L’Istituto Mattei di Decimomannu incontra il Pianeta Bianco

 

 

 

L’ingegner Marco Buttu

 

Grazie alla disponibilità dell’ENEA e della Presidenza dell’Istituto E. Mattei di Decimomannu, una classe dello stesso Istituto ha potuto collegarsi in videoconferenza con la base Concordia situata in Antardide e parlare con gli operatori, fra i quali l’ingegnere sardo Marco Buttu. Vulcano dà volentieri conto di ciò, ringraziando la tenacia e l’originalità della docente Franca Barracca, a dimostrazione che il buon insegnamento nasce innanzitutto dalla disponibilità e dalla apertura mentale di chi vi è, a vario titolo, preposto.

 

di Francesca Barracca

 

Alle 10 (ore italiana, le 17 nel lontano Antartide) di venerdì 19 marzo 2021, i ragazzi della 1^E indirizzo Turismo hanno vissuto un’esperienza irripetibile, grazie al collegamento in remoto, organizzato dalla prof.ssa di Geografia Franca Barracca,  con l’ingegnere e ricercatore sardo Marco Buttu, in missione in Antartide nella base scientifica Italo-francese Concordia.

L’ idea della videoconferenza nasce da una discussione in classe che ha avuto come argomento “cervelli in fuga”, quei giovani laureati che accettano di andare anche molto lontano da casa per arricchire il loro bagaglio culturale e mettere a disposizione la loro professionalità. In Sardegna abbiamo tanti esempi di “cervelli in fuga”, e uno di questi è l’ingegnere e ricercatore Marco Buttu, che lascia la Barbagia per trascorrere un anno in Antartide nella base scientifica Italo-francese Concordia… Da qui nasce la curiosità dei ragazzi: “Come si può vivere in una immensa distesa di ghiaccio con temperature invernali al di sotto degli 80 gradi?”

La prof.ssa Barracca vuole soddisfare questa loro curiosità e propone l’iniziativa alla DS, la dott.ssa M. Antonietta Santoro, che risponde entusiasta all’idea di offrire ai ragazzi un’occasione irripetibile di “aprire gli occhi sul mondo”. 

Durante l’evento i ragazzi sono emozionati e vogliono fare tante domande. L’ingegnere Marco Buttu  presenta i suoi compagni di viaggio. Con loro c’è anche una dottoressa di Sassari alla sua prima esperienza in Antartide e ciascuno racconta il proprio ruolo all’interno della missio-ne, condividendo con la classe delle immagini bellissime, all’esterno e all’interno della base. Il ricercatore sardo ci confida che almeno 4 sardi fanno esperienza nell’arco di un anno in Antartide. Ma la sorpresa non finisce qui: alla videoconferenza con la base scientifica Concordia si è collegato anche il dott. Salvatore Bellisai, presidente della fondazione Barumini e grande amico del ricer-catore astrofisico Buttu.

Emozionati per bellissima esperienza vissuta, i ragazzi e i docenti salutano Marco Buttu, strappandogli la promessa di venire a trovarci al suo  rientro in Sardegna per raccontarci ancora una volta la sua fantastica  avventura nella notte artica.

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