Decimomannu, l’orgoglio di una “matteina” doc

 

 

Per mero errore grafico l’intervista apparsa sul Vulcano cartaceo 117 è stata pubblicata con l’assenza degli ultimi due capoversi: ci scusiamo con l’articolista e la sindaca di Decimomannu.

 

Una chiacchierata sull’Istituto “E. Mattei”

con  Monica Cadeddu Sindaca di Decimomannu

 

di Giuseppe Toeschi

 

Per me è stato un gran piacere fare la seguente intervista. La Sindaca di Decimomannu, Monica Cadeddu, è stata molto gentile e disponibile, regalandomi, oltre ad una normale intervista, anche una piacevole chiacchierata su passato, presente e futuro dell’ Istituto Tecnico “Enrico Mattei” di Decimomannu.

 

Anni fa, qual è stata la motivazione che l’ha portata a scegliere questa scuola?

La motivazione è stata il fatto che io ritenevo il Mattei la scuola più completa per un futuro sbocco lavorativo, nel caso non avessi voluto o potuto continuare gli studi; la sua natura di istituto tecnico, già al tempo, dava qualche possibilità in più, oltre a al fatto di averla vicino a casa, essendo io di Decimomannu.

Che ricordo conserva della sua esperienza passata a scuola?

Sicuramente un buon ricordo, con tutte quelle che sono le vicissitudini di ogni studente, come qualche brutto voto, che ci può stare, ma tutto sommato, oggi come oggi, ho un piacevole ricordo, una parte della mia vita che ripeterei, ma con consapevolezze diverse non varrebbe, quindi meglio averlo potuto fare solo una volta, in maniera divertente e soprattutto molto formativo.

Per esempio ricordo qualche professore molto severo, ma ora mi rendo conto che quel modo di insegnare è stato utile per il mio percorso.

A proposito dei professori, ha sempre avuto un buon rapporto con loro?

Si, con qualcuno un po’ di più, con qualcun altro un po’ di meno. Qualcuno non lo ricordo con particolare piacere, ma penso che ogni studente abbia i suoi professori preferiti e quelli con cui  ha un rapporto altalenante.

L’ Istituto “Enrico Mattei” è stato fondamentale nella sua scelta di intraprendere un percorso politico?

Sicuramente mi ha un po’ spianato la strada, perché  le materie tecniche, come ad esempio Diritto ed Economia Politica sono discipline importanti per chi decide di intraprendere un percorso politico, perché ti aprono la mente a quello che è il ragionamento che un politico dovrebbe fare.

Poi ti permettono di conoscere le materie amministrative, che all’interno di un ente pubblico come il Comune sono all’ordine del giorno, tanto che la mia scelta di laurearmi in Giurisprudenza nasce anche dal fatto che la conoscenza della materia amministrativa è fondamentale per un Sindaco, per un assessore o per un amministratore in generale, infatti  permette di parlare la stessa lingua degli uffici con cui si confronta quotidianamente.

Quindi si, il Mattei ha avuto il suo ruolo nel mio percorso politico.

Lei è venuta a conoscenza della nuova “identità” del Mattei? Cosa ne pensa a riguardo?

Non voglio entrare nel merito delle scelte di chi avrebbe dovuto portare avanti delle istanze diverse, però io, prima di abbandonare il Mattei a questo accorpamento, con una scuola troppo lontana, sia per formazione, sia per ubicazione, avrei cercato, magari, di avviare un altro percorso.

L’Istituto Tecnico Agrario “ Duca degli Abruzzi”, ad esempio, è molto più vicino a noi, logisticamente, ma anche per formazione e tipologia degli alunni e quindi, probabilmente, avrei tentato di percorrere quella strada anziché far configurare questa situazione.

Te lo dico in anteprima, questa Amministrazione ci sta già lavorando: ho già contattato qualche sindaco del territorio, affinché si possa rivedere in sede di Città Metropolitana questo accorpamento e cercare di valutarne uno che sia più adatto, perché, per noi, il Mattei è una risorsa importante, non solo per Decimomannu, ma per il Territorio.

Tanti ragazzi del circondario vengono a studiare qui e, secondo me, va salvaguardata come realtà, magari anche ampliata, per avere un’ offerta formativa maggiore. Ritengo, però, che si debba lavorare per tenerla in piedi, non per rischiare di perderla nel tempo. Dobbiamo assolutamente evitare la chiusura dell’Istituto.

Piccola curiosità, lei ha conosciuto entrambe le sedi della scuola?

Io sono entrata a scuola l’anno in cui è stata aperta la nuova sede, l’abbiamo proprio inaugurata, era nuovissima, ricordo che ci fu anche uno sciopero, perché non ci fecero utilizzare subito la palestra. Non ho avuto modo di studiare nella vecchia sede, ma ho avuto compagni che per i primi anni studiavano in entrambe le sedi.

Prendendo in considerazione quella che è stata la sua esperienza alla Scuola Superiore e quello che sa oggi del Mattei, lo consiglierebbe ad un futuro studente delle superiori e per quale motivo?

Io lo consiglierei, un po’ per campanilismo, perché sono una ex studente, ma sicuramente lo consiglierei per l’offerta formativa, ancora elevata, e che può ancora migliorare.

Questo accorpamento ci ha creato un po’ di disagio, però raccomanderei l’iscrizione al Mattei per due motivi: prima di tutto perché siamo ancora in un contesto quasi familiare, dove si dà più attenzione ai particolari, quindi non nel contesto dei grandi numeri, dove tutto passa; in secondo luogo lo raccomanderei perché, a mio giudizio,  gli sbocchi professionali che possono dare gli indirizzi sono utili a livello pratico nell’ambiente lavorativo.

Io non ho niente contro i licei, però, a parer mio, il liceo insegna materie, a detta di alcuni, più impegnative rispetto a un istituto tecnico, ma non da la stessa base di preparazione per affrontare la vita lavorativa a livello pratico, è tutto molto più teorico, mentre gli indirizzi degli istituti tecnici li ritengo molto più pratici e concreti.  

Se si potesse ampliare l’offerta formativa, vista la presenza dell’Aeronautica e della nuova Scuola di Volo  a Decimomannu, si dovrebbe puntare ad istituire un indirizzo che vada in quella direzione; un corso con indirizzo Aeronautico credo sarebbe molto proficuo e potrebbe creare ulteriore interesse negli studenti che devono scegliere la Scuola Superiore.

 

 

 

 

 

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