L’ipotetica finestra sul cortile a Villaspeciosa

a cura di Salvo Montalbano

 

Almeno una volta abbiamo visto tutti il film di Alfred Hitchcock “La finestra sul cortile”, qui un giornalista, costretto su una sedia a rotelle, osserva dalla sua finestra di casa, la vita del condominio di fronte e così scopre un omicidio e fa arrestare l’assassino.

Vulcano non ha finestre che si affacciano su un cortile condominiale, ma ha orecchie per ascoltare, nasi per annusare e la pubblica strada per osservare.

E’ un’estate strana, questa che stiamo vivendo. La stranezza è determinata da tante cose, prime fra tutte il Covid-19: esiste o no? Si tonerà al lockdown o no? E’ davvero una malattia causata dal pipistrello o è un esperimento sfuggito da un laboratorio? Lo Stato, con i vari decreti emergenziali, ci sta proteggendo o sta sospendendo i diritti costituzionali narcotizzandoci con la paura di essere contagiati? A settembre le scuole riapriranno o no? Anche il prossimo anno regaleranno la promozione a tutti gli studenti o no?

Non esiste nulla di certo, i vari ministri rilasciano dichiarazioni alla Stampa, per poi smentire se stessi subito dopo con un’altra dichiarazione, contraria alla precedente, ma altrettanto ufficiale. Davvero la situazione è così difficile da gestire, o ci stanno semplicemente distraendo da qualcosa di molto più grande che sta accadendo e che qualcuno vorrebbe passasse in sordina?

Purtroppo non abbiamo nessuna di queste risposte, perciò non ci resta che attendere e vivere alla giornata.

 

 

Di fatto però non è un’estate noiosa, per lo meno per Villaspeciosa. Se qui esistesse una Gazzetta locale avrebbe molto di cui scrivere. A cominciare dall’antenna, posizionata al centro del paese in un terreno privato, per consentire una migliore copertura alla rete telefonica. Il paese si è sollevato contro questa infelice decisione, per la quale non è stato minimamente interpellato. E’ vero, il terreno è privato, ma le onde elettromagnetiche si propagano sulla testa di tutti noi e vanno ben oltre i confini del terreno privato. Gli studi ufficiali di settore dicono che tali onde non sarebbero dannose per l’uomo, del resto la Legge è dalla parte del privato, perciò il discorso si chiude da sé.

Generalmente gli speciosesi sono tranquilli, storicamente hanno sempre fatto da “cuscinetto” ai ben più sanguigni utesi e putzesi, molto più propensi ad infervorarsi per qualunque cosa. Ecco perché tutti si sono allarmati una sera, intorno all’ora di cena, quando su tutto il paese si sono sentite urla disumane e strazianti, poco dopo è giunta un’ambulanza e anche le Forze dell’Ordine non si sono fatte attendere. Tutta la gente accorreva nella direzione da cui proveniva il disordine, ossia verso il centro di accoglienza per rifugiati dove, appunto, è scoppiato un diverbio. La versione ufficiale parla di un accoltellamento tra rifugiati per futili motivi, ma nessuno ha fatto caso ad un particolare: mentre tutti accorrevano per vedere cosa fosse accaduto, alcuni individui (non speciosesi) sgattaiolavano in direzione opposta, cercando di passare inosservati, quasi a volersi dileguare nella notte il più velocemente possibile. Ovviamente la cosa è finita lì senza gravi danni, ma con tanto spavento.

Infine, ma non per ultimo, per chi è speciosese doc, la notizia più eclatante è quella riguardante la ritrovata armonia a livello politico. Indubbiamente non parliamo di armonia totale, perché ancora qualche crepa c’è, ma parrebbe che buona  parte della maggioranza e l’opposizione abbiano trovato una linea d’accordo. Infatti, il Covid ha permesso al Sindaco di dimostrare tutte le sue capacità empatiche attraverso i canali social e ponendosi al servizio di tutti i cittadini, nessuno escluso, compresi anche quelli che non l’hanno votato. Infatti ha da poco intrapreso a definirsi “il sindaco di tutti” e questo è stato molto apprezzato.

Ferragosto si avvicina, l’estate è ancora lunga e la vita prende forma per lo più di notte. Continueremo a sentire le risate dei giovani che corrono in bicicletta, il lieto vociare dei bambini che giocano in piazza o al parco, le sirene delle ambulanze, dei Vigili del Fuoco o delle Forze dell’Ordine, ma continueremo anche a sentire i condizionatori in funzione, i trattori che lavorano in campagna, le ventole degli aspirafumo per caminetti (spenti), le auto di passaggio e annuseremo ancora l’odore del fuoco notturno, appiccato per le stoppie, e l’inconfondibile odore di cannabis che si diffonde nella notte, segno che per qualcuno il divertimento ha un altro significato.

Buona estate!

 

 

 

 

 

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