“Manuale di sopravvivenza alimentare”: tra cucina etica e creatività
Il terzo numero del progetto artistico prodotto da Urban Center coinvolge il senso del gusto
L’iniziativa lanciata nella prima fase dell’emergenza coronavirus dall’Urban Center di Cagliari si arricchisce di un terzo nuovo lavoro: il Manuale di sopravvivenza alimentare.
Il progetto dei Manuali di sopravvivenza all’isolamento sociale nasce il 23 marzo con l’intento da parte di numerosi artisti di lanciare un messaggio di profondo rinnovamento. Un rinnovamento forse lontano da certi standard economici e burocratici, ma finalmente legato all’uomo nelle sue sfaccettature essenziali e creative, nel suo sentirsi parte di un tutto e di un pianeta che non può più rimanere inascoltato. Così come non possono rimanere nel silenzio le fasce della nostra società che sono rimaste economicamente e psicologicamente più colpite dalla pandemia.
Curati da Paola Corrias e Daniele Gregorini e prodotti da Urban Center ‒ nello specifico all’interno dell’iniziativa hOMe ‒ i manuali raccolgono le riflessioni scritte, visive e sonore di numerosi artisti isolani che nella fase di lockdown hanno elaborato varie interpretazioni del presente proiettate verso il futuro.
Col terzo numero l’arte si unisce alla cucina e, soprattutto, alle esigenze di risparmio dovute alla crisi economica scaturita in questi ultimi mesi a causa del blocco per arginare l’epidemia. Il gusto della creatività alimentare si sposa così con l’attenzione a una cucina etica e accessibile a tutti. Ognuna delle 26 ricette proposte prevede, infatti, l’utilizzo di soli cinque ingredienti (più uno a piacere) facilmente reperibili. Ricette low cost elaborate non solo da artisti ma anche da persone comuni: dallo chef allo studente fuori sede, dalla nonna alla pasticciona, senza scordare intolleranti e nutrizionisti. Si tratta di: Simone Casini, Marina Ravarotto (ChiaroScuro), Ilaria Ditta, Stefano Caria, Carlo Defraia (Madriga), Daniel the translator, nonna Rosa, Federica Vargiu, nonna Bonny, Fortunato Crispu, Francesca Murtas, Giulia Casula, Adriano Zucca, Michela Pacifico, Mesanoa, Roberta Diana, Serena Loi, Paola Corrias, Daniele Gregorini, Petr Davydtchenko e Becky Haghpanah-Sirawan.
Anche questo terzo manuale riesce così a rendere più lieve il periodo che tutti noi stiamo attraversando, accompagnandoci in modo propositivo e sincero in questa “fase due” contro il coronavirus. Prima del numero a tema alimentare ‒ che tra i curatori vede anche la partecipazione di Simone Casini ̶ il numero 0 e il numero 1 ci avevano portato a riflettere su varie tematiche.
Propriamente legato alla condizione di reclusione domestica, il numero 0 ha visto in quattro contributi critico-testuali e 12 opere la collaborazione di 16 artisti: tra loro Daniele Gregorini, Paola Corrias, Andrea Casciu, Alberto Marci, Amirah Suboh, Giacomo Zucca, Luisa Siddi, Skan e tanti altri. Tutti loro hanno portato alla luce riflessioni inerenti i temi del nutrimento, dell’evasione, della resistenza e delle visioni declinati nelle tre dimensioni dell’essere umano: corpo, mente e spirito.
Il numero 1 propone, tra le altre, attente riflessioni per la riattivazione sociale e comunitaria dopo il lockdown. Il testo di partenza è la favola di Hänsel e Gretel. La fiaba dei fratelli Grimm diventa, grazie ai 51 artisti (e non) coinvolti, un’efficace metafora dei vari scenari che l’uomo è chiamato ad affrontare in questa fase storica. Nomi quali Giulia Casula, Massimiliano Perasso, Matteo Campulla, Daniela Frongia, Giacomo Salis, Davide Tocco, Marcello Nocera, Francesca Saba e tanti altri elaborano con varie tecniche e varie opere temi globali eppure personali, intimamente sentiti da tante persone durante la reclusione forzata.
L’obiettivo è quello di offrire uno strumento efficace per fronteggiare l’isolamento, riuscendo così a mantenere viva la comunità e a diffonderne le visioni. Aspettiamo con trepidazione il prossimo numero, perché l’arte in tutte le sue forme può far sì che non solo vada tutto bene, ma che vada tutto meglio rispetto al passato.
I Manuali sono scaricabili gratuitamente dal sito di Urban Center.
Marta Melis