L’Università del Territorio, una bellissima realtà formativa a Decimoputzu

di Giuliana Mallei

 

Il progetto culturale creato da Stefano Basciu sta per iniziare il suo 5° anno accademico e si preannuncia molto interessante non solo per Decimoputzu ma anche per tutte le comunità limitrofe.

Dal alcuni anni a Decimoputzu ha avuto inizio un progetto culturale degno di grande interesse, partito quasi in sordina circa quattro anni fa, è cresciuto e ormai la sua fama è uscita dai confini del paese, raggiungendo, per ora, i paesi circostanti. Stiamo parlando dell’Università del Territorio, un bellissimo progetto culturale diretto e coordinato da Stefano Basciu.

L’ultimo anno accademico è stato veramente coinvolgente e ha visto la partecipazione di importanti esponenti del mondo culturale sardo, scrittori di fama, docenti universitari, sociologi, psicologi, storici, archeologi, scienziati. È stato possibile mantenersi informati sulle attività e le iniziative del “Progetto Università del Territorio” grazie anche al gruppo Facebook denominato appunto “Università del Territorio”.

Abbiamo incontrato il coordinatore Stefano Basciu, specializzato in “Studi Sardi” e già autore di diversi lavori monografici sui beni storici e storico-artistici di Decimoputzu.

Da quanto tempo esiste l’Università del Territorio?

Il Progetto Università del Territorio ha compiuto quattro anni e, memori dell’esperienza maturata in questi anni, auspichiamo che l’attività culturale e sociale possa proseguire con lo stesso entusiasmo e spirito di servizio nei confronti della comunità putzese e delle comunità dei paesi limitrofi anche nel 2023/24, per il 5° anno.

Come si articolano gli incontri?

L’anno appena concluso ci ha visti impegnati ogni giovedì presso il centro Socio Culturale in Decimoputzu. Si è trattato di incontri tematici sul territorio, attraverso una metodologia didattica ed un approccio relazionale accessibili a tutti, a prescindere dall’età, dal grado di formazione e istruzione e dal bagaglio di conoscenze di ciascuno.

Il programma dell’anno accademico 2022/23, ad esempio, ha riguardato vari argomenti quali il corso didattico storia di Decimoputzu, presentazione di libri, ricordo di persone che si sono distinte nel corso della storia, tradizioni popolari del territorio, fatti, avvenimenti e storie della comunità, ambiente, urbanistica e paesaggio putzese, beni culturali materiali ed immateriali del territorio.

Sin da subito avevamo previsto il coinvolgimento delle associazioni Pro Loco dei paesi confinanti, per consentire una maggior acquisizione delle conoscenza dei beni archeologici e storici artistici del territorio.

Abbiamo inoltre avuto modo di svolgere, grazie all’apporto della Pro Loco di Decimoputzu e del gruppo di appassionati, alcune escursioni di gruppo nel nostro territorio a is Cuccureddus, Monte Idda, Nuraghe Ibbas, Fanaris o Castello di Siliqua e in altre località della Sardegna come Laconi, Isili, Villamar o Iglesias.

Quali sono i principali obiettivi dell’Università del Territorio?

Fornire alla nostra comunità le conoscenze di base del territorio in cui vive e opera con senso di responsabilità e consapevolezza, in relazione all’aspetto geografico, urbanistico, storico, archeologico, artistico, culturale, sociale, religioso ed identitario.

Promuovere lo sviluppo della cultura e della conoscenza in generale quali strumenti e presupposti fondamentali per preservare la memoria storica e le sue tradizioni popolari e per rafforzare il senso di appartenenza della comunità al suo territorio.

Mettere in campo iniziative culturali e sociali mirate alla comunicazione del patrimonio storico e culturale del territorio che abbiano anche la funzione di stimolo e di supporto agli enti preposti alla tutela, alla valorizzazione ed alla promozione turistica dei beni culturali, dei beni paesaggistici e del patrimonio immateriale della nostra comunità.

Esistono diverse sezioni tematiche, quali sono?

