Decimoputzu, conferenza “Il territorio di Decimoputzu, evidenze e possibilità di sviluppo”
Università del Territorio A.A. 2023/24
Mercoledì 22 novembre 2023 – ore 17,15 Centro Socio Culturale in Decimoputzu si terrà l’iniziativa culturale, incontro/dibattito con il prof. Gaetano Ranieri, dal titolo
“Il territorio di Decimoputzu, evidenze e possibilità di sviluppo”
L’iniziativa rientra nella programmazione del Progetto Università del Territorio del corrente anno accademico A.A. 2023/24, nella sezione tematica “Paesaggio, ambiente e territorio”.
Il territorio comunale di Decimoputzu è ricco di risorse naturali, minerali, architettoniche e archeologiche.
Alcune di queste sono note, altre un po’ meno.
Tutte sono decisamente poco valorizzate. Sfruttando le opportunità che oggi ci offre la ricerca scientifica, ad esempio i rilievi da satelliti, la cittadina potrebbe arricchirsi di nuovi temi di sviluppo tutti ecosostenibili. Ne parleremo con il prof. Gaetano Ranieri.
Nota biografica
Nato a Napoli, sardo di adozione, formatosi alla famosa scuola di Ingegneria Mineraria dell’Università di Cagliari, è stato Professore Ordinario di Geofisica e tra i fondatori dell’Ingegneria per l’ambiente e il territorio.
Recentemente (14 luglio 2023) l’Università degli Studi di Cagliari ha assegnato al prof. Gaetano Ranieri la Laurea Honoris Causa in Architettura nel corso di una cerimonia che si è svolta nell’aula magna Cima della facoltà di Architettura.
La laurea honoris causa è stata assegnata per il lustro dato all’ateneo del capoluogo con i suoi numerosi studi in diversi ambiti.
Autore di oltre 420 pubblicazioni scientifiche, il professore ha insegnato geofisica applicata prima al Politecnico di Torino, dall’87 al 95, e poi all’Università di Cagliari, dal 1996 fino al suo pensionamento nel 2015.
Nel suo intervento, dal titolo “Vedere oltre”, l’ingegnere e professore, ha voluto evidenziare come avere uno sguardo più ampio, che superi orizzonti segnati ed ostacoli di varia natura, permetta talvolta di scoprire qualcosa di nuovo ed inaspettato.
Così è stato per il sito di Mont’e Prama e così per tanti altri siti in giro per il mondo, durante i suoi oltre cinquant’anni di attività.