Quando il Dirigente Scolastico è una donna

Antonella Rita Pisu, Preside dell’Istituto Comprensivo di Serramanna,

si racconta ai lettori di Vulcano

 

di Giuliana Mallei

 

 

Le persone straordinarie, spesso, sono silenziose, svolgono le loro attività senza clamore e con grande discrezione, ma raggiungono grandi obiettivi che danno lustro anche alla comunità in cui abitano. Riteniamo che questo sia il caso di Antonella Rita Pisu, che quest’anno è diventata Dirigente Scolastico nell’Istituto Comprensivo di Serramanna. Antonella, così la chiamiamo, ha sempre un sorriso da dedicare a chiunque la incontri, è diventata speciosese per matrimonio, ma è come se fosse nata qui. Le abbiamo chiesto questa intervista per raccontare la sua esperienza professionale e lei, con grande disponibilità, nonostante i numerosi impegni, ha acconsentito con immensa cortesia.

Da quanto tempo abiti a Villaspeciosa?

Abito a Villaspeciosa da 21 anni, ma il mio paese d’origine è San Gavino Monreale.

Per quanti anni hai insegnato e dove?

Ho iniziato la mia carriera lavorativa da insegnante a 21 anni ; dopo 2 anni di incarico annuale, su posto di sostegno ,prima  a Carbonia poi a Sestu, sono stata immessa in ruolo a Milano. Ho scelto di svolgere il mio anno da docente neo-immesso in ruolo in una scuola speciale (ancora operativa) , pur avendo altre opportunità. Nella scuola speciale “Don Gnocchi”, ho vissuto un’esperienza lavorativa molto significativa, ricca di sensazioni ed emozioni che mi hanno arricchita, sia dal punto di vista umano che professionale. Dopo un anno di lavoro in Lombardia ho ottenuto il trasferimento in Sardegna, prestando servizio presso la Scuola Primaria di Serrenti per 7 anni, successivamente presso la Scuola Primaria di Decimomannu fino al 31 agosto 2021 su posto di sostegno e comune.

Per quanti anni sei stata vice preside a Decimomannu?

Per 25 anni, durante il mio lavoro da docente , ho ricoperto , anche,  il ruolo di vicepreside in diverse modalità (senza esonero, con semiesonero, con esonero totale dall’insegnamento) ed ho avuto la fortuna di collaborare con ben 15 Dirigenti Scolastici. Grazie al mio spirito di adattabilità ed alla voglia di imparare sempre qualcosa di nuovo sono riuscita a supportare, pur nelle differenze gestionali, i vari Dirigenti apprendendo sempre qualcosa in più ed aggiungendo tasselli alla mia formazione professionale. Ringrazio i Dirigenti per  avermi scelta ripetutamente ed aver avuto fiducia nelle mie capacità. In tutti questi anni ho continuato in modo assiduo e costante a documentarmi, a studiare e ad acquisire titoli (ultimo, nel 2017, la laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche).

Questo è il tuo primo anno da Dirigente: che sensazione hai provato il 1 settembre e come sei stata accolta?

Sono stata accolta con affetto, umanità, calore ed ospitalità.  E’ stato un grande traguardo per me , anche se l’idea di dirigere un Istituto con 1000  alunni un po’ mi spaventava; inoltre operare in un momento storico emergenziale, a causa della pandemia, richiedeva maggior impegno ma, attualmente, mi trovo benissimo, e ringrazio di essere stata affidata a questa comunità scolastica. Governare una scuola è complesso perché complesse sono le dinamiche, le relazioni, le componenti, le attività da svolgere, il lavoro non ha mai fine e le responsabilità sono numerose. Chiaramente i punti di forza sono i docenti e gli alunni, i primi bravi, competenti, professionali, operano con amore e passione; i secondi educati, attenti, impegnati ad apprendere e pronti a creare dal nulla.

