Il sogno di Ilenia è diventato realtà!

Ilenia Filippino con le sue giovanissime allieve

di Rachele Loi

Non è da tutti costruire un attività da zero, credere nel proprio sogno e affrontarlo senza aver paura delle conseguenze, ma Ilenia Filippino, ci ha creduto e ci sta credendo tutt’ora. Nata a Cagliari nel 1995 decimese d’adozione, sin da piccola ha la passione per la ginnastica ritmica e per l’insegnamento, ma cosa l’ha portata a diventare istruttore di questa disciplina?

Com’è iniziata la tua passione per lo sport?
“A 3 anni ho iniziato a praticare l’attività sportiva a Milano, a 7 anni mi sono trasferita a Decimomannu e ho continuato ad allenarmi nella palestra del dopolavoro ferroviario, a 8 anni ho incominciato con l’attività agonistica che mi ha portato a vincere il campionato nazionale di show dance all’età di 16 anni. Ho praticato ginnastica ritmica fino all’età di 16 quando ho deciso di approfondire la mia conoscenza e di provare a praticare il latino americano, ma ben presto ho capito che il mio unico amore era uno quindi ho rincominciato ad allenarmi come ginnasta ritmica fino ai 20 anni”.

Come mai ti sei dovuta fermare?
“Per sfortuna ho avuto un grave problema alla schiena che mi ha costretto a rinunciare all’attività agonistica. In quel momento ho capito che mi sarebbe davvero piaciuto tramandare la mia esperienza e trasmettere il mio amore per questo sport ad altre piccole ginnaste”.

Quindi a questo punto nasce l’idea di costruirti un qualcosa di solamente tuo..
“Si esatto, dopo il diploma, ho provato a lavorare in vari settori, essendo diplomata presso un istituto alberghiero ho provato a lavorare nei ristoranti ma non mi sentivo soddisfatta perché il mio sogno era quello di costruire qualcosa di mio”.

Come hai fatto a costruire Athena Gymnasium?
“Chiedendo consiglio alla mia insegnante di Uta, su internet e  con l’aiuto di altre persone sono riuscita a capire cosa mi sarebbe servito per aprire un’associazione di questo tipo. A luglio del 2017 ho iniziato a cercare lo spazio che per un attività del genere deve avere determinate caratteristiche, ho provato inoltre a chiedere finanziamenti e spazi del comune, ma le risposte sono arrivate tardi e io ormai avevo già cercato sponsor e spazi”.

È stato subito un successo?
“Mi ricordo che feci una giornata di presentazione della scuola e si presentarono 80 bambine, ne ho dovuto rifiutare a malincuore 40 perché io sono dell’idea che preferisco averne poche e seguirle più che bene in modo da ottenere buoni risultati”.

Che risultati hanno portato a casa quest’anno le ragazze?
“Quest’anno non sono riuscita a portare tutte la ragazze alle gara ed è un obbiettivo che mi sono prefissata per i prossimi anni. Hanno comunque vinto il 3°posto nella gara a squadra con la palla, il 2°posto nella gara di coppia e infine il 1°posto nella categoria 9 anni (individuale) con la fune”.

Quali sono i tuoi prossimi obbiettivi?
“Voglio sicuramente proseguire prendendo la qualifica di 2 livello come istruttrice, sto anche valutando l’idea di iscrivermi all’università in scienze motorie. Per quanto riguarda la scuola di ginnastica ritmica ho intenzione di implementare altri corsi in modo da accogliere più ginnaste”.

Vulcano n° 96

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