Le parole sono finestre oppure muri

di Simone Naitana

 Le parole sono finestre oppure muri è il titolo di un libro scritto da Marshall Rosemberg, psicologo clinico, allievo e assistente di Carl Rogers, a sua volta uno dei fondatori del movimento di psicologia umanistica e tra i più influenti psicologi del ventesimo secolo. Questo libro costituisce una vera e propria introduzione alla Comunicazione Nonviolenta e si prefigge lo scopo di aiutarci a migliorare la comunicazione con noi stessi e con gli altri. Ci insegna a comunicare utilizzando il potere curativo dell’empatia. Ci insegna sia ad esprimere i nostri bisogni con coerenza e senza sensi di colpa, sia ad ascoltare gli altri in modo che questi si rendano conto che le loro parole non sono state soltanto udite, ma comprese fino in fondo.

La comunicazione di qualità è oggi più che mai una delle competenze più preziose sia in ambito personale che professionale. Marshall Rosemberg ci mette a disposizione uno strumento molto semplice nei suoi principi ma allo stesso tempo estremamente potente per migliorare radicalmente e rendere veramente autentica la nostra relazione con gli altri. Quando le persone imparano a comunicare efficacemente le loro vite e le loro relazioni interpersonali possono venirne profondamente trasformate. Molto spesso pensiamo al nostro stato di salute solamente in funzione della presenza o meno di malattia senza considerare quanto importante sia la qualità delle nostre relazioni.

Questo libro grazie a racconti, esempi e semplici dialoghi ci insegna a manifestare una comprensione rispettosa per i messaggi ricevuti, a modificare gli schemi di pensiero che portano alla collera e alla depressione, a dire ciò che desideriamo senza suscitare ostilità. La Comunicazione Nonviolenta ci da consapevolezza riguardo al nostro essere violenti nei riguardi di noi stessi e degli altri. Spesso non riconosciamo di essere violenti perché crediamo che la violenza consista solo di lotte, uccisioni e guerre, tutte cose che la persona media non fa. Spesso nel nostro modo di comunicare il giudizio e l’interpretazione ci rendono violenti senza che ce ne rendiamo conto e ci allontanano dall’altro. Spesso non ci rendiamo conto che le analisi che facciamo sugli altri sono in realtà espressione dei nostri stessi bisogni e valori.

Oggigiorno siamo sempre più “analfabeti emotivi”, Marshall Rosemberg ci aiuta ad individuare ed esprimere i nostri sentimenti, a distinguerli dai pensieri e allo stesso tempo a prendercene la piena responsabilità. Le azioni degli altri possono essere uno stimolo per i nostri sentimenti, ma non ne sono mai la causa. I nostri sentimenti sono il risultato del modo con cui scegliamo di ricevere quello che gli altri dicono e fanno. Lo straordinario linguaggio della Comunicazione Nonviolenta consente di cambiare le relazioni tra genitori e figli, tra insegnanti e studenti, e più in generale consente a ciascuno di noi di cambiare la modalità con cui ci relazioniamo con gli altri e con noi stessi.

Vulcano n° 89

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