Pugilato, il campione da record viene da Assemini
Nicola Tolu, classe 2005, asseminese doc, è Campione interregionale per la categoria pugilistica School Boys (48 kg mosca).
Nicola ha iniziato a praticare pugilato solo di recente, ma può essere già definito un vero e proprio campione da record, considerato che dopo l’esordio dell’estate 2019, si è trovato ad incontrare altri ragazzi di talento ai recenti Campionati italiani, svoltisi a Montesilvano (PE) dal 25 al 27 ottobre scorso, guadagnandosi la medaglia di bronzo. Un risultato eccezionale per un giovane che pratica lo sport agonisticamente da solo un anno e che ha alle spalle solo sei incontri.
Il giovane studente del Liceo Sportivo di Cagliari racconta ai microfoni di Vulcano come la sua passione lo abbia portato dalla palestra “ASD Pugilistica Città di Uta”, in cui si allena quotidianamente, impegni scolastici permettendo, ad affrontare ragazzi di altre regioni e ad affermarsi in questo settore sportivo. Con lui per sostenerlo nell’intervista, come quando è sul ring, ci sono i suoi fan numero uno, mamma Michela e papà Marco.
Come mai ti sei avvicinato al mondo del pugilato e come ti sei accorto di avere questa passione?
Una sera, come accade spesso dopo aver finito di fare i compiti, mi stavo rilassando sul divano e ho iniziato a guardare dei video sul telefono. Mi sono imbattuto in uno che mi ha colpito particolarmente, era una ripresa di due ragazzi che praticavano sparring, una simulazione di un incontro, come un’amichevole nel mondo del calcio diciamo, che di solito viene fatta dopo l’allenamento tra ragazzi della stessa o diversa società. Mi è piaciuto il modo in cui si sfidavano, quindi ho deciso di provare.
Raccontaci dei campionati italiani.
Ero molto agitato, ero in ansia per via del mio recente esordio che risale a quest’estate e che dire? Non mi aspettavo di arrivare così in fretta così lontano. È stata un’esperienza bellissima. Per i Campionati Regionali non c’era lo sfidante, quindi sono passato direttamente per il turno successivo, senza disputare l’incontro. Sono partito per Montesilvano, l’11 ottobre. Il 12 ho superato i quarti battendo il campione siciliano. Mi sono qualificato per i Campionati Italiani, come Campione Interregionale e sono arrivato terzo il 26 ottobre. Il mio sfidante aveva una marcia in più per aver disputato più incontri, ma l’incontro era equilibrato e sono riuscito a dargli filo da torcere.
Qual è il ricordo che porti con te e che ti emoziona maggiormente di questa esperienza?
Mamma e papà fierissimi del loro campione, provano a suggerire al giovane Tolu, visibilmente emozionato dal ricordo dell’esperienza (ndr).
«Il fatto che sia partito da solo col tuo maestro?» suggerisce la madre; «I nuovi amici che hai conosciuto? Dopotutto, questo sport va molto oltre quello che succede sul ring, diciamo che nell’incontro sono cazzotti, ma fuori sono abbracci, no?» aggiunge il padre.
Sì, partire col mio allenatore – riprende Tolu – e stringere nuove amicizie è stato bellissimo, ma mi ha colpito anche qualcosa che hanno detto i giudici di gara che hanno proprio voluto sottolineare che, pur essendo arrivato terzo, gli esaminatori avrebbero dovuto tenermi d’occhio, perché in futuro potrei servire la maglia azzurra. Ne sarei onorato.
Cosa dicono mamma e papà del tuo successo?
Sono fieri di me, mi hanno sempre sostenuto, per loro sono il piccolo campione di casa e mi hanno insegnato che anche se si perde, non ci si deve demoralizzare, perché i risultati arrivano col passare del tempo.
«Per me è stato difficile vedere che si stava avvicinando a questo sport – dice la madre – soprattutto il primo incontro è stato pesante; non è facile per un genitore vedere il proprio figlio che prende i pugni e che li dà, ma adesso un po’ mi sono abituata anche per il grande miglioramento, la prima volta mi veniva quasi da piangere.» Prosegue il Signor Tolu: «A me viene da dire che la vita è piena di sconfitte, una in più o una in meno, ti insegna che non ti devi demoralizzare – se mai dovesse perdere – perché la vita va sempre avanti. Ma questo vale per tutto, non solo per il pugilato».
C’è qualcuno a cui ti stai ispirando per combattere?
Sì, non volevo essere banale, ma la mia ispirazione è Mohammed Alì. Però c’è anche mio cugino, Roberto Filippino, che è arrivato secondo ai Campionati Italiani di boxe. Mi ha ispirato perché abbiamo sempre parlato di questo sport, che si avvicina molto alla pugilistica. Ovviamente c’è anche il mio allenatore, Edoardo Pillitu, che mi segue anche quotidianamente: ci siamo allenati persino di domenica. Mi sprona, mi incoraggia, mi ha dato i giusti suggerimenti per migliorare e per mostrare a tutti quanto valessi. È una fonte di ispirazione e vorrei ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me: spero di renderlo sempre fiero di avermi come suo allievo.
Il giovane Tolu ci racconta dei progetti per le prossime gare e ci anticipa che spera di proseguire con il pugilato anche una volta raggiunta la maggiore età. Il suo obiettivo è diventare Campione Italiano entro il prossimo anno. Il talento e la costanza non mancano, quindi Nicola potrebbe raggiungere presto il titolo, rappresentando un nuovo orgoglio sardo nel mondo dello sport.
Salutiamo Nicola, che ringraziamo per aver condiviso con noi i suoi successi e gli facciamo i migliori auguri della nostra Redazione, per un futuro ricco di traguardi e soddisfazioni sportive.
Noemi Limbardi