrogeologico nel primo tratto di via Veneto e si tratta di una cosa molto importante per la sicurezza dei cittadini, dato che quel tratto è stato vincolato con un rischio HI4 (aree di pericolosità idraulica molto elevata, ndr) da parte della Regione. Siamo in contatto con la Città Metropolitana per farci finanziare l’intero intervento.
Sono partiti i lavori al cimitero, con messa in sicurezza e rifacimento della volta d’ingresso e della recinzione. L’anno prossimo inizieremo a studiare l’ampliamento: vero che sono stati inseriti dei nuovi loculi con gli ultimi lavori, ma “siamo stretti”, diciamo. L’ampliamento andrà in direzione Assemini, perché dall’altra parte per motivi di vincoli, distanze, ecc. non è possibile.
Sempre sulla pista ciclabile, la novità è che sono in contatto con la Città Metropolitana per l’installazione di stazioni di bike sharing in modo tale da collegare Decimo ad Assemini e riusciremo anche col Elmas, che ha un’infrastruttura molto importante come pista ciclabile e si tratta solo di collegare il tutto.
Non dimentichiamo poi la manutenzione dei marciapiedi, il mio obiettivo è completarli proprio tutti.  Abbiamo anche chiesto, e ci tengo particolarmente, i finanziamenti per la messa in sicurezza della parrocchia di Sant’Antonio. Lì purtroppo non siamo ancora rientrati ma insisteremo. Inoltre, abbiamo chiesto alla Regione dei finanziamenti per la riqualificazione del campo sportivo (pista d’atletica, sintetico, ecc.): l’idea di ammodernarlo dato che è importantissimo per lo sport del nostro paese. Non dimentichiamo poi la riqualificazione e messa in sicurezza dell’ex pretura. Di prossima e imminente apertura anche il centro anziani
Tutte queste sono molto più di semplici opere pubbliche, tutte le opere pubbliche significano vita, vita quotidiana”.

Amministrare è sempre più difficile, immagino, per la mancanza di fondi e i tagli. Come funziona la richiesta di finanziamenti?
“Bisogna avere molta pazienza, sicuramente, e avere il coraggio di bussare in Regione e così via. Conta molto presentarsi di persona, con idee e progetti seri. Il dialogo con le istituzioni serve, bisogna dedicarci tempo e recuperare questi rapporti qui. C’è in gioco il bene dei cittadini, i fondi ci sono, compresi quelli dell’Unione Europea, e dunque bisogna informarsi, studiare e conoscere, partecipare ai bandi. Per esempio, mi viene in mente quello per la riqualificazione energetica degli edifici (con impianti fotovoltaici, ecc.) ed è un’iniziativa rilevante. Abbiamo fiducia.
Siamo uno dei comuni all’interno della città metropolitana di Cagliari, dobbiamo sfruttare questa grande opportunità.
Penso sia importante e fondamentale creare rete, sinergie, rapporti tra persone, comunità, paesi, città, associazioni, tra enti ed istituzioni, tra aziende e territori”.

Ultimo punto un po’ più politico. Com’è la situazione in consiglio? Il rapporto con la minoranza?
“Io credo tanto nel dialogo e nel rispetto. Mi piace l’idea che la minoranza collabori, del resto siamo lì tutti per il bene del paese; tutti, ognuno col suo ruolo, dedichiamo tempo ed energie per fare in modo che le cose migliorino e mi sono sempre trovato bene con tutti, sul piano personale. Una volta che c’è questo rispetto, la collaborazione si trova”.

Chiudiamo con questi social. Spesso partono forti polemiche, penso alla pista ciclabile. A volte si ha l’impressione che ci sia un gap d’informazione fra le parti…
“Allora, inizio dicendoti che non ho un profilo Facebook. Non ce l’ho perché credo nei rapporti fra le persone, rapporti diretti in carne e ossa. Tuttavia, si tratta di uno strumento utile, se usato e dosato nella maniera ideale. Seguo comunque ciò che si scrive e si dice sui social; non neghiamolo: spesso da lì partono segnalazioni importanti che il cittadino vuole fare all’amministratore. Se poi, come capita, partono polemiche infondate o comunque esagerate, leggo tutto ma preferisco, per come sono fatto io e per come vedo la politica, magari rispondere ma poi chiarire a voce e di persona. Non mi stanco mai di sottolineare che conta è guardarsi in faccia e comprendersi per colmare le distanze”.

Vulcano n° 97

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