Spero di riuscire a raccogliere la nuova sfida di crescita di questa comunità scolastica in un momento di profonda trasformazione della Scuola. I nostri tempi si stanno rivelando molto difficili per tutti, pieni di difficoltà e di motivi di preoccupazione a livello sociale, economico, sanitario e culturale. La Scuola, tuttavia, è il fronte principale dell’impegno di tutti poiché l’educazione dei giovani, di coloro che domani saranno la futura classe dirigente, possa essere garantita con tutti i mezzi e con tutte le forze poste in campo da tutti gli operatori della Scuola, in strettissima collaborazione con le famiglie e le realtà del territorio. Ritengo che favorire un clima sereno e positivo nell’organizzazione sia fondamentale per garantire la realizzazione di un ambiente di apprendimento sano e stimolante per tutti i nostri alunni. Il mio operare quotidiano è orientato verso questo obiettivo.

L’Istituto che dirigi è molto impegnativo?

L’istituto comprende due Comuni : Serramanna e Samassi , 1000 alunni, 8 plessi scolastici (3 scuole dell’infanzia, 3 scuole primarie e 2 scuole secondarie di I grado) 160 docenti e 30 unità di personale ATA.

Cosa ti piacerebbe realizzare come Dirigente Scolastico?

Garantire l’ascolto, la partecipazione a tutti i livelli è un impegno operativo nel mio stile di lavoro,  ed anche  la mia disponibilità ad accogliere suggerimenti, segnalazioni e idee che possano aiutarmi a migliorare la nostra scuola. Responsabilità professionale e competenze organizzative sono alla base di ogni possibile terapia di successo, sono i veri antidoti all’insuccesso, perciò, anche la capacità di trasmettere entusiasmo e di infondere coraggio per la riuscita serve a tutti e a ciascuno; crea quell’atmosfera positiva di crescita che rende più leggera la fatica e più entusiasmante la fiducia nel successo, immunizzando dalle frustrazione

L’obiettivo del mio incarico è quello di stabilire procedure sia amministrative che didattiche che siano condivise e coerenti con il piano dell’offerta formativa della scuola. Questa operazione di raccordo la sento come una priorità. Vorrei prendere il meglio delle varie proposte e renderle condivise in una gestione unitaria della scuola. Tutto ciò non è mia intenzione farlo nei primi mesi o nel primo anno, ho un orizzonte temporale triennale. Ho trovato un collegio docenti e delle famiglie con una ricchezza e una creatività interessanti, tante idee creative e anche tante persone disponibili e con tanta voglia di lavorare, pur con punti di vista diversi.

Sicuramente le competenze acquisite negli anni ti hanno formata e forgiata, ma vivere il quotidiano ti impone continuamente nuove sfide….

Le competenze che ho acquisito sono come una trama tessuta negli anni , grazie all’intrecciarsi di relazioni e di esperienze professionali e personali. Gli studi universitari in Pedagogia, con indirizzo Metodologico Didattico e tesi sull’Orientamento, hanno dato forma alla mia passione per le tematiche educative, in cui hanno trovato spazio anche le mie capacità organizzative. Dopo aver acquisito questa lunga  esperienza lavorativa, supportata da anni di studio, un mio grande desiderio (nato nel 1990 in Lombardia) era quello di poter fare qualcosa in più per gli alunni, la Scuola, la comunità educante, così nel 2017, per questo motivo, ho partecipato al Concorso Nazionale per Dirigenti Scolastici. E oggi sono qui.

Il tuo ruolo istituzionale talvolta richiede forza impositiva che non sempre tutti accettano di buon grado.

Il confronto dialettico è importante, c’è stato e ci sarà,  ma questa la vedo come una ricchezza perché sono convinta che il Dirigente Scolastico debba ascoltare le opinioni diverse per poi cogliere il meglio dalle proposte che derivano da tutti. Considero la diversità una ricchezza perché arricchisce la comunità scolastica, perché ci permette di avere punti di vista diversi e di essere più aderenti a quella che è la vita quotidiana che non è mai a senso unico. Come si può facilmente capire, il ruolo del Dirigente Scolastico è estremamente variegato e complesso, anche perché tutto il suo lavoro deve risultare trasparente, verificabile, valutabile sia da parte degli organismi superiori che dall’utenza della scuola.

Ringraziamo di cuore Antonella per la sua cordialità e la sua disponibilità per questa intervista. Nonostante il suo incarico istituzionale, davvero elevato, sarebbe stato più corretto darle del “lei” e chiamarla Dottoressa, come le compete, è però rimasta una di noi e con la sua personalità dona lustro all’intera comunità di Villaspeciosa.

Intervista pubblicato su Vulcano n. 110 in distribuzione

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