Decimoputzu, stanziati 80 mila euro per la piscina comunale

La maggioranza approva la variazione di bilancio

Lo scorso 28 novembre, il Consiglio Comunale ha approvato, coi soli voti della maggioranza, la variazione di bilancio, destinando nuovi fondi alla piscina comunale ormai in disuso da quasi tre anni. I consiglieri di minoranza, che già in precedenza avevano espresso forti dubbi riguardo agli ingenti investimenti da effettuare per sistemare la piscina, hanno espresso voto contrario allo stanziamento di ulteriori 80 mila euro.

La piscina comunale è chiusa da circa tre anni, a seguito di una situazione debitoria dell’ente gestore nei confronti del Comune e dei cedimenti strutturali che non hanno permesso il regolare svolgimento delle attività sportive in sicurezza, costringendo i circa 300 atleti che usufruivano dei servizi della piscina a trasferirsi in altre strutture del circondario.

I cedimenti strutturali sono poi peggiorati a seguito degli eventi alluvionali del mese di ottobre del 2018, che hanno colpito anche il territorio di Decimoputzu, soprattutto la zona degli impianti sportivi, che secondo gli esperti sarebbe un’aerea a rischio idrogeologico. Per questo motivo, una parte del finanziamento ottenuto dallo Stato, circa 60 mila euro, è stato già impegnato per la sistemazione del corpo vasca della piscina. Tuttavia, come ha dichiarato il Sindaco, Alessandro Scano, «questi fondi a seguito delle indagini si sono rivelati insufficienti ad effettuare tutti i lavori di manutenzione e consolidamento relativi ai cedimenti strutturali manifestatisi nel corpo spogliatoi e accresciuti dall’evento calamitoso del 2018». Il Comune ha inoltre chiesto al Ministero dell’Interno un ulteriore finanziamento di 1 milione di euro, da utilizzare per la messa in sicurezza degli edifici pubblici, di cui 100 mila saranno destinati alla ristrutturazione della piscina.

La situazione rimane complicata, con l’opinione pubblica del paese divisa, specialmente dopo la pubblicazione di alcune dichiarazioni del Sindaco, che hanno scatenato le polemiche anche da parte dell’amministrazione che la piscina la ha realizzata. A tal proposito, il Sindaco Scano ha tenuto a precisare che le sue dichiarazioni – nel modo in cui sono state riportate – non rappresentano con precisione il suo pensiero: «Innanzitutto, al momento della sua realizzazione, la piscina non ricadeva in un’area a rischio idrogeologico, i problemi si sono manifestati successivamente. Inoltre, non spetta all’amministratore esprimersi sugli aspetti tecnici. Io mi sono limitato a riportare il parere del tecnico competente».

Dunque, nessuna polemica nei confronti delle precedenti amministrazioni: «Eventuali responsabilità dei cedimenti strutturali, ove ce ne fossero state, andrebbero attribuite ai tecnici e non certo agli amministratori, ai quali va riconosciuto il merito di aver programmato e attuato la realizzazione della piscina. Noi della maggioranza riteniamo di non dover vanificare l’impegno e il lavoro profuso da chi ci ha preceduto, impegnandoci affinché la struttura torni a essere efficiente come prima».

Il gruppo di minoranza ha invece chiesto garanzie in merito alla questione della futura gestione della piscina e del numero di utenti che potrebbe usufruirne, sostenendo che senza certezze di questo tipo un investimento di tale portata non troverebbe giustificazione.

Nonostante ciò la Giunta comunale è decisa a portare avanti il progetto, sulla base dei dati pregressi e delle varie richieste dei cittadini, che fanno ben sperare su un eventuale ripristino della discreta operatività della piscina. Il prossimo passo, come ha spiegato il Sindaco, è quello di mettere in sicurezza l’impianto eseguendo tutte le opere di manutenzione di cui necessita. Successivamente si procederà tramite un bando all’affidamento in gestione della struttura.

Andrea Piras

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