Statale 130, l’Assessore regionale Frongia presenta un piano da 200 milioni. Piscedda (PD): «Verificare coperture finanziarie e rispetto degli interessi dei comuni»

L’Assessore Regionale ai Lavori pubblici ha parlato del progetto per la Statale 130 nella seduta della Commissione Regionale Trasporti, chiesta e ottenuta dai Consiglieri di minoranza

Nella seduta di ieri pomeriggio della Commissione Regionale Trasporti si è discusso, su richiesta dei Consiglieri di opposizione Piscedda, Orrù, Piu e Li Gioi, del progetto di messa in sicurezza della Strada Statale 130, per il tratto che va da Decimomannu a Elmas. Si tratta di circa 13 km che gli automobilisti percorrono ogni giorno correndo alti rischi, vista la presenza di incroci a raso nelle intersezioni con i paesi di Decimomannu, Assemini e Elmas. Il numero degli incidenti continua a crescere a dismisura, così come quello delle vittime.

Il progetto – Il 13 novembre dello scorso anno si era tenuto un incontro tra i referenti di Anas e Regione Sardegna e i rappresentanti delle Amministrazioni Comunali di Elmas, Assemini e Decimomannu. Il piano prevede l’eliminazione degli incroci a raso e dei semafori, con la realizzazione di cavalcavia e rotatorie. La progettazione è andata avanti per quasi un anno, ma nel frattempo i sardi continuano a piangere i loro cari vittime di quei terribili incroci. Poco più di un mese fa, tra Decimo e San Sperate perdeva la vita un giovane ragazzo di Decimoputzu.

Gli ultimi sviluppi – Valter Piscedda, Consigliere regionale del Partito Democratico e componente della Commissione Regionale Trasporti ci ha spiegato qual è la situazione dell’iter procedurale del progetto: «Di questo piano se ne discute dal ’96. Sono stato Sindaco di Elmas per dieci anni e ho lavorato a questo progetto con l’Anas arrivando a una serie di proposte condivise. Quello che Anas lamentava era la mancanza dei fondi necessari per far partire i lavori. Quando poi sono diventato Consigliere regionale, facevo parte della Commissione Bilancio e avevamo deciso che i 40 milioni del mutuo infrastrutture fossero destinati a quel progetto. Quello che riscontro oggi leggendo i verbali è che alcuni elementi progettuali, in particolare per Elmas, non sono più fattibili. Anas ha fatto marcia indietro e la Regione ha definanziato i 40 milioni perché ovviamente non riescono a spenderli entro il 2023. Quello che voglio capire, insieme alla collega Orrù, è dove va a finire questo progetto. Quello che abbiamo fatto è stato calendarizzare le audizioni in Commissione Trasporti di tutti gli enti coinvolti. Dobbiamo capire se il progetto di Anas corrisponde ai desiderata dei territori, se ci sono i soldi per realizzarlo interamente e provare a stabilire una tempistica certa».

L’audizione di Frongia – «L’Assessore ritiene che il progetto sia in una fase definitiva e che questo corrisponda alle richieste dei territori. Questo è un problema, almeno per Elmas, perché secondo me la proposta attuale è peggiorativa rispetto a quella a cui io avevo lavorato. Dal punto di vista finanziario è confermato il definanziamento dei 40 milioni. Anas si è impegnata a concorrere alla copertura finanziaria con la richiesta a valere sul recovery fund. Stiamo parlando di un totale di 199 milioni, di cui 86 sono legati al recovery fund. A mio parere non è certo che questi fondi possano essere utilizzati per i lavori su una strada statale. Credo che questi finanziamenti siano destinati alla risoluzione di problemi più grossi a livello nazionale. Questo è un problema che riguarda la Regione e il Governo italiano. Per quanto riguarda la questione tempistica, il progetto è in fase di Valutazione di Impatto Ambientale».

I prossimi sviluppi – «La prossima tappa sarà quella di ascoltare Anas che esporrà il progetto tecnico. Stabiliremo le richieste dei territori sono state recepite e faremo le nostre valutazioni. Dopo sentiremo anche i Sindaci di ogni comune».

 

Andrea Piras

 

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