Il corso didattico sulla storia di Decimoputzu attuato nell’ultimo anno nell’ambito della storia, della storia dell’arte e archeologia della Sardegna, ha esaminato il periodo basso medievale (XII-XV secolo), in prosecuzione del programma avviato a partire dal 2019.

La sezione sulla presentazione di libri è stata dedicata agli autori che hanno trattato argomenti inerenti il territorio putzese, ivi compresi argomenti dei territori confinanti al nostro. La presentazione dei libri è stata realizzata in modalità aperta e partecipata, nel corso della quale il pubblico ha avuto possibilità di dialogare con l’autore e/o con il presentatore del libro.

Abbiamo inaugurato una sezione di studio sulle persone putzesi particolarmente meritorie, al fine di ricordare donne e uomini che si sono distinti in varie imprese ed attività, ovvero che abbiano dato lustro al nostro paese o che si siano impegnate per il bene della nostra comunità nel corso della storia. Due convegni sono stati dedicati alla straordinaria figura di Don Loi, il sacerdote putzese (1936- 1965) deceduto dopo una lunga agonia. Aveva però realizzato il suo desiderio: ricevere l’ordine sacerdotale. Non a caso in punto di morte canta il Te Deum di ringraziamento a Dio.

Sempre nell’ultimo anno abbiamo avuto modo di concretizzare ulteriori sezioni tematiche, di carattere culturale e sociale, con argomenti inerenti il nostro territorio (e dei paesi vicini e/o confinanti) quali sport, tradizioni popolari, antropologia, ambiente, urbanistica, paesaggio, ed in generale il patrimonio archeologico storico artistico e culturale (beni culturali materiali ed immateriali). Fra questi ultimi è stata data primaria importanza alla Via Crucis cumenti si cantat a Deximeputzu, cui sono state dedicate due serate, con la partecipazione dei protagonisti storici di questa caratteristica manifestazione religiosa particolarmente coinvolgente per la comunità putzese.

Con chi collabora l’Università del Territorio per realizzare le iniziative?

Il progetto “Università del Territorio”, per l’A.A. 2022/23, è stato realizzato con la collaborazione dell’Associazione Turistica Pro Loco di Decimoputzu, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Decimoputzu e della Parrocchia Nostra Signora delle Grazie in Decimoputzu. C’è inoltre il fondamentale supporto del gruppo appassionati di Decimoputzu e di altri collaboratori che in modo del tutto volontario contribuiscono e garantiscono il buon esito e la qualità delle iniziative proposte.

Hai mai pensato di istituire un’Associazione vera e propria, autonoma?

Si, ci ho pensato, infatti è già pronto lo Statuto ed a breve provvederò alla registrazione presso l’Agenzia delle Entrate e diventerà un’Associazione culturale in piena regola.

Puoi anticipare ai nostri lettori su cosa verteranno le tematiche del prossimo anno accademico?

Il programma verrà discusso con la Pro Loco e con il gruppo Appassionati di Decimoputzu già dalle prossime settimane. La parte storica tratterà tematiche inerenti l’età moderna e contemporanea, con vari approfondimenti sul territorio attraverso varie testimonianze e documenti d’archivio.

Sulla strada della metodologia finora adottata tutte le conferenze, seppure tratteranno in prevalenza argomenti relativi al nostro territorio, avranno comunque una cornice storico-culturale afferente alla Sardegna, all’Europa ed ai popoli del Mediterraneo.

Viste le proposte già pervenute ci saranno diverse novità ad integrazione della programmazione didattica e culturale che auspichiamo possa trovare sempre maggior interesse e condivisione.

Ringraziamo Stefano Basciu per la disponibilità a raccontare ai nostri lettori quello che si prefigge nel concreto il Progetto Università del Territorio, nell’augurare un buon anno accademico 2023/24, invitiamo tutti coloro che fossero interessati ad iscriversi al gruppo Fecebook “Università del Territorio” per mantenersi informati su tutti gli eventi organizzati